Giosada: «Ora so come si sente un numero uno»
Voce profonda, sguardo magnetico. Così Giosada, vincitore di X Factor, ha conquistato il pubblico, soprattutto quello femminile. Ieri facchino, oggi popstar, già pensa al prossimo album. E alle sue fan
Sei più felice o spaventato?
«In questo momento sono un miscuglio di cose. Ci vorrebbe un giorno di pausa, nella mia casa e con i miei amici, per capirlo».
Giovanni Sada, 25 anni, è partito da Bari come facchino tuttofare e attore. Voce profonda e intensa, in poche settimane è diventato Giosada: una futura popstar, il trionfatore di X Factor, il talent show di Sky Uno che ha lanciato cantanti da hit parade come Marco Mengoni, Chiara Galiazzo e Noemi, solo per citarne alcuni. Ora è appena uscito il suo primo disco, Giosada, che contiene l’inedito Il rimpianto di te e cinque celebri cover cantate in trasmissione.
Questa intervista è stata fatta la mattina dopo la sua vittoria. A Giovanni, per il quale ho tifato sin dalla prima ora, do del tu perché ci siamo già conosciuti: l’ho incontrato qualche giorno prima della finale, quando ho realizzato per Grazia un servizio nel loft in cui vivevano i concorrenti del programma. Lasciatevelo dire da una che l’ha visto di persona: è proprio un gran bel ragazzo. Gli telefono mentre è in macchina, diretto verso un’emittente radiofonica: «Sono un po’ sconvolto, ho dormito solo un’ora. Mi hanno buttato giù dal letto, ho aperto gli occhi e un secondo dopo ero già in auto per appuntamenti, interviste, foto, neanche il tempo di fare colazione. Baell!». (Chi ha visto X Factor non ha bisogno di traduzione: “baell” è un intercalare pugliese, sta per “bello”. Giosada lo ripete spesso, ndr).
Lo sai, vero, che d’ora in poi sarà sempre così?
«Diciamo che inizio a capirlo. Al massimo, se mi stanco, mi ritiro in una baita in montagna».
Mamma e papà che cosa ti hanno detto?
«Loro sono di poche parole e di tanti abbracci. Erano felici ed emozionati».
Hai vinto X Factor, hai pubblicato un disco. Prossimo sogno?
«Incidere un bell’album con la mia band, la Barismooth Squad. È la prima cosa che ho detto quando ho firmato il precontratto con Sony Music: l’album si fa con loro».
Te l’aspettavi di vincere?
«No, è stata una sorpresa anche per me. Come tutti, credevo che al primo posto sarebbero arrivati gli Urban Strangers (il duo formato da Alessio Iodice e Gennaro Raia, ndr). C’eravamo detti che eravamo contenti così, di essere arrivati in finale insieme».
Avete legato molto?
«Sì, soprattutto con loro e il concorrente Davide Sciortino. Ma ero molto affezionato anche a Massimiliano D’Alessandro. Quando è stato eliminato abbiamo pianto. È stato l’unico momento davvero brutto di X Factor».
Hai esordito nel loft come “sciupafemmine”, paragonando le ragazze alle pizze: non sai mai quale scegliere. Però con le cantanti di X Factor non è successo niente. Come mai?
«Erano tutte fidanzate».
So che sei single. Adesso di “pizze” quante ce ne saranno?
«Mamma mia, non lo so. Per ora mi basterebbe una brioche».
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