Mini guida di Santorini per un weekend tra relax, buon cibo e tramonti mozzafiato

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Vi portiamo alla scoperta di Santorini: ecco cosa fare, dove mangiare e dove dormire in questa spettacolare isola della Grecia

Poche isole al mondo riescono a evocare immagini di bellezza pura come Santorini.

Case bianche abbarbicate sulla roccia, cupole blu a picco sul mare, tramonti infuocati che sembrano usciti da un quadro e un senso di pace che avvolge tutto: questa perla delle Cicladi è da anni una delle mete più amate dai turisti di tutto il mondo.

Perfetta per una fuga romantica, ideale per una vacanza di relax o per un weekend all'insegna della scoperta, Santorini sa mescolare il fascino della sua storia millenaria con la leggerezza della dolce vita mediterranea.

Ma quest'isola non è solo un’icona da cartolina. È un’isola che conquista lentamente, un luogo dove ogni scorcio sembra progettato per sorprendere, dove la semplicità greca si veste di eleganza, e dove tradizione e modernità si incontrano in modo armonioso.

E anche se basta un weekend per esplorarla, è il tipo di posto che lascia il segno – e spesso, la voglia di tornare.

Dalle migliori attrazioni alle spiagge più spettacolari, passando per hotel di lusso e ristoranti, ecco gli indirizzi da segnare per passare un weekend magico; tra cultura, relax e buon cibo.

Gli indirizzi utili per un weekend a Santorini

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Un viaggio alla scoperta dell'isola

Conosciuta nell'antichità con il nome di Thera, Santorini è il risultato di una delle più grandi eruzioni vulcaniche della storia umana. Intorno al 1600 a.C., l'esplosione del vulcano centrale creò l'attuale conformazione dell'isola, una caldera semi-sommersa circondata da scogliere spettacolari. 

Oggi, il vulcano è ancora attivo (seppure dormiente) e si può raggiungere con escursioni in barca verso l’isolotto di Nea Kameni, dove il terreno ribolle ancora sotto i piedi. Dalla sommità dell’isola si possono osservare le diverse stratificazioni geologiche che raccontano millenni di trasformazioni, eruzioni, rinascite.

E se la natura è potente, la storia umana non è da meno.

Tra i tesori più affascinanti c’è il sito archeologico di Akrotiri, una vera e propria “Pompei dell’Egeo”, sepolta sotto la cenere e incredibilmente conservata. Passeggiare tra le sue strade antiche, le case a più piani, gli affreschi ancora visibili, regala un senso profondo della sofisticazione di una civiltà che fioriva ben prima dell’antica Grecia classica.

Ma la storia di Santorini passa anche per il dominio veneziano, i monasteri bizantini, le case-cantina scavate nella roccia, e le tradizioni popolari che resistono, silenziose, ancora oggi.

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Cosa fare a Santorini

Le spiagge più belle di Santorini

Diciamolo subito: chi cerca le classiche spiagge greche da cartolina, qui potrebbe restare spiazzato. Santorini non offre distese di sabbia dorata, ma l'unicità del suo paesaggio vulcanico regala litorali affascinanti e fuori dal comune.

Tra le più note c’è la Red Beach, vicino ad Akrotiri, famosa per le sue scogliere rosso fuoco a picco sul mare. Poco distante si trova la White Beach, raggiungibile solo via mare, con ciottoli chiari incastonati tra pareti di tufo bianco.

Al nord, vicino a Oia, si trovano invece spiagge più tranquille come Koloumbos e Baxedes, perfette per chi cerca silenzio e tramonti spettacolari. La Perissa Beach, con sabbia nera vulcanica, bar e ristoranti, è invece la scelta giusta per chi ama la vita da spiaggia più animata. C’è anche Kamari, che combina stabilimenti attrezzati con un lungomare ricco di locali e un’atmosfera piacevolmente rilassata.

Le cittadine da non perdere

Il cuore pulsante dell'isola è Fira, capoluogo arroccato sulla caldera, con una vista che toglie il fiato e vicoletti pieni di negozi, bar panoramici e piccoli musei. È da qui che parte la famosa camminata panoramica fino a Oia, l’altro centro iconico dell’isola, reso celebre dai suoi tramonti, dalle cupole blu e dalla straordinaria eleganza delle sue boutique e delle strutture alberghiere di charme.

