Abbiamo incontrato Sophie Auster, cantante e attrice dallo stile retro. Scopritela con noi
Cantante, autrice, attrice e corteggiata dalla moda. L’intera vita di Sophie Auster, di Brooklyn, è affiancata dall’arte. Ragioni anagrafiche - è figlia dello scrittore Paul Auster e della poetessa Siri Hustvedt - ma anche di necessità: sin da ragazzina, ha avvertito il bisogno di confrontarsi con la vita attraverso musica, libri, poesie, film.
“Next Time” è il titolo del suo nuovo disco, un riassunto delle esperienze e degli errori che l’hanno portata a oggi, ma anche un augurio che fa a se stessa, con la speranza di stare vivendo giorni migliori rispetto ai precedenti.
E così sembrerebbe: uno dei suoi pezzi, “Mexico”, sarà nella colonna sonora di “Going Places” di John Turturro e nei prossimi mesi Sophie viaggerà in tour - il 27 aprile suonerà a Varese: nell’attesa l’abbiamo incontrata. È lei la protagonista del servizio fotografico e dell’intervista.

Top e pantaloni ALBERTA FERRETTI, polo SANDRO
Sei cresciuta in una famiglia molto creativa, hai capito subito che l’arte avrebbe fatto parte della tua vita?
Sì, soprattutto la musica. Canto da quando sono adolescente: scrivere con gli anni è diventato sempre più naturale e così dopo il primo disco, e dopo essere stata diverso tempo on the road, ho capito che avrei voluto continuare a farlo.
Che ruolo ha avuto New York, la città in cui sei nata e cresciuta, nel tuo processo creativo?
Un ruolo molto importante. Vivere a New York significa entrare sempre in contatto con cose nuove e conoscere persone con le storie più diverse. È l’ambiente ideale per chi è creativo.

Abito FENDI, sandali POLLINI
“Dance with me” è il titolo del tuo nuovo singolo. Di cosa parla?
Parla della sensazione che provi quando sei infatuato di qualcuno, le prime fasi di un amore: corri appena senti il telefono che squilla, hai voglia di rimanere sveglio fino a tardi. Insomma, ti lasci andare.
Cosa vuoi comunicare con le tue canzoni?
Le emozioni che ho provato. Qualsiasi forma d’arte è fatta per parlare di cose che per te hanno un significato, sperando di farle conoscere anche ad altri.

Jumpsuit stampata DONDUP
Di quali emozioni parli in “Next Time”, il tuo nuovo disco?
Della consapevolezza degli errori fatti e della voglia di fare meglio. “Next Time” rappresenta il mio viaggio dal lavoro precedente a questo, a quando mi sono detta: “Ok, la prossima volta farò qualcosa di cui sono orgogliosa, qualcosa che sento davvero”. Adesso è il mio next time!
Quali sono gli argomenti che ti premeva affrontare nei pezzi?
Ho riflettuto molto sulla relazione tra femminilità e mascolinità, a più livelli. I miei pezzi raccontano storie, anche sarcastiche, proprio su questo rapporto: il potere, la sofferenza, la possessione.
« Al momento preferisco i vestiti classici, tipo tailleur: sono femminili e maschili al tempo stesso, questa cosa mi piace. »
Che ruolo ha l’ironia nella tua scrittura?
È una carta fondamentale.
Se dovessi indicare il genere musicale più importante per la tua formazione, quale diresti?
Il jazz: la musica, ma anche i suoi autori con dietro storie bellissime. Sono da sempre una mia fonte d’ispirazione.

Trench BELLA FREUD, pantaloni ALEXANDRA TAPU, top SANDRO, cappello FEDERICA MORETTI, sandali OUIGAL
Da quando la tua carriera nella musica è decollata, ti abbiamo visto spesso come cover girl in tante riviste e servizi. Cosa pensi della moda?
Mi piace molto, è una forma d’espressione, proprio come la musica. Mi diverto a scegliere gli abiti per i concerti, in modo che i vestiti riflettano la mia musica.
Cosa indossi sul palco?
Al momento preferisco i vestiti classici, tipo tailleur: sono femminili e maschili al tempo stesso, questa cosa mi piace.
Cosa ricerchi nei vestiti che indossi?
Crescendo, è aumentata anche la mia attenzione al taglio e alla qualità: vestiti semplici, ma ben realizzati.
L’ultimo acquisto?
Un completo di Acne Studios che ho indossato già in diversi concerti e durante tante interviste.

T-shirt BELLA FREUD, trench SANDRO, jeans DONDUP
La letteratura, per forza di cose, fa parte di te e della tua vita. Qual è il libro che avrà sempre un posto speciale nel tuo cuore?
“Delitto e castigo” di Dostoevskij. L’ho letto a 17 anni, è passato un po’ di tempo, ma ricordo ancora la sensazione che provavo leggendo quelle pagine. Il protagonista riflette su frustrazione e moralità, due temi che mi interessano molto.
Cosa ti auguri per il futuro?
Di continuare a fare musica e di pensare solo all’arte, senza pensare agli aspetti del business.
Sophie Auster suonerà:
Credits:
Foto: Mattia Buffoli
Fashion: Francesca Crippa
MUA: Marina Caffagna
Production: Giulia Pivetta
Sitting Editor: Sara Moschini
Words: Sabrina Patilli
Location Maddai, via Melzo 28, Milano
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