Il rapper Clementino arriva in tv con un programma che mette insieme musica e cinema. «Per raccontare storie vere con la giusta rabbia», dice a Grazia
Una partecipazione all’ultimo festival di Sanremo («Divertentissimo, una specie di calderone con dentro tutto»), il nuovo tour Ultimo round appena iniziato, e per il rapper napoletano Clementino, 34 anni, è arrivato anche un progetto tv. Più originale di un talent show: presenterà su Studio Universal il ciclo Cinema & rap, quattro film “cult” dedicati al genere,
al via il 5 luglio.
Musica e film: lei è un artista che cerca di uscire dal cliché del rapper.
«Perché la gente immagina il tizio col macchinone e la collana d’oro, mentre io ho una formazione soprattutto teatrale. Faccio freestyle e sono figlio della musica afroamericana, ma anche di Napoli
e di Pino Daniele. Il mio è un genere misto, che mette insieme tante cose, anche la recitazione. Io lo definisco “black Pulcinella”».
Presentando i film dice: «Il rap racconta storie vere, con la giusta rabbia». Che cosa significa per lei?
«Parlare del disagio sociale della provincia di Napoli, in cui sono cresciuto, dove non c’è nulla. E anche se hai un lavoro, ti abbandoni alla droga per disperazione e per noia».
Tornerà a Sanremo?
«Volentieri, però non nel 2017: sono napoletano e scaramantico. Anzi ne approfitto per mandare un messaggio
a Carlo Conti: sta a casa».
Posso chiederle se è fidanzato?
«Sono single da due anni, ma credo di non essermi mai veramente innamorato. Però la famiglia mi piace, prima o poi vorrei avere quattro o cinque figli».
Cinema & rap, Studio Universal, dal 5 luglio in prima serata.
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