Oia è il volto più conosciuto di Santorini, ma anche uno dei più affascinanti: passeggiare al tramonto tra i suoi tetti bianchi, le scale nascoste e i belvedere è un’esperienza quasi mistica.

Altre tappe imperdibili sono Pyrgos, antico villaggio con rovine di un castello veneziano e una vista a 360 gradi sull'isola, e Emporio, borgo autentico e meno turistico, dove ci si perde tra case tradizionali, torri fortificate e silenzi rurali.

Megalochori, circondata da vigneti e sede di alcune delle cantine più note, offre un’esperienza più slow e autentica, con piazzette ombreggiate, chiesette bianche e portoni dipinti. 

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Dove ammirare i tramonti più belli (e instagrammabili)

Il tramonto è un rito sacro a Santorini.

Il punto più famoso per assistere allo spettacolo è senz'altro Oia, dove ogni sera si radunano centinaia di persone per ammirare il sole che si tuffa nel mare dietro le cupole blu.

Ma non è l’unico posto magico: anche dalla rocca di Skaros, a Imerovigli, si gode di una vista straordinaria, con meno folla e un'atmosfera più intima.

Per un'esperienza diversa, potete salire fino al faro di Akrotiri, sulla punta sud-ovest dell'isola: qui il tramonto è silenzioso, potente, con il mare aperto a fare da sipario.

E se volete qualcosa di davvero unico, provate una crociera al tramonto nella caldera, con vista sull'isola dal mare: pura magia.

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Cosa mangiare a Santorini

La cucina di Santorini è un trionfo di sapori mediterranei, ingredienti semplici e prodotti locali che nascono in condizioni climatiche particolari: il suolo vulcanico e il vento salmastro danno alle verdure, ai vini e persino ai legumi un gusto unico. Ma è anche profondamente legata alla più ampia tradizione greca, fatta di piatti conviviali, profumi intensi, e una gastronomia che parla di terra, di mare e di famiglia.

Tra i piatti da non perdere c'è la fava santorinese, purè di legumi simili alle lenticchie gialle, che viene spesso servito con cipolla, olio d'oliva e limone: semplice ma profondamente saporito. Altro must è il pomodorino di Santorini, piccolo, dolce e intensamente saporito, protagonista dei keftedes, deliziose polpettine fritte con pomodoro, cipolla ed erbe aromatiche.

Non mancano piatti più noti della cucina greca, come la moussaka (uno sformato di melanzane, patate, carne macinata e besciamella), il souvlaki (spiedini di carne grigliata), e la classica insalata greca con feta, olive Kalamata e origano selvatico.

Il pesce fresco alla griglia, in particolare polpo, orata e calamari, è servito nei ristorantini sul mare, accompagnato da insalate e da un bicchiere di Assyrtiko, il vino bianco autoctono, minerale e secco, che nasce proprio sui terreni vulcanici dell’isola.

E per concludere, un dolce tipico: il melitinia, piccole tortine di pasta sottile ripiene di ricotta dolce e aromatizzate alla mastica, da gustare con un caffè greco lento, seduti a guardare il mare.

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Dove dormire a Santorini 

Se cercate un luogo dove bellezza, comfort e servizio impeccabile si incontrano, il Canaves Oia Suites è l’indirizzo perfetto.

Situato proprio all’inizio della zona pedonale di Oia, a pochi passi dalle celebri cupole blu fotografate da viaggiatori di tutto il mondo, questo elegante rifugio scava nella roccia per offrire 44 splendide suite e due ville dal fascino intimo e sofisticato. Ogni spazio è curato nei minimi dettagli: ambienti ampi, plunge pool private e un design che mescola il bianco delle facciate con tocchi in pietra lavica e dettagli barocchi.

Nonostante la posizione centrale, la struttura garantisce privacy e quiete assoluta: Canaves Oia Suites è il tipo di hotel che trasforma una semplice vacanza in un soggiorno indimenticabile.

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Tra i suoi punti di forza spiccano il Petra Restaurant & Bar, dove gustare una raffinata cucina greca con influssi creativi, e la Canaves Spa, incastonata in una grotta naturale del XVII secolo: un’oasi di benessere con trattamenti esclusivi, Rasul steam bath, sauna e spazi dedicati alle coppie.

