Alessia Barela: «Meglio ai margini che senza scrupoli»
L’attrice Alessia Barela al cinema è la moglie spregiudicata di Gianmarco Tognazzi. E già pensa ai prossimi film, dove sogna d’interpretare altre donne difficili

«Finora ho interpretato poche donne borghesi, perché i personaggi marginali e un po’ maledetti sono più interessanti», dice l’attrice Alessia Barela, 41 anni. L’abbiamo vista nel ruolo della tossicodipendente nel film Zora la vampira, fidanzata di un meccanico di periferia, l’attore Valerio Mastandrea, in Velocità massima e ha fatto “scandalo” scambiando un bacio lesbo nella serie di Rai Due Terapia d’urgenza. Ora, mentre è sul set della serie poliziesca di Rai Uno La verità di Anna, Alessia inverte la tendenza e nel film Il ministro di Giorgio Amato, interpreta una ricca signora che aiuta il marito imprenditore (Gianmarco Tognazzi) a ottenere un appalto corrompendo un esponente del governo.
Il suo personaggio è senza scrupoli?
«Asseconda il comportamento del marito perché non sa rinunciare alla vita comoda e al lusso. Ma i due sono in crisi».
Lavora spesso con i Tognazzi, come mai?
«Sono molto amica della regista Maria Sole con cui ho girato Passato prossimo e Io e lei. Pur di lavorare con Maria Sole e suo fratello Gianmarco mi accontento di ruoli minori».
È contenta della sua carriera?
«Sì, ma ho sempre fatto una grande fatica. Mi sono sudata tutto».
Che cosa sogna?
«Vorrei lavorare con i giovani registi come Piero Messina. Ho amato il suo L’attesa».
E sul piano privato?
«Programmo un bel viaggio in America da costa a costa con la mia amica Francesca, visto che attualmente sono single. E in estate farò una vacanza di sole donne a Formentera. Saremo dieci, non ci annoieremo».
Il ministro, di Giorgio Amato, nelle sale il 5 maggio.
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