My personal lockdown: esprimere la propria creatività attraverso il make up (e una riflessione)


Era solo ieri che è accaduto il lockdown e, nonostante una lenta e allo stesso tempo velocissima ripresa delle attività, abbiamo ancora molto da imparare da questa convivenza forzata con il Covid19. Ci siamo fermati. Stiamo ripartendo.

Prima di lasciar la parola alle immagini e alle considerazioni delle nostre collaboratrici, una nota: ho iniziato e scritto l’introduzione di questo articolo almeno venti volte. Lo dico perché voglio che la mia testimonianza di autore sia il più rispondente al qui e ora. Oggi che pubblichiamo il pezzo, vi racconto la difficoltà nel tornare a scrivere e a raccontare.

Sono una professionista e conosco il mestiere e come aggirare gli ostacoli ma davanti a questo "semplice" articolo, mi sono bloccata. Montare le foto, mantenere il tono il più delicato possibile nell’introduzione, far raccontare attraverso le parole e gli occhi degli altri qualcosa di universale e vitale come l’espressione di sé, mi sono sembrate per qualche giorno, imprese impossibili. Ho lasciato sedimentare ed è emerso ciò che state leggendo senza mediazioni.

Queste sono le piccole grandi storie di persone che fanno il loro lavoro. Non c’è una gara di utilità, di competitività, una graduatoria. Per ricominciare davvero, abbiamo bisogno di tutti.
GINEVRA
My personal lockdown: Ginevra
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- Creativamente parlando cosa hai riscoperto? Diciamo che dopo le prime settimane di lockdown, vissute un po' in preda allo sconforto, ho deciso di approfittarne per poter mettere in pratica e realizzare le idee che avevo in testa e che lavorativamente non avevo mai occasione di concretizzare. E così è iniziata questa sorta di sperimentazione, che allo stesso tempo mi ha aiutata nel rapporto con me stessa. Non avendo altri da truccare oltre a me, ho dovuto imparare ad accettare anche il mio viso con tutti i suoi difetti.
- Come stai gestendo il presente lavorativo? A quarantena finita, mi sono ritrovata quasi da subito immersa nel lavoro. E la sto vivendo in modo molto più rilassato rispetto al passato, come se in qualche modo mi fossi finalmente resa conto che il lavoro è solo una parte della mia vita e non il centro.
-Cosa ti aspetti dal futuro? E cosa proponi tu personalmente? Questa è una domanda molto difficile. Forse mi aspetto che tutto venga un po’ ridimensionato, così come è stato per me in prima persona e che si faccia più attenzione alle piccole cose e alle persone anche sul lavoro. Riguardo a cosa propongo personalmente, sicuramente più positività (che per me è quasi incredibile!), e poi la voglia di creare e sperimentare non mi è passata. Personalmente non smetterò di farlo e sarebbe bello se ci fosse un'evoluzione in questa direzione.
Instagram: Ginevra Calie
MELLY
My personal lockdown: Melly
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- Creativamente parlando cosa hai riscoperto? Il colore prima di tutto. La voglia di andare al mare, respirarne l’aria o semplicemente guardarlo mi ha sempre dato sensazioni di libertà, energia e pace. Questo è stata l’ispirazione per mixare polveri, pigmenti, liquidi e creme creando colori, texture e finish personali e nuovi.
- Come stai gestendo il presente lavorativo? Ricerca e studio innanzitutto. Ho messo a punto un protocollo di sicurezza da attuare con tutti i miei clienti e da trasmettere ai miei studenti dell’accademia che tenga conto sia delle direttive ufficiali per estetiste e parrucchieri che degli anni di esperienza che ho in questo settore. Tutto ciò senza menomare la creatività che rende così speciale il lavoro del make-up artist. La relativa calma di questo periodo mi ha permesso di ri-vedere il mio lavoro da un punto di vista differente e buttare giù le basi di nuovi progetti e collaborazioni.
- Cosa ti aspetti dal futuro? E cosa proponi tu personalmente?Paradossalmente più libertà. Un uso più consapevole del make-up non solo a livello di prodotti e sicurezza ma anche di comunicazione. La libertà e consapevolezza di ‘usare’ il trucco per dire e trasmettere nella vita di ogni giorno qualcosa di sé stessi e delle proprie emozioni. Sapere che accentuare lo sguardo, puntare tutto sulle sopracciglia o sulle labbra, scegliere un ‘nude look’ o utilizzare il colore ha sempre un significato diverso e permette di comunicare in maniera conscia e inconscia, anche nel nostro quotidiano. Per questo il ‘make-up’ è prezioso.
Instagram: Melly Sorace
VANESSA
My personal lockdown: Vanessa
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- Creativamente parlando cosa hai riscoperto? In questo periodo di quarantena ho scoperto di poter sperimentare e giocare con me stessa. Non avevo mai osato creare dei look su di me convinta di non aver un volto "adatto". Il make up è stata davvero la mia salvezza in questo periodo in cui sono stata chiusa in casa da sola, ha davvero riempito gran parte delle mie giornate. Il lockdown mi ha insegnato a pazientare e a stare di più con me stessa.
-Come stai gestendo il presente lavorativo? Il presente lavorativo lo sto gestendo con molta calma. So che tutto ripartirà lentamente e cerco di accettare questa calma e lentezza alla quale non sono mai stata abituata.
-Cosa ti aspetti dal futuro? E cosa proponi tu personalmente? Cerco di non farmi troppi piani e di lasciarmi sorprendere giorno per giorno. La mia proposta in questo momento è quello che sto vedendo fare già da alcune persone ovvero di cercare di creare contenuti a distanza, collaborazioni via webcam, creare make-up in digitale e simili per evitare set troppo affollati.
Instagram: Vanessa Geraci
ELENA
My personal lockdown: Elena
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- Creativamente parlando cosa hai riscoperto? Ho “usato“ il make-up come terapia. È da sempre per me terapeutico, mi aiuta nei momenti di ansia, mi fa stare meglio creare, mescolare i colori e cercare qualcosa di “bello “. Ho riscoperto colori e forme che non usavo da tempo. Ho sperimentato e ho ritrovato una passione ancora più forte per il mio lavoro. Sentivo l’esigenza di vedere colori in un momento dove vedevo invece tutto nero.
-Come stai gestendo il presente lavorativo? Ho ripreso a lavorare con tutte le dovute precauzioni (camici monouso, occhiali ,visiera, guanti e mascherina). Nonostante le nuove regole da rispettare siano molto difficili per il mio lavoro dove il contatto con la pelle è necessario (e ora è impossibile se non tramite guanti in lattice ) sono entusiasta di essere tornata sui set.
-Cosa ti aspetti dal futuro? E cosa proponi tu personalmente? Mi aspetto un momento molto creativo nel nostro ambito. Questo periodo ha tirato fuori molta ispirazione e spero che venga sfruttata al meglio.
Instagram: Elena Gaggero

ANTONIA, ALESSIA
Vi raccontiamo anche il loro punto di vista: hanno utilizzato il lockdown come uno switch off da tutto. No make up, no social. Letture, studio, creatività, pensiero in raccolta. Se c’è una cosa di cui dobbiamo prendere coscienza è che la complessità così come le differenze di reazione hanno tutte la medesima ragione di esistere e pari valore.
Instagram: Antonia Deffenu, Alessia Stefano.
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