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Antonia Truppo: Non sono più solo quella di Jeeg Robot

Antonia Truppo: Non sono più solo quella di Jeeg Robot

foto di Gloria Satta Gloria Satta — 29 Settembre 2016

Antonia Truppo è stata la sorpresa del film rivelazione. Lo chiamavano Jeeg Robot. Ora la sua carriera non le dà tregua: tanto che si trova ad allattare le sua neonata proprio mentre, al cinema, interpreta una madre senza scrupoli

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Poco più di un anno fa l’attrice Antonia Truppo, 39 anni, aveva appena avuto il primogenito Diego quando ha girato il film di Edoardo De Angelis Indivisibili. E «l’ultimo giorno di riprese», racconta, ha concepito la piccola Alice: è con il pancione che ha ritirato il David di Donatello come migliore attrice non protagonista per Lo chiamavano Jeeg Robot di Gabriele Mainetti. La bambina è nata ad agosto e Antonia ha accompagnato alla Mostra del cinema di Venezia Indivisibili (nelle sale dal 29 settembre), in cui interpreta la mamma di due gemelle siamesi che cantano ai matrimoni e alle feste.

Che tipo di personaggio è?

«Una cantante fallita che vive per inerzia. Non reagisce nemmeno quando le figlie, stanche di essere esibite come fenomeni da baraccone, si ribellano e vogliono affrontare l’operazione per dividersi».

È faticoso lavorare con due bimbi piccoli?

«Sì, ma sono felice di avere dato una sorellina a Diego. Ho l’aiuto del mio compagno, il regista Nicola Prosatore. Gli amici ci avevano terrorizzati: “Dopo i figli non uscirete più, litigherete”. Invece siamo più felici di prima».

Il David di Donatello ha cambiato la sua carriera?

«Ha aperto scenari imprevisti, sembra tutto più facile».

Non teme di rimanere ingabbiata nei ruoli di napoletana?

«Le radici, per un attore, possono essere un limite, ma rappresentano anche una risorsa: le storie locali sono le più universali».


Indivisibili, nelle sale dal 29 settembre.

© Riproduzione riservata

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