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Ci piacciono gli uomini (questa non è una novità) e anche come si vestono

Ci piacciono gli uomini (questa non è una novità) e anche come si vestono

foto di Vera Montanari Vera Montanari — 21 Giugno 2011

Etichette profumate, tessuti super tecnologici, o viceversa ultra ecologici. Giacche che non si sgualciscono e occupano in valigia lo spazio di un iPad. Ma quanto è affascinante la moda maschile?

Sono stata a Pitti Uomo , a Firenze, mega rassegna dell’abbigliamento per lui che quest’anno festeggia 80 anni, ma proprio non li dimostra. Anzi, ogni anno aumenta il proprio tasso di energia, ricerca, sperimentazione.

« Grazia », ovviamente, si occupa principalmente di moda femminile, ma da che abbiamo dato vita al nostro allegato maschile, ci è sembrato giusto documentarci ancora meglio su quello che avviene nel settore.

E la notizia, care signore, è che mi sono innamorata della moda per lui, a livelli tali che in ogni stand in cui entravo sarei uscita vestita con tutto quello che era esposto... A un certo punto mi sono perfino posta delle domande sulla mia femminilità, perché è vero che anche alle sfilate qualche volta capita di immaginarti con quel vestito addosso o quelle scarpe ai piedi, ma non con la frequenza con cui mi è successo in questi giorni (sia a Firenze, che a Milano, dove dopo Pitti abbiamo visto le proposte degli stilisti).

La spiegazione, probabilmente, sta nel fatto che la moda uomo è per definizione più “facile”, attenta com’è a coniugare sempre eleganza e comfort. Che non è certo la preoccupazione principale degli stilisti quando si occupano di noi ragazze e ci vogliono, che so, tutte fasciate in corsetti che tolgono il fiato o inerpicate su stiletti da trapezisti... Ecco spiegata, perciò, la mia fascinazione per quelle giacche sfoderate, leggere come una piuma, ma slim solo al punto giusto, che seguono il corpo, lo disegnano (perché così vuole l’estetica di oggi, per noi e anche per loro), ma morbidamente, senza costrizione.

E poi le camicie... ma quanto sono belle le camicie da uomo? Quelle bianche, così serie, ti fanno pensare a uomini di cui fidarsi e a cui affidarsi. Subito controbilanciate dal colore, tanto colore, praticamente tutte le cromie dell’arcobaleno, su T-shirt o pantaloni, gilet o occhiali, scarpe e perfino cappelli. Che gli uomini siano diventati più liberi di noi nel vestire? Ci stiamo facendo battere sul nostro terreno?

Non sia mai, bisogna reagire e subito, ribadendo la nostra incontestabile superiorità nel settore. Comunque mi sono divertita a “leggere” la moda per loro, come faccio spesso con quella per noi, e cioè un po’ in termini psicologici. Ed ecco allora che accanto all’uomo easy che gioca con colori e stampe, c’è sempre, come è giusto, quello più tradizionale, classico, che sceglie completi formali, cimentandosi al massimo con una riga un po’ eccentrica. Perché è nato, hanno decretato gli esperti, un nuovo “perbenismo virile”.

Ben venga, se parla di uomini solo un po’ old fashion che amano le buone maniere (anche noi!) e perfino il corteggiamento...

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