«La mia mamma è arrivata in Gran Bretagna dalla Nigeria con sei figli. All’inizio lavorava in un hotel a Londra. Finito il turno guardava le vetrine del grande magazzino di lusso Harrods e, tornata a casa, mi raccontava quello che aveva visto. Avevo 6 anni», dice l’attore inglese Damson Idris, star del film d’azione Outside the Wire, ora su Netflix.
«Pochi mesi fa le vetrine di Harrods erano tappezzate dalla mia immagine: ero sulla copertina del loro magazine. È stato uno dei momenti speciali della mia vita: mamma era orgogliosa. Peccato che ci sia la pandemia: vorrei scattare tante foto con lei e mostrarle a tutti. È una donna forte, una madre single arrivata in Europa che ha dovuto cominciare dal basso, ma ha trasmesso ai figli i valori giusti per emergere».
In Italia Damson Idris non è ancora molto noto, ma negli Stati Uniti è una star, soprattutto per la sua interpretazione nella serie tv Snowfall, che racconta il periodo dell’invasione di crack (un derivato della cocaina) a Los Angeles negli Anni 80. La quarta stagione è uscita il 24 febbraio su Fx e sarà poi disponibile su Amazon Prime.
In Gran Bretagna il successo è arrivato dopo, ma Damson è uno degli attori emergenti più interessanti: ha già vinto il premio all’Edinburgh Film Festival.
Lo intervisto via video: è un ragazzo simpatico, mi prende in giro quando gesticolo e mi racconta che vorrebbe imparare qualche lingua straniera. «Ho scaricato l’app Duolingo, ma con me non ha funzionato», spiega. «Magari per l’italiano posso chiamare lei, così imparo qualche parola?».
La sua interpretazione di Franklin Saint, il giovane spacciatore protagonista di Snowfall, ha segnato una svolta nella sua carriera. Com’è riuscito a ottenere quel ruolo?
«Era il 2015, non c’era Zoom e avevo mandato un mio video da Londra. Poi mi hanno chiesto di andare a fare un’audizione lì, a Los Angeles. Era il mio primo viaggio negli Stati Uniti: un sogno. Tornato a Londra, mi hanno richiamato: “Dove sei? Dobbiamo fare un’altra audizione”. Non avevo i soldi per un altro volo e il soggiorno. Allora la mia famiglia ha fatto una colletta: ognuno dei miei fratelli mi ha dato 100 o 200 sterline. Alla fine ho passato quattro audizioni e ottenuto il ruolo».
Ho visto Snowfall in inglese: lei parla con un accento molto stretto, tipico della zona South Central di Los Angeles, dove è ambientato. Come l’ha imparato?
«Sono cresciuto guardando le commedie con Eddy Murphy e Martin Lawrence e seguivo lo show Def Comedy Jam, dove i comici facevano i loro numeri. Li imparavo a memoria e li riproponevo alla mia famiglia a Natale o a Capodanno. L’accento americano l’ho imparato così. Ma per perfezionare la parlata di Los Angeles sono andato a lezione da un rapper, WC, che mi ha spiegato come si muovevano, vestivano e camminavano i ragazzi degli Anni 80 che vivevano lì».
Che cosa sapeva dell’epidemia di crack prima di girare la serie?
«Abbastanza. Il quartiere di Londra in cui sono cresciuto, Peckham, è malfamato come South Central: la droga è diffusa in quell’area....
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Foto di Raven & Verona
Styling di Daisy Haddigan
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