A completare l’esperienza, due piscine panoramiche con vista sulla caldera, un fitness studio moderno e un servizio impeccabile, attento e sorridente. 

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Un anno, dodici viaggi: vi diamo la bucket list del 2026

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Dal Giappone al Messico, dalla Croazia alle Alpi italiane: ecco le mete più belle mese per mese da visitare nel 2026

C’è chi programma i viaggi con mesi di anticipo e chi aspetta l’ispirazione giusta per partire. Guardando al 2026, però, una cosa è chiara: sempre più viaggiatori scelgono quando e dove andare in base a ciò che rende unico quel momento dell’anno.

Un evento culturale imperdibile, un fenomeno naturale raro, un’atmosfera che esiste solo per poche settimane.

Secondo i dati di Booking.com, il 21% dei viaggiatori italiani decide la meta in base agli eventi culturali, mentre quasi la metà dei viaggiatori europei si lascia guidare da spettacoli naturali e stagionali.

È da questa nuova voglia di viaggi “a tempo giusto” che nasce l’idea di un anno scandito da 12 destinazioni diverse, una per ogni mese. Dall’emozione di osservare l’Aurora Boreale danzare nei cieli invernali dello Yukon a gennaio, fino all’atmosfera incantata dei tradizionali mercatini di Natale di Merano a dicembre, ogni destinazione offre un motivo irresistibile per partire e la promessa di momenti memorabili, in ogni stagione.

Ecco allora un calendario che non è solo una guida, ma un invito a immaginare il prossimo anno come una sequenza di esperienze da ricordare.

**Qui tutti i nostri consigli di viaggio**

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Gennaio – Yukon, Canada

A caccia dell’Aurora Boreale e avventure invernali

Avvolto da lunghe notti stellate, lo Yukon è una delle destinazioni invernali più affascinanti al mondo. L’oscurità profonda di gennaio crea le condizioni ideali per ammirare l’Aurora Boreale che illumina il paesaggio ghiacciato, ma l’esperienza va ben oltre lo spettacolo del cielo. È possibile esplorare la natura innevata con escursioni guidate con le ciaspole, vivere l’emozione di una slitta trainata da cani o passeggiare tra le vie di Whitehorse per scoprire la cultura e la cucina locale. Tra luci danzanti e attività outdoor, lo Yukon regala ricordi indimenticabili per iniziare l’anno nel modo migliore.

Febbraio – Nanchino, Cina

Il Capodanno Lunare in una città che si accende di colore

Con il Capodanno Lunare che quest’anno cade il 17 febbraio, Nanchino, nella provincia orientale del Jiangsu, si anima di celebrazioni vibranti, fiere nei templi e spettacolari fuochi d’artificio. Durante il celebre Qinhuai Lantern Fair, le rive del fiume brillano di lanterne artistiche mentre danze del leone e del drago animano le strade. I viaggiatori possono assaggiare specialità di street food fumanti, esplorare il quartiere del Tempio di Confucio tra dimostrazioni di calligrafia e spettacoli folkloristici, oppure godersi un momento di quiete passeggiando lungo i viali alberati del Parco del Lago Xuanwu. Per un’esperienza di puro relax, le vicine terme di Tangshan offrono bagni minerali immersi in un paesaggio avvolto dalla nebbia.

Marzo – Nizwa, Oman

Alla scoperta dei paesaggi del deserto

Le temperature miti di marzo rendono questo periodo ideale per esplorare i paesaggi senza tempo dell’Oman. Nizwa, antica capitale del Paese, è famosa per il suo imponente forte e il vivace souq. Qui si può attraversare il deserto in groppa a un cammello, trascorrere notti silenziose in accampamenti beduini e ammirare il contrasto scenografico tra dune dorate e montagne rocciose. Un tour privato del patrimonio storico consente di approfondire il ruolo di Nizwa come centro di commercio, religione, educazione e arte.
Dove soggiornare: Alaqur View Inn, che unisce il fascino tradizionale omanita a una posizione strategica per esplorare il deserto, offrendo viste montane e un’atmosfera autentica a pochi passi dal cuore storico della città.

