Fashion at IUAV 2014: il recap di una tre giorni tra incontri e nuovi talenti
Partiti da Milano nel primo pomeriggio di giovedì 3 luglio, siamo giunti a Treviso giusto in tempo per il primo di una serie di appuntamenti, parte dell’evento Fashion at IUAV, celebrazione annuale dei migliori studenti in Fashion Design, appartenenti sia al corso di laurea triennale che a quello magistrale.
Fashion at IUAV 2014
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In un’atmosfera decisamente rilassata e in un certo qual modo familiare, si è discusso di argomenti più o meno comuni nel panorama che abbraccia creatività e moda. Dall’importanza dell’innovazione, che non è, e non deve essere intesa, unicamente come sinonimo diretto di digitalizzazione, alla soddisfazione di gestire un corso di laurea che riesca nell’intento di abbracciare più discipline simultaneamente -arte contemporanea, storia e praticità del tailoring. Passando dalla crucialità del retailing e dall’opinione imprescindibile del cliente, dalla possibile evoluzione degli archivi bibliotecari –ci ha stupiti in particolar modo la rapidità di pensiero di Dieter Suls, direttore bibliotecario del MoMu Fashion Museum ad Anversa-, alle soluzioni per fare rete. Sharing per dirla all’americana.
Laureati IUAV
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E poi i ragazzi, seguiti passo per passo da Arthur Arbesser durante la triennale e da Fabio Quaranta, Cesare Fabbri, Cristina Zamagni e Michel Bergamo per la magistrale. Ragazzi che vivono un periodo della loro vita, quello legato all’università appunto, circondati da stimoli continui, idee, racconti, esperienze, qualsiasi cosa che circoli intorno al magico mondo creativo quale è da sempre la moda. Ragazzi che sono in grado, non soltanto di sviluppare idee concettuali intellettualmente stimolanti, ma soprattutto di tradurli in orli, in silhouette e in pattern dai rimandi più disparati. Ragazzi che a soli vent’anni seguono con entusiasmo il loro percorso.
Foto by Francesco de Luca e Laura Bolzan
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