Isa Arfen: cosa indosseranno le cool girls la prossima stagione
Scoprite Serafina Sama, anima del brand Isa Arfen, nei nostri scatti esclusivi e nell'intervista
Sguardo timido e viso acqua e sapone. Serafina Sama con il suo sorriso gentile riesce a rallegrare anche la mattina milanese afosa e caotica dei primi di luglio che fa da sfondo all'esclusivo editoriale qui sotto.
Londinese da anni ma dal cuore e sangue italianissimo, questa ragazza di Ravenna ha da sempre fatto parlare di sé nel mondo della moda grazie al suo brand Isa Arfen.
I trench dal taglio originale, il layering studiato ma mai forzato, le camicie e i top con dettagli di ispirazione vittoriana sono diventati in breve tempo l'uniforme delle cool girls d'oltremanica.
Dopo aver sfilato a Febbraio per la prima volta alla London Fashion Week si racconta a Grazia.it indossando alcuni dei suoi capi preferiti della SS18 e del prossimo autunno-inverno.
Ti sei trasferita a Londra a 17 anni, cosa c'è di inglese e cosa di italiano nelle tue collezioni?
Londra mi ha affascinato da subito. Vedere tutte quelle persone che si vestivano come volevano, senza paura dello sguardo della gente, per me che venivo da una realtà di provincia è stato davvero liberatorio. Quindi direi che nelle mie collezioni si può ritrovare la spontaneità della moda inglese, quella che si vede nei mercatini, per strada o anche solo nei look delle vecchie signore che aspettano l'autobus con i loro trench dalle proporzioni uniche. L'Italia invece è sempre presente, le mie zie sono sempre state fonte di grande ispirazione, con la loro passione per i costumi folcloristici e gli accessori etnici, loro e tutte le donne che mi circondano che hanno uno stile personale fortissimo.
Quanto è importante per te lo styling?
Molto. Lavoro con Valentine Fillol-Cordier da tempo, che è diventata anche una mia grande amica. Lavorare con lei mi aiuta ad osare di più, capisce la mia estetica perfettamente ma riesce sempre a sorprendermi con le sue idee. Diciamo che ci completiamo a vicenda. Per me è molto importante il contrasto tra i materiali e i colori, passo tantissimo tempo a scegliere la palette e i tessuti che utilizzerò, voglio che ci sia equilibrio, ma anche qualcosa che lo sbilanci, qualcosa di sorprendente. Lavorare con Valentine mi aiuta molto anche per le presentazioni, assieme scegliamo la musica, i casting.
Dopo tanti anni di presentazioni, hai sfilato alla London Fashion Week a Febbraio. Come mai questa decisione?
Dopo cinque anni mi sembrava il momento giusto, volevo mostrare l'intera collezione e non solo una parte e volevo anche vederla in movimento. È stato davvero emozionante, abbiamo osato un po' di più nello styling, ma l'atmosfera era molto intima e personale. Anche a Settembre sfileremo, ma devo ancora organizzare tutto!
Il trench è un tuo feticcio. Lo troviamo in modo diverso in ogni stagione. Cosa ti piace di questo capospalla?
È un capo che io stessa porto tutti i giorni, in qualunque modo sia vestita, sia che abbia un abito da sera fino alla tuta. Credo che il trench ti faccia sempre sentire vestita bene. È un capo classico che però può essere reinterpretato in mille modi.
Per la prossima stagione come lo vedi?
Ho creato una "poet sleeve" una manica a sbuffo, che ricorda quelle degli artisti del passato, si trovano nella collezione anche in cotone su altri capi. E poi ci sono altre versioni con manica a contrasto, con inserti di tartan.
Anche il tartan è un elemento centrale nelle tue collezioni, dalla Resort al prossimo autunno-inverno.
Proprio come il trench è un tessuto molto classico, ma che in un attimo può diventare ribelle. Dal mood Lady Diana può passare allo stile eighties, e al punk. È davvero molto versatile.
Con i social network comunichiamo tanto con le immagini. Tu che immagine vuoi dare alla tua donna?
Vorrei darle un'immagine sofisticata, una donna reale, non finta e costruita, che non sia sempre perfetta. Che abbia senso dell'umorismo e sappia divertirsi con i propri look. Alla fine sono solo vestiti! L'account di Isa Arfen lo seguo io e mi diverto molto. È un modo per avere rapporto diretto con i clienti, a volte le loro reazioni ti stupiscono, sono diverse da quelle dei buyer, può capitare che impazziscano per dei capi che in realtà non sono stati acquistati dai negozi.
E delle influencer cosa pensi?
Mi capita di vestirle, alcune hanno davvero supportato il brand dall'inizio. Certe mi sembrano più genuine di altre e a me piace che le persone indossino le mie cose perché le sentono loro, non perché sono state piazzate lì forzatamente. È sicuramente un fenomeno importante, che non si può ignorare. All'inizio era rinfrescante, ora mi sembra che anche questo sia così tanto regolarizzato da aver perso l'autenticità che c'era prima.
Cosa significa per te avere stile?
Sentirsi a proprio agio con sé stessi, sapere cosa ti sta bene e di conseguenza sentirsi bene!
Quando non lavori alle tue collezioni cosa fai?
Passo tempo con mio marito e mio figlio che al momento è ossessionato dal calcio. Poi mi piace la danza contemporanea, per cui quando posso scappo a Sadler's Wells vicino a Islington dove fanno degli spettacoli bellissimi. Adoro il cibo e quindi esco e scopro posti nuovi dove mangiare (non italiano!) e mi piace un sacco il vintage, quindi vado tanto per mercatini e fiere, il migliore è quello del venerdì mattina a Portobello, ci passo sempre perché è sulla strada per andare in studio e per gli abiti è davvero unico.
Progetto speciale per il futuro?
Sto per lanciare il sito web con e-commerce, sarà pronto a Settembre, e non vedo l'ora di iniziare ad avere questo feedback diretto con la mia cliente, sapere dove abita, cosa pensa, cosa desidera.
Foto: Claudia Ferri
Styling: Francesca Crippa
Sitting Editor: Sara Moschini
Serafina indossa in tutte le foto Isa Arfen
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