Aprile – Fukuoka, Giappone

Hanami: la fioritura dei ciliegi

Ad aprile, Fukuoka si trasforma in un delicato paesaggio dai toni pastello grazie alla fioritura dei ciliegi che colora parchi, fiumi e templi storici. I visitatori possono unirsi agli abitanti locali per i tradizionali picnic di Hanami sotto i sakura di Maizuru Park o Nishi Park, con viste panoramiche sulla Baia di Hakata. Oltre ai giardini, un tour giornaliero conduce al Santuario di Dazaifu, al suggestivo Frog Temple e alla cittadina di Yufuin, tra artigianato tradizionale e scenari rurali. Tra passeggiate rilassanti e serate nei vivaci yatai per gustare il celebre ramen Hakata, Fukuoka offre un’esperienza primaverile che intreccia natura, storia e cultura contemporanea.

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Maggio – Thimphu, Bhutan

Festival spirituali e panorami himalayani

Il 1° maggio il Bhutan celebra il Vesak, il compleanno del Buddha. Thimphu, unica capitale al mondo senza semafori, invita a scoprire mercati colorati, musei etnografici e dzong monumentali, monasteri-fortezza che uniscono vita spirituale e amministrativa. Imperdibile la visita al Buddha Dordenma, una statua alta oltre 50 metri che domina la valle. Tra piatti tradizionali come il riso rosso, il formaggio di yak essiccato e le felci fritte, il viaggio diventa un’immersione nella filosofia della Felicità Interna Lorda, cifra distintiva del Paese.

Giugno – Vis, Croazia

Spiagge assolate e l’inizio dell’Euro Summer

Con l’Adriatico nel pieno del suo splendore, giugno è il momento ideale per vivere l’atmosfera dell’Euro Summer sull’isola di Vis, prima dell’alta stagione. Acque cristalline, calette nascoste e caffè sul lungomare scandiscono giornate lente e luminose. Tra borghi in pietra, konobe a conduzione familiare e pesce freschissimo, l’isola conquista con la sua autenticità. Le lunghe giornate e le serate ventilate sono perfette per vela, snorkeling e relax in riva al mare.

Luglio – Mackinac Island, Michigan, USA

Un Independence Day dal fascino d’altri tempi

Senza automobili e con un ritmo che sembra sospeso nel tempo, Mackinac Island è la cornice perfetta per celebrare il 4 luglio. Carrozze trainate da cavalli, bandiere sventolanti e strade fiorite fanno da sfondo a parate, picnic e rievocazioni storiche. Al calar della sera, i fuochi d’artificio illuminano il Lago Huron, riflettendosi sull’acqua. Tra architetture vittoriane e tradizioni senza tempo, è una delle celebrazioni estive più iconiche degli Stati Uniti.

Agosto – Wanaka, Nuova Zelanda

Inverno sulle piste dell’emisfero sud

Mentre nell’emisfero sud è pieno inverno, agosto è il mese ideale per raggiungere Wanaka, tra le Alpi neozelandesi. Affacciata sull’omonimo lago, la cittadina è un punto di riferimento per sci e snowboard, con resort di livello mondiale come Treble Cone e Cardrona. Tra piste innevate, lodge accoglienti e vivaci après-ski, Wanaka offre anche paesaggi alpini spettacolari e un centro vivace, perfetto per rilassarsi e scoprire il lato più autentico dell’inverno neozelandese.

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Settembre – Serengeti Settentrionale, Tanzania

La Grande Migrazione degli gnu

Settembre è il periodo perfetto per assistere alla Grande Migrazione, quando oltre due milioni di gnu, zebre e gazzelle attraversano gli ecosistemi del Serengeti e del Masai Mara. Nell’area settentrionale del parco, nei pressi di Kogatende, gli attraversamenti dei fiumi regalano scene di straordinaria intensità. La zona è ricca di fauna tutto l’anno, con leoni, leopardi, ghepardi ed elefanti, rendendola una meta safari eccezionale anche oltre il periodo della migrazione.

Ottobre – Bodh Gaya, Bihar, India

Diwali: il festival delle luci e della devozione

Con l’avvicinarsi del Diwali, Bodh Gaya si illumina di un’energia intensa e contemplativa. Il complesso del Tempio di Mahabodhi, luogo dell’illuminazione del Buddha, si arricchisce di lampade, fiori e decorazioni. Oltre alla spiritualità, la regione offre un patrimonio storico unico, esplorabile con visite a Nalanda e Rajgir, antichi centri di sapere e potere. I mercati cittadini, ricchi di dolci e artigianato, e il clima più fresco rendono ottobre il momento ideale per scoprire Bodh Gaya in tutta la sua profondità.

Novembre – Sayulita, Nayarit, Messico

El Día de los Muertos in versione costiera

Sayulita offre un’interpretazione unica del Día de los Muertos, mescolando tradizione e spirito bohemien da surf town. Le strade si riempiono di altari colorati, marigold e papel picado, mentre artisti locali espongono opere ispirate alle iconiche calaveras. Parate e musica arrivano fino alla spiaggia, creando un’atmosfera suggestiva e rilassata, perfetta per celebrare la memoria dei propri cari al tramonto sull’Oceano Pacifico.

Dicembre – Merano, Italia

Mercatini di Natale tra le Alpi

Dicembre è il momento perfetto per una fuga europea all’insegna della magia natalizia. A Merano, nel cuore delle Alpi, oltre 80 casette del Mercatino di Natale offrono specialità gastronomiche, bevande calde e creazioni artigianali. Le vie illuminate invitano a passeggiate lente, mentre i dintorni regalano escursioni panoramiche e momenti di benessere nelle celebri terme.

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Viaggi da sogno per il 2026? La meta più desiderata sarà la Giamaica

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Mare cristallino, spiagge dalla sabbia bianchissima, natura selvaggia.

E, poi, una cultura gastronomica ricchissima e una rinomata tradizione musicale: ecco perché il paese caraibico sarà la destinazione più ambita dell'anno che verrà. Ma intanto, vi portiamo a conoscere in anteprima tutte le meraviglie che vi aspetteranno.

Viaggi da sogno per il 2026? La meta più desiderata è la Giamaica

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Chiudete per un attimo gli occhi. Ora, provate a immaginare chilometri di spiagge dalla sabbia di un bianco così candido che quasi potreste scambiarla per un soffice manto di neve. Un piacevole venticello a smuovere le fronde di palme alte e affusolate che crescono rigogliose a due passi dal mare, la cui palette di colori sfodera toni che sfumano dal turchese al verde smeraldo. In sottofondo, l’inconfondibile ritmo allegro della musica reggae e nell’aria un profumo inebriante di spezie, soprattutto quando è il momento di sedersi a tavola.

La vostra mente viaggia veloce, ma sappiate che tutto questo non è solo immaginazione: benvenuti in Giamaica!

E le buone notizie non finiscono qui (oltre al fatto che, sì, un paradiso del genere esiste veramente!): sono da considerare la facilità con cui si può raggiungere la destinazione grazie ai collegamenti aerei diretti, la possibilità di vivere un’esperienza di viaggio autentica – stiamo parlando di un paese ancora lontano dalla piaga dell’overtourism – e un clima che ben si presta per fughe al caldo durante tutto l’anno. Ogni giornata poi sembrerà diversa dall’altra: se cercate momenti di relax in spiaggia ma, allo stesso tempo, vorreste concedervi anche qualche avventura a contatto con la natura, la Giamaica è una di quelle mete che più di tutte riesce a mettere d’accordo proprio tutti.

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E allora da come cominciare per pianificare una vacanza in Giamaica? Un itinerario di viaggio semplice da organizzare e completo di tutte le tappe imprescindibili può partire da Ocho Rios, località lungo la costa settentrionale dell’isola caraibica. Qui la natura fa da padrona: ne sono un esempio le maestose Dunn’s River Falls. Uno spettacolo per gli occhi e non solo, perché queste cascate si possono anche scalare per poi concedersi un tuffo rinfrescante nelle loro piscine naturali. Di un azzurro intenso anche il Blue Hole (o Island Gully Falls), specchio d’acqua circondato, anch'esso, da una vegetazione tropicale fittissima.

Un ricordo speciale (e inaspettato) della vacanza sarà anche provare l’esperienza ad alto tasso di adrenalina del Mystic Mountain: un parco avventura dove vivere l’ebbrezza della velocità sfrecciando su bob che scivolano lungo binari immersi nella foresta, un omaggio alla leggendaria squadra giamaicana di bob che partecipò alle Olimpiadi invernali di Calgary del 1988.

E a fine giornata, Ocho Rios si racconta anche a tavola: Miss T’s Kitchen è un ristorante tradizionale, immerso in un giardino lussureggiante, dove assaggiare piatti giamaicani di carne e pesce.  

Proseguendo da Ocho Rios in direzione ovest, in poco meno di due ore di macchina si può raggiungere Montego Bay: città dall’affascinante mix tra glamour e cultura, ma senza dimenticare lo spirito d’avventura tra il rafting a bordo di zattere di bambù sul Martha Brae River oppure le nuotate nelle acque limpide di Doctor’s Cave Beach. Anche di sera, Montego Bay riesce a sorprendere: a Luminous Lagoon si può fare un bagno in acque che di notte si illuminano di una luce blu-verde brillante emessa da organismi microscopici (dinoflagellati). Proprio questo spot della Giamaica è uno dei migliori al mondo per assistere allo spettacolare fenomeno della bioluminescenza.

Per entrare davvero nell’anima dell’isola, da non perdere è poi il Montego Bay Cultural Centre che offre uno sguardo profondo sulla storia, l’arte e l’identità giamaicana. Poco distante, la Rose Hall Great House è una dimora del XVIII secolo in stile georgiano, famosa per la sua architettura coloniale e i bei giardini tropicali che sfoggiano il meglio della flora autoctona. Leggenda vuole che le sue stanze siano abitate dallo spettro di Annie Palmer, conosciuta come la “Strega Bianca”: non abbiate paura, durante il tour sarete accompagnati da una guida che racconterà aneddoti curiosi e vi dispenserà interessanti pillole di storia.

E dopo una giornata memorabile e intensa, sarà un piacere rientrare all’S Hotelpremiato nel 2025 da TripAdvisor come miglior all-inclusive della Giamaica – è un boutique hotel adults-only nel pieno della vibrante Hip Strip, con accesso diretto alla leggendaria Doctor’s Cave Beach. Stile contemporaneo e anima caraibica si incontrano in un elegante ambiente curato, con camere e suite affacciate sull’oceano e pensate per il massimo comfort. Non mancano ben due piscine all’aperto: quella sul rooftop Sky Deck, è perfetta per godersi il tramonto cocktail alla mano. La proposta gastronomica spazia tra sapori locali e cucina internazionale, mentre l’Irie Baths and Spa è un rifugio di quiete dedicato al benessere.

Ancora una settantina di chilometri lungo la costa e si arriva a una delle località più iconiche del paese natio di Bob Marley: Negril. Qui ci si può rilassare con lunghe passeggiate lungo la Seven Mile Beach, una delle spiagge più belle della Giamaica e considerata tra le dieci più spettacolari al mondo. Questa splendida distesa di sabbia bianca, che si estende per oltre 11 chilometri, offre numerosi bar e ristoranti, oltre a un mare cristallino perfetto per lo snorkeling. Tra i ristoranti da non perdere c’è Miss Lily’s (dello Skylark Negril Beach Resort), che regala grandi soddisfazioni a tavola: qui si possono assaggiare i più apprezzati classici della cucina giamaicana rivisitati in chiave moderna, dal Jerk chicken all’Escovitch fish, passando per l’oxtail (coda di bue). 

Al tramonto la tappa amata da tutti i local è il Rick’s Café, in cima a una scogliera alta 35 metri. Dove proseguire a cena? L’Azul Beach Resort, albergo all-inclusive da 283 suite fronte mare lungo la leggendaria Seven Mile Beach – qui vi aspetteranno sabbia chiara, acqua calma, giornate che scorrono tra sport acquatici e yoga– può vantare ben nove ristoranti con cucine diverse: dalla quella caraibica all’internazionale.

Poco distante, nella verdissima Nassau Valley, si può finalmente entrare in contatto con un altro caposaldo di un viaggio in Giamaica: il rum. Appleton Rum Estate è un tour (firmato Campari Group) attraverso la storica distilleria dove assaggiare una delle etichette più rappresentative di tutti i Caraibi e conoscerne l'intero filiera di produzione: dalla raccolta della canna da zucchero alla distillazione.

"Could you be loved and be loved?", cantava Bob Marley: della Giamaica ci si innamora ancora prima di partire.

Per maggiori informazioni: visitjