
Tappa newyorchese per Elisabetta Canalis, in occasione della settimana della moda: ospite di Tory Burch per la presentazione della collezione autunno-inverno 2023/24, la showgirl è volata nella Grande Mela dalla sua casa di Los Angeles. Grazia l’ha incontrata, in esclusiva, dietro le quinte dello show.
Come le è sembrata questa nuova collezione?
«Mi sono piaciuti molto i completi con maglioni ampi e pantaloni morbidi, in particolare quelli nelle tonalità del grigio. E poi l’uso della seta, soprattutto negli abiti. Però ho apprezzato molto la scelta di Tory di creare una passerella più inclusiva, con tipi di donne diversi, anche per la forma del corpo. Per me è un messaggio importante per liberare le donne dallo stereotipo dell’età e del peso, perché la moda nasce per far sentire le persone, di ogni tipo, belle e a proprio agio».

A proposito di libertà, dove sente di averne di più: a Los Angeles o a Milano e in Italia in generale
«Sicuramente a Los Angeles. La scelta di trasferirmi negli Stati Uniti è stata anche determinata dal desiderio di avere la possibilità di vivere in maniera più anonima o almeno più simile a quella che ho conosciuto fino ai miei vent’anni. Los Angeles mi fa sentire con i piedi per terra, mentre ancora oggi, quando arrivo in Italia, mi sento una “principessa” e tutti sono molto gentili con me. Per quanto faccia piacere e per quanto a volte a Los Angeles ci si possa sentire quasi invisibili, io lo trovo in qualche modo liberatorio».
Che cosa ha conservato di squisitamente italiano e quale tratto più americano si riconosce invece?
«Di italiano, senza dubbio il senso dell’ironia, un certo modo di affrontare la vita con maggiore leggerezza, senza prendersi troppo sul serio. Dagli Stati Uniti ho imparato a dare meno importanza a quella formalità che, per esempio, ci impedisce di andare a fare la spesa con le infradito. A Los Angeles la moda è uno stile molto libero ed eterogeneo, frutto dell’incontro delle tante culture che si intrecciano in questa parte del mondo».

Com’è nato il suo legame con Tory Burch?
«Ricordo che diversi anni fa, precisamente nel 2011, lessi un’intervista a Tory in cui lei, in maniera del tutto inaspettata, mi citava facendomi bellissimi complimenti. Poi negli anni, grazie anche a un mio caro amico che lavora nel suo team, ho cominciato a familiarizzare sempre di più con il suo marchio e a indossarlo molto spesso».
Lei dedica molto tempo all’attività fisica, passando attraverso diversi tipi di allenamento, ma con una passione speciale per gli sport da combattimento.
«Mettiamola così: ogni forma di allenamento che seguo è un modo per compensare le energie e il tempo in cui pratico sport da combattimento. Se potessi, mi concentrerei solo sugli sport da combattimento perché li sento vicini al mio modo di essere e alle mie esigenze».

Quali progetti ha per l’anno appena iniziato?
«Tantissimi e molto diversi; ora, per esempio, sono concentrata su una sorpresa che arriverà in marzo e che non posso anticipare. Ma manca pochissimo ormai».
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