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Factory

Silvia Stella Osella: designer e consulente dalla filosofia sostenibile

Silvia Stella Osella: designer e consulente dalla filosofia sostenibile

foto di Grazia.it Grazia.it — 13 Maggio 2021
Abbiamo parlato con Silvia del futuro dei social e della moda, scoprite cosa ci ha raccontato

Silvia Stella Osella è una textile & surface designer e trend & color consultant, ha aperto il suo studio a Milano nel 2015 dopo aver lavorato per alcune tra le più importanti aziende tessili in Europa. La tematica ambientale, legata alla sostenibilità e innovazione dei settori di cui si occupa come consulente, è tra le sue priorità. Scoprite cosa ci ha raccontato nell’intervista.

Ci racconti chi sei e cosa fai nella vita?
Sono una designer e consulente, aiuto le aziende e i brand a prendere forma attraverso il colore, le stampe e la corretta analisi delle tendenze. Dopo aver lavorato con importanti gruppi internazionali ho aperto il mio studio di consulenza a Milano, collaborando con brand di moda e interior: dall’abbigliamento agli accessori, dal tessile per la casa a carte da parati e tappeti. Nel 2013 ho partecipato alla creazione di una start up di abbigliamento sostenibile, in un momento in cui se ne parlava ancora troppo poco; da allora, il mio approccio come progettista e come consumatrice è completamente cambiato. Oggi su Instagram cerco di portare all’attenzione delle persone quei brand che, a mio avviso, si muovono in maniera esemplare coniugando etica ed estetica, dimostrando che adesso le alternative non solo ci sono, ma sono anche belle.

Silvia Stella Osella

  • silviatselladefgallery Foto di Future Positive
  • silviastelladefgallery2 Foto di Igor Termenon
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  • silviastellagallerydef4 Foto di Michael Gardenia
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Dopo i social di parole (Facebook), foto (Instagram), video (TikTok) e ora anche voce (Clubhouse), quale sarà il prossimo social secondo te?
Personalmente troverei molto interessante una piattaforma che attivi le connessioni creando un reale valore: una rete virtuosa di persone con visioni comuni, una sorta di incubatore e acceleratore di idee, progetti, talenti con una forte componente umana e di contatto. Qualcosa di simile l’ho trovato in Clubhouse agli inizi, ma con la sensazione che tutta quella forza finisse per rimanere un po’ “sospesa”, e in generale ho spesso la percezione che - allo stato attuale - tante idee e intenzioni interessanti finiscano nel vuoto.

Abbiamo visto negli ultimi anni proteste prendere voce e potere grazie ai social: sarà sempre di più così? I social possono avere davvero un ruolo nel definire la storia?
Non ho dubbi a riguardo, e credo che questo ruolo lo abbiano già ora. È abbastanza incredibile pensare a quanto sia scaturito “dal basso” grazie ai social; la possibilità di connessione e la facilità di confronto tra persone dagli ideali comuni negli ultimi anni ha davvero avuto un immenso impatto in molti ambiti della politica e della società in generale. Parlando di sostenibilità, non possiamo ignorare il ruolo che sta giocando la Gen Z nel risveglio della sensibilità di molti - dal micro al macro - su temi legati al cambiamento climatico, e questo anche grazie ai social: per molti è sicuramente il nuovo modo di scendere in piazza e di diffondere nuovi modelli positivi.

silviastella studio_nocredit
« È ormai chiaro che il modello di produzione sregolata a cui siamo stati abituati negli ultimi anni non può più essere sostenibile. Stiamo assistendo a una transizione estremamente interessante »

I social hanno, in molti casi, contribuito a modificare la percezione della nostra immagine, a volte in positivo (la body positivity e la sua diffusione), altre in negativo (l'ambire a stereotipi finti o comunque "filtrati"). Tu che ne pensi?
Se da un lato la mia percezione è che la natura stessa dei social porti spesso ad appiattire molti temi complessi e sfaccettati, dall’altra trovo che la cosa più interessante sia l’estremo ampliamento dei modelli e della rappresentazione del corpo. Penso a che tipo di reference potessimo avere accesso noi, teenager negli anni 90, e a quanta diversità è possibile invece trovare oggi sui social: anche solo il fatto di avere un dibattito aperto e vivo sulla questione credo sia importantissimo.

Foto di Igor Termenon

La moda negli ultimi anni è stata letteralmente travolta e pervasa dai social: l'hanno resa di sicuro più aperta e democratica. Come te la immagini nel futuro?
Circolare, inclusiva e sicuramente ridimensionata: è ormai chiaro che il modello di produzione sregolata a cui siamo stati abituati negli ultimi anni non può più essere sostenibile. Stiamo assistendo a una transizione estremamente interessante, fatta di sperimentazione e materiali innovativi e a basso impatto, di modelli di consumo alternativi e di co-creazione: dalle condivisioni dei brevetti ai dati open-source.

Video credits: Nereidi Studio Images: Alexandre Coppola  Director: Andrea Pendola

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