Una moderna palafitta nel cuore della foresta atlantica
Fotogallery Una moderna palafitta nel cuore della foresta atlantica
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Il designer brasiliano Thiago Bernardes ha sospeso tra cielo e oceano un’architettura trasparente
L’aveva immaginata così, subito dopo aver sorvolato un brano di foresta atlantica in elicottero. Sospesa, intenta ad accarezzare le foglie della vegetazione lussureggiante. Thiago Bernardes è la terza generazione di architetti della sua famiglia e ama appendere gli uomini al cielo.
La casa tende verso l’alto ma sonda anche le profondità della terra. Posta tra le cime degli alberi sembra fluttuare nella vegetazione, con una tensione verso il cielo che racconta il tentativo di smaterializzare l’architettura e renderla leggera. Allo stesso tempo sembra affondare le propaggini estreme nello strato più intricato della foresta. I pilotis che sostengono questa moderna palafitta si confondono infatti con i tronchi degli alberi. La leggerezza della struttura la fa assomigliare a una casa albero, senza filtri tra uomo e natura. Un’architettura effimera, che potrebbe essere smontata senza lasciare traccia nel paesaggio.
Siamo nell’area protetta della foresta atlantica, nel nord-est del Brasile, stato di San Paolo. Una forza vitale che nasce tra le montagne e arriva in pianura a costeggiare l’oceano. Per preservarla dall’assalto dello sfruttamento intensivo è diventata un luogo protetto. Ispirata all’architettura locale, alle case dei pescatori, palafitte che resistono al logorio dell’acqua, all’aria salmastra e alle piogge, Bernardes ne ha imitato anche i materiali, perchè invecchiano bene e sopravvivono con grande dignità alle condizioni avverse. La casa dista cento chilometri da San Paolo, un’ora di auto che la coppia di proprietari con tre bambini percorre ogni fine settimana per rifugiarsi nel ventre della mata atlantica. La località è Guaruja, dove ci sono quattro spiagge private e bellissime circondate dalla densa vegetazione a presidio della privacy delle famiglie che dalla metropoli si rifugiano in questo lembo di paradiso. Con il suo tocco leggero, Bernardes ne ha costruite altre quattro di ville qui a Sau Pedro, 30 chilometri da Guaruja, una sorta di enclave esclusiva e molto protetta.
Tra i più importanti architetti del Brasile, suo padre Claudio amava lavorare sulle strutture indigene e sulle architetture spontanee locali, un amore per l’identità del luogo trasmessa a Thiago che ne ha fatto le basi della propria poetica costruttiva. «Dopo il sopralluogo c’erano due problemi fondamentali da affrontare: la complessità topografica del luogo e l’umidità», racconta l’architetto. «Qui piove due giorni alla settimana e l’umidità può diventare il peggior nemico di qualsiasi casa. Sospenderla era l’unica soluzione per abitare nella foresta e guardare l’oceano, i veri motivi che hanno portato la famiglia di San Paolo qui».
Cemento, acciaio e legno sono i tre i materiali utilizzati: le fondamenta in cemento armato, i pilotis che come tronchi d’albero sostengono la struttura in acciaio che funge da base, l’involucro in legno che è l’abitazione vera e propria. Gli interni sono essenziali, rispondono a un criterio di fluidità dello spazio abitativo in costante relazione con il paesaggio: da ogni zona si aprono viste sulla foresta e sull’oceano. I colori dei materiali sono quelli della natura, venature calde del legno e del cuoio e pietra naturale sotto i piedi. Accuratamente studiato il percorso della luce e l’orientamento del sole per rendere l'architettura più trasparente ed enfatizzare il senso di leggerezza.
Grande attenzione ai materiali di recupero come il legno, proveniente in parte da strutture preesistenti e da foreste a crescita certificata. La pietra delle pavimentazioni è invece in lastre di granito brasiliano lasciato grezzo e tagliate sottile per non appesantire la struttura. È una casa abitata tutto l’anno, con il camino sospeso a riscaldarla durante l’inverno. Nelle giornate più calde le vetrate possono aprirsi completamente, immergendo totalmente nel paesaggio la vita dei suoi inquilini, che possono scegliere se tuffarsi in piscina o planare con lo sguardo sulla foresta fino a perdersi sull’oceano.
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Foto 1. Fluttuare nella foresta. Pensata come una casa sull’albero dal sapore tecnologico, la villa si trova a Sau Pedro, a 30 chilometri da Guaruja, nel nord-est del Brasile, a 1 ora da San Paolo.
Foto 2. Veranda sul mare. La copertura in doghe di Ipe e di Cumaru (provenienti da foreste a crescita controllata) è un segno ricorrente delle opere di Thiago Bernardes. Gli arredi da esterno sono di Royal Botania (la sdraio a sinistra) e dello studio Bernardes Arquitectura. Le poltrone a dondolo realizzate con legni spiaggiati sono le Asturias armchairs disegnate dall’artista brasiliano Carlos Motta.
Foto 3. La riviera. Guaruja Dalla villa, il panorama con bellissime spiagge molto frequentate dai paulisti.
Foto 4. Immersa nel paesaggio. Le grandi vetrate si aprono completamente d’estate integrando l’area living al paesaggio. Le sfumature chiare dei divani (Flexform) e del tappeto ricordano la sabbia delle spiagge di Guaruja mentre legno e cuoio sono così ben mescolati che sembra quasi di sentirne il profumo. Il coffee table tra i divani è di Gervasoni e il tavolino più piccolo è di Marcenaria Trancoso.
Il camino sospeso come la casa è Fireorb, design di Doug Garofalo. La poltrona in cuoio è la Jangada armchair di Jean Gillon.
Foto 5. Identità indios. Le strutture indigene hanno ispirato l’architetto Bernardes che ha progettato interni essenziali. Nell’area pranzo il tavolo è stato disegnato da Design Bernardes Arquitetura; le sedie sono di Sergio Rodrigues
Foto 6. Calda tecnologia. Nell’area cucina acciaio e doghe in essenze brasiliane rendono l’ambiente accogliente. Il pavimento è in lastre di granito brasiliano lasciato grezzo.
Foto 7. Palafitta tecnologica. I pilotis e la struttura in acciaio sospendono la casa di 15 metri dal terreno per preservarla anche dalle agressioni atmosferiche di una zona molto piovosa.
Foto 8. Risveglio sull’oceano. Da ogni stanza si aprono viste panoramiche. Nella camera da letto, i pochi arredi sono disegnati dallo studio Design Bernardes Arquitetura.
Foto 9. Landmark. Gli angoli della copertura favoriscono l’illuminazione naturale e conferiscono un senso di leggerezza all’architettura.
Foto 10. Dentro la foresta. Il terrazzo della camera con pavimento in legno recuperato e poltrone da esterno di Gervasoni
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