Trent’anni dopo la vittoria al Festival, Eros Ramazzotti torna a Sanremo da super ospite, con una canzone dedicata a una figlia che cresce. E nella sua intervista più intima il cantante parla con Grazia delle trappole della celebrità, di quando fugge da tutto per stare con i suoi bambini e del mondo diverso che sogna per loro

Rumori dal piano di sopra. «La sente? Adesso sta saltando da una parte all’altra della stanza. È mia figlia Raffa. Gabrio, invece, gattona in modo strano». E per farmi capire, il papà cerca di imitarlo. Poi, dopo più di un’ora di chiacchierata, i rumori diventano più intensi. «Dev’essere arrivata Auri (così chiama Eros Ramazzotti sua figlia Aurora, ndr). Quando viene da noi, gioca sempre con i fratelli». Durante questa lunga intervista, nei momenti in cui il cantante parla dei suoi tre figli, il suo viso si trasforma. Diventa più luminoso. Felice. E non è un modo di dire: succede davvero.
Incontro il cantante italiano più celebre nel mondo in centro a Milano, dove abita con sua moglie, la modella Marica Pellegrinelli, 28 anni a maggio. Quando la incrocio sulla soglia di casa, non riesco a togliere gli occhi dalle sue gambe, chilometriche, e dagli occhi chiari, avvolgenti. Ha una bellezza che “avvicina”. È la prima volta che intervisto suo marito. Fra qualche giorno, il 10 febbraio, salirà sul palco di Sanremo come super ospite e canterà Rosa nata ieri. Lui il teatro Ariston lo conosce bene: ha segnato l’inizio della sua lunga carriera. Quest’anno festeggia i 30 anni dalla vittoria al Festival di Adesso tu. E nel 1984 era stato scoperto tra le nuove proposte con Terra Promessa. Ma Eros non si ferma mai. Il 14 febbraio riprende il suo tour mondiale: 33 tappe, da Barcellona a Parigi, da Mosca a Tel Aviv. E sta già pensando a un nuovo album, il quattordicesimo.
Che effetto le fa tornare sul palco dell’Ariston?
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