Hilary Duff: «Sono il mito della porta accanto»
Per la generazione cresciuta con Disney Channel, Hilary Duff è un po’ come una di famiglia. Con la serie Lizzie McGuire, che è andata in onda dal 2001 al 2004, è stata una presenza fortissima nelle vite degli adolescenti dell’epoca.
Duff è nata in Texas, ma si è trasferita a Los Angeles molto presto per seguire una carriera nello spettacolo. Un sogno che ha realizzato dall’età di 10 anni. Oggi ne ha 34, 24 dei quali trascorsi sotto i riflettori. «La mia vita è stata già piuttosto avventurosa per una persona della mia età», dice.
E infatti vanta più di 35 ruoli tra cinema e tv, oltre 20 milioni di copie vendute con i suoi cinque album musicali, una trilogia di romanzi bestseller, diverse attività imprenditoriali di successo e tre figli che sono la più grande gioia della sua vita. «Quando sono sul set mi mancano da morire, non riesco a stare lontana da loro», mi racconta. Luca, 10 anni, è nato dal matrimonio, ora finito, con il giocatore di hockey su ghiaccio Mike Comrie. Banks, 3 anni, e Mae, 1 anno, le ha avute dall’attuale marito, il musicista e produttore Matthew Koma, che ha sposato nel 2019. «Cerco di portarli con me quando posso, ma sul set dell’ultimo lavoro non ho potuto a causa delle misure di sicurezza adottate durante la pandemia», mi spiega.
L’ultimo set al quale si riferisce è la serie How I Met Your Father che debutta in Italia l’11 maggio su Disney+: la protagonista Sophie, in un futuro prossimo, racconta a suo figlio la storia di come abbia incontrato suo padre e le avventure vissute con gli amici con i quali cercava di capire che cosa volesse dalla vita e come trovare l’amore nell’era delle app di incontri (Kim Cattrall di Sex & The City sarà Sophie nella versione futura, Hilary Duff sarà la versione presente).
Appena incontro Hilary non posso fare a meno di dirle che faccio parte di quella generazione cresciuta a “pane e Disney Channel” e conosco praticamente tutte le sue canzoni. Lei mi abbraccia sorridendo ed è davvero la ragazza della porta accanto, gentile e disponibile come l’hanno immaginata milioni di ragazzi e ragazze suoi fan.
La sua vita di oggi quanto assomiglia a quella di Sophie?
«La differenza più ovvia è che io ho tre figli, una famiglia, una carriera, responsabilità che lei non ha ancora. Sophie ha il classico spirito newyorkese, socievole e sempre pronto a far festa. Anch’io sono aperta, ma amo stare a casa e mi piace uscire con la mia cerchia ristretta di persone che mi conoscono davvero. Non sono la donna più estroversa del mondo, mentre Sophie lo è. Siamo entrambe vulcani di idee, però. Mio marito a volte si sveglia alle 6:30 del mattino e io a quell’ora ho già spostato la metà dei mobili in casa».
Sophie non ha molta fortuna con gli appuntamenti. A lei è mai capitato di avere un primo incontro veramente terribile?
«Sì, una volta: ero molto giovane, sono uscita con una ragazzo e alla fine della serata lui mi ha detto che si trattava di un esperimento. Si è sempre sentito intimidito da me e per un film a cui stava lavorando doveva interpretare il ruolo di un uomo intimidito dalla propria donna. Per questo era uscito con me».
Continua a leggere l'intervista a Hilary Duff sul numero di Grazia in edicola questa settimana.
Testo di Federica Volte da Los Angeles - foto di Dove Shore - styling di Oretta Corbelli
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