Il trapianto di ciglia arriva in Italia
Se avete esagerato con depilazioni e pinzette, ora per ricostruire ciglia e sopracciglia arriva il trapianto.
Gli occhi sono lo specchio dell’anima, recita un vecchio proverbio e se a fargli da cornice ci sono ciglia e sopracciglia lunghe e definite, l’anima risulta, pare, ancor più bella. Rimediare a “errori di gioventù” sulle sopracciglia con forme azzardate di ali di gabbiano o arcate troppo sottili, spinzettate o depilate senza criterio, è stato sinora semplice anche se dai risultati non proprio naturalissimi, grazie a tecniche di tatuaggio semipermanenti o di trucco professionale per chi non amava soluzioni estreme. Il problema è sempre stato quello delle ciglia che possono essere troppo corte o addirittura smettere di crescere a seguito di ustioni o traumi. Al di là di soluzioni fittizie e temporanee come quello dell'applicazione di false lashes, in America si è pensato di risolvere il dramma con un vero e proprio trapianto che segue la tecnica normalmente riservata al trapianto di capelli. «Per ricreare le ciglia si procede come se si dovesse eseguire un trapianto dei capelli: si prelevano circa trenta-quaranta follicoli piliferi dalla nuca, che è l'unica regione in cui crescono tutta la vita, si eseguono delle microincisioni lungo il margine ciliare e si innestano accuratamente i peli. Contro il fastidio si pratica un'anestesia locale: non esiste pericolo di rigetto, perché i follicoli sono riconosciuti come propri anzi, le ciglia crescono lunghe e forti, visto che è come se fossero capelli e vanno regolate» ha spiegato Luigi Sala, chirurgo plastico e ricostruttivo specializzato, membro della Società Europea di Chirurgia della Calvizie all’Ansa. La stessa tecnica vale anche per le sopracciglia e già dopo sei mesi circa il 60% dei bulbi ricomincia a ricrescere: per un risultato definitivo, però, bisogna attendere un annetto. E se in Italia la tecnica è ancora sperimentale, all’estero spopola già da anni. Anzi, se vi dovesse capitare di andare in Inghilterra, chiedete del dottor Bessam Farjo, inglese di Manchester, uno dei guru mondiali dei metodi di rinfoltimento.
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