GIORNO
NOTTE
  • In evidenza
  • Grazia Phygital Awards

    Grazia Phygital Awards

    Grazia Phygital Awards

  • SHOP GRAZIA

    SHOP GRAZIA

    SHOP GRAZIA

  • #BADALADA

    #BADALADA

    #BADALADA

  • GRAZIA FOOD

    GRAZIA FOOD

    GRAZIA FOOD

  • Skin Longevity

    Skin Longevity

    Skin Longevity

  • Speciale Mostra Cinema di Venezia

    Speciale Mostra Cinema di Venezia

    Speciale Mostra Cinema di Venezia

  • Canali
  • Moda
  • Bellezza
  • Lifestyle
  • Factory
  • People
  • Casa
  • Magazine
  • Shopping
  • Oroscopo
  • Magazine
  • La cover della settimana
    ABBONATI
    • Pubblicità
    • Contributors
    • Condizioni
    • Privacy
    • Privacy Policy
    • Cookie Policy
    • Notifiche push
    • Gestione dei cookie
    • © 2025 REWORLD MEDIA S.R.L. - Sede Legale VIA BIANCA DI SAVOIA 12 - 20122 MILANO - Codice Fiscale e Partita IVA: 12693020963 - riproduzione riservata

Grazia

Stai leggendo:

Magazine

L’educazione sessuale dei giovani maschi

L'educazione sessuale dei giovani maschi

foto di Enrica Brocardo Enrica Brocardo — 11 Ottobre 2021
Per i ragazzi la scoperta dell'eros avviene sui siti per adulti, ancora di più da quando c'è la pandemia. Non danno importanza ai sentimenti, pensano solo a imitare quello che hanno visto sullo schermo e le ragazze, durante i rapporti, si sentono usate o violate. Grazia ha indagato per capire come far riscoprire a questa generazione i sentimenti.
Educazione sessuale dei giovani maschi

Per gli adolescenti, internet rappresenta ormai quasi l'unica fonte di informazione sul sesso e il loro consumo di pornografia online è raddoppiato in un anno.

Il dato emerge da uno studio che la Società italiana di Andrologia ha condotto su un campione di sedicenni per indagare gli effetti dei lockdown e della didattica a distanza. «Il problema è che imparare il sesso dai video porno è come imparare l'amore dai libri rosa». A parlare è Giulia Di Quilio, attrice, performer e autrice del podcast È il sesso bellezza!, nel quale parla di sessualità con un approccio femminista. E, da mamma di due gemelli maschi di 5 anni, aggiunge che neppure l'educazione sessuale "tradizionale" è sufficiente.

«Non possiamo insegnare ai ragazzi soltanto i "meccanismi" del sesso o come evitare le gravidanze. Dovremmo parlare anche di piacere, di come darlo e riceverlo».

Di Quilio cita anche il movimento sex positive che si è affermato negli Stati Uniti, come emanazione, non a caso, del femminismo. E che promuove il diritto a una sessualità gioiosa per tutti, «che non può esistere senza comunicazione, empatia: esattamente ciò che manca nella pornografia, che, invece, esalta la performance maschile. Gli uomini si auto compiacciono delle loro gesta, non si chiedono: "Ma lei che cosa sta provando?". Se una ragazza sente che lui, a letto, è concentrato su di sé, è normale che possa sentirsi quanto meno un oggetto».

Per evitare la trappola del "consenso implicito", tesi usata troppo spesso nei processi per stupro dagli avvocati difensori - con argomentazioni tipo: «Se non avevi intenzione di avere un rapporto sessuale perché hai accettato un invito a casa sua?» - in questi anni, sempre negli Stati Uniti, si è discusso di mettere per iscritto la propria disponibilità a un rapporto intimo. Di Quilio non ci vedrebbe nulla di sbagliato. Anzi. «Lo so che ad alcuni sembra eccessivo, ma spazzare via ogni equivoco potrebbe agevolare un cambiamento nelle relazioni».

La scrittrice femminista Giulia Blasi - il suo ultimo libro Brutta. Storia di un corpo come tanti (Rizzoli) è una raccolta di saggi sul dovere sociale della bellezza - fa un esempio simile. «Nella serie Sex Education, i personaggi chiedono sempre il permesso all'altro: "Posso toccarti? Posso baciarti?". Bisognerebbe educare i giovani a fare lo stesso. Tanto più che noi donne siamo più brave a leggere il linguaggio non verbale, abbiamo dovuto imparare a farlo per sopravvivere, mentre gli uomini non sono allenati. A forza di sì e di no, s'imparerebbe a capire quello che prova l'altro».

Continua a leggere l'articolo sul nuovo numero di Grazia ora in edicola.

© Riproduzione riservata

Scopri altri articoli di Magazine
  • IN ARRIVO

  • «Perché nessuna Flotilla vuole liberare le ragazze afghane o i bambini ucraini?»: l'editoriale di Silvia Grilli

  • Chanel rilascia il primo teaser in vista del debutto di Matthieu Blazy

  • «Ciak, si cresce!» è il metodo per fare del cinema un vero guru

  • Elisabetta Franchi e Pronovias, la collezione di abiti da sposa per il 2026

Grazia
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
  • Contributors
  • Pubblicità
  • Opzioni Cookie
© 2025 REWORLD MEDIA S.R.L. - Sede Lagale Via Fantoli 7, 20138 Milano - Codice Fiscale e Partita IVA: 12693020963 - riproduzione riservata