Sofia e Cesare: matrimonio a Milano
Oggi vi raccontiamo, attraverso le immagini e le parole dei protagonisti, il matrimonio di Sofia e Cesare...
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Che location avete scelto e cosa vi ha colpito?
«Per la cerimonia religiosa abbiamo scelto la chiesa di San Barnaba a Milano, chiesa dalle dimensioni ridotte e dall'atmosfera raccolta e legata al passato di Cesare, in quanto annessa all'istituto Zaccaria dove per anni ha studiato.
Per il ricevimento e per i festeggiamenti abbiamo scelto Villa Subaglio a Merate; cercavamo un luogo immerso nel verde e con ampi spazi all'aperto, ma al contempo facilmente raggiungibile da Milano.
Siamo rimasti entrambi decisamente colpiti dalla posizione della villa: in cima alla ad una collina e circondata da bellissimi giardini all'italiana e da un immenso parco con prati e alberi secolari».
Qual era lo stile del matrimonio?
«Lo stile era classico ed elegante».
La scelta dell'abito: quale designer?che caratteristiche aveva?
«Ho scelto un abito di Le Spose di Giò . Il vestito era lungo, in chiffon bianco, scivolato sul corpo e dalle linee semplici, ma sofisticate».
In cosa è emersa la personalità di voi due sposi?
«Penso che la nostra personalità sia emersa un po' da tutti gli elementi che hanno concorso alla realizzazione del matrimonio: dalla location, all'abito, alla scelta degli allestimenti e delle decorazioni floreali - curate da Il Profumo dei Fiori -, fino al catering - gruppo "Sadler" di Milano.
Tutto aveva personalità, risultava curato nei particolari e denotava grande attenzione ai dettagli, ma senza fronzoli né eccessi. L'atmosfera era leggera e delicata».
Avete fatto scelte mirate e particolari per fiori, allestimenti etc?
«Non abbiamo mai avuto un "mood" particolare o un tema specifico da seguire, ma desideravamo semplicemente che ci fosse un filo conduttore che legasse i vari momenti/aspetti e contribuisse a creare armonia.
Nella scelta dei vari dettagli - fiori, bouquet, mise en place, bomboniere, tableau marriage e elementi tipografici - abbiamo cercato di rispettare uno stile classico, sobrio e per lo più minimale e abbiamo "eletto" il bianco e il verde come i nostri colori».
Vi siete fatti aiutare da qualcuno o avete preferito il "fai da te"?
«Abbiamo preferito il "fai da te". Ci siamo avvalsi moltissimo di internet per conoscere e avere il primo contatto con i vari fornitori e abbiamo utilizzato Pinterest come fonte di idee e spunti per tutto ciò che riguarda gli allestimenti e le decorazioni».
Un episodio divertente nella preparazione o il giorno steso e il ricordo più bello...
«Divertente è stato sicuramente il giorno in cui, ad un mese dal matrimonio, sono andata e provare l'abito da sposa accompagnata da mia mamma e mia suocera entrambe infortunate e dotate di stampelle. La comicità degli spostamenti, gli sguardi delle commesse e le battute solidali tra le due future consuocere hanno reso questo giorno ancora più speciale!».
Entrambi ricorderemo l'emozione provata al mio ingresso in chiesa: i nostri sguardi innamorati che si incrociano, l'emozione che si fatica a controllare, i volti emozionati di tutti gli invitati che sono lì per partecipare alla tua felicità e mostrarti il loro affetto, le gambe che tremano...tutto quello che fino ad allora sembrava lontano finalmente si concretizza! Allora abbiamo davvero realizzato che da lì a poco saremmo diventati marito e moglie!
Poi non dimenticherò mai le parole così dense di significato pronunciate da mio padre prima del taglio della torta. Un bellissimo discorso sull'importanza di saper donare ai figli le "radici", ossia il senso della famiglia, i valori e i principi che ci rendono quello che siamo e che ci guidano nelle scelte della vita e le "ali", ossia la capacità di essere autonomi e indipendenti, nonostante spesso questo significhi abbandonare il nido d'origine per inseguire i propri sogni e volare alto e talvolta lontano».
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