Otto cose da sapere su Beatrice Borromeo
Vi raccontiamo in otto curiosità tutto quello che c'è da sapere su Beatrice Borromeo, dalla carriera di modella a quella di giornalista fino al ruolo di mamma
Beatrice Borromeo è una delle giovani donne più in vista del nostro Paese, per via del suo nome, del matrimonio con Pierre Casiraghi, ma anche della doppia carriera prima da modella e poi da giornalista che le hanno attirato l'invidia di diversi addetti ai lavori.
Lei, però, ha saputo dimostrare intelligenza e coraggio da vendere (forse anche troppo), oltre a una bellezza fuori dal comune.
Le sue nozze, due anni fa, hanno conquistato gli amanti del gossip, che hanno potuto ammirare i suoi tanti cambi d'abito e i look impeccabili.
Ora, però, è arrivato il momento di conoscerla meglio.
Ecco dunque otto cose da sapere su Beatrice Borromeo.
(Continua sotto la foto)
Chi è Beatrice Borromeo
Il nome completo è Beatrice Borromeo Arese Taverna. I suoi genitori sono Carlo Ferdinando Borromeo e Paola Marzotto, figlia di Marta.
Ha tre sorellastre: Isabella, di dieci anni più grande, avuta dal padre con la modella tedesca Marion Sibylle Gabriele Zota; Lavinia, moglie di John Elkann; e Matilde, moglie di Antonius von Fürstenberg, principe della famiglia reale di Germania.
Suo zio è Matteo Marzotto, ex presidente di Valentino, oggi a capo di Dondup.
Ma non è per le sue origini che ha finito per sposare un altro nobile, Pierre Casiraghi: i due infatti si sono conosciuti al di fuori delle feste di palazzo.
Ha fatto la modella
Beatrice è alta 1,75 m, centimetri preziosi se hai anche un corpo perfetto per fare la modella.
E così a 15 anni sono molte le agenzie che iniziano a farle la corte.
Per evitare di darla in pasto alla prima sconosciuta, la madre la affida all'amico Piero Piazzi, dell'agenzia Paolo Tomei: è così che ha inizio la sua carriera, che la porterà su passerelle importanti, come quella di Chanel, Valentino, Trussardi, Alberta Ferretti e Ermanno Scervino.
Tra i suoi contratti anche quello come testimonial per Blumarine.
Studi principeschi (ma neanche troppo)
Beatrice ha frequentato il liceo classico Berchet di Milano, una scuola pubblica, per poi iscriversi in Scienze giuridiche alla Bocconi, dove si laurea con una tesi sulla durata dei processi in Italia e relative proposte di riduzione dei tempi.
Nel 2011, quando già aveva avuto le prime esperienze televisive e giornalistiche, parte per New York alla volta della Columbia University, dove frequenta un master in giornalismo e politica internazionale.
Il corteggiamento della televisione
Che fosse una predestinata era abbastanza chiaro.
Già l'ultimo anno di liceo la piccola di casa Borromeo era stata reclutata da Michele Santoro per il suo programma Annozero.
Lei, che alla tv fino a quel momento non aveva mai pensato, accetta:
«Avevo diciannove anni, ho accettato perché ero cresciuta guardando Samarcanda e mi sembrava una bella opportunità ma non ero attratta dalla tv in quanto tale.
Mi avevano già chiamata in tanti, anche Fazio, ma avevo sempre detto no.
La verità è che non ero preparata, ero così giovane in un ruolo di responsabilità, i miei amici del liceo mi prendevano in giro dicendo che avrei dovuto avere il coraggio di dire a Santoro in diretta “Bella Micky, parla tu che è meglio!», ha raccontato tempo fa in un'intervista con Selvaggia Lucarelli.
Professione giornalista
È il giornalismo la vera passione di Beatrice, che nonostante sia già celebre per il suo blasone, decide di costruirsi una carriera da sola, sfruttando però le opportunità che le sono state date.
Così inizia a collaborare con Il Fatto Quotidiano, con cui ogni tanto ancora oggi collabora.
Nel frattempo firma diversi documentari, come quello prodotto per il Daily Beast dal titolo Lady 'Ndrangheta, sulle donne della legate ai boss della mafia calabrese, andato poi in onda anche in Italia su Sky e Bambini Mai, sui ragazzini di Caivano, un quartiere ghetto di Napoli.
Nel mezzo un libro-inchiesta su Vittorio Emanuele e il delitto di Dirk Hamer.
Il matrimonio con Pierre Casiraghi
Diversamente da quanto si possa pensare, Beatrice Borromeo e Pierre Casiraghi non si sono conosciuti a una delle tante feste di corte, né alla Bocconi, che entrambi frequentavano.
I due si sono incontrati a Cannes nel 2008: lei era lì per lavoro come reporter di Annozero, lui non aveva certo bisogno d'invito.
In quell'occasione, racconta al Corriere della Sera, «Pierre mi vede, si avvicina e dice: “I love you and I will marry you”. Io risi. E lui: “You will see” (vedrai)». E così fu.
Sette anni dopo i due convolano a nozze, con un matrimonio infinito tra Montecarlo e l'Italia e quattro abiti da sposa.
Lo scorso febbraio nasce il loro primo figlio, Stefano Ercole Carlo Casiraghi.
Mamma coraggiosa (forse troppo)
La voglia di lavorare di Beatrice non si ferma mai, né nel giorno del suo matrimonio (al ricevimento ha intervistato il procuratore di Catanzaro Nicola Grattieri), né durante la gravidanza.
Proprio mentre era incinta ha intervistato una ragazza di 15 anni violentata da un boss mafioso, poi andato in carcere anche grazie a quell'articolo.
«È stata una delle poche cose avventate che ho fatto. C’era davvero il rischio che mentre ero lì potesse entrare qualcuno a sparare alla ragazza o ai genitori», racconta al Corriere.
Oltre il red carpet c'è di più
Nel corso della sua vita Beatrice Borromeo è spesso stata presa di mira, per via dei pregiudizi sul suo conto, di chi la ritiene solo una privilegiata.
Lei però non ne fa un dramma e anzi, parlando con la Lucarelli di come si vedrebbe da fuori, ammette:
«Mi starei molto sulle palle, questo è sicuro. È chiaro che nella mia vita esistono delle contraddizioni, che c’è contrasto tra la mia vita lavorativa e la mia vita familiare e quella del mio compagno.
Chi mi critica ha le sue ragioni, posso non avere credibilità agli occhi di molti, ma alla fine sono più normale di quanto sembri».
© Riproduzione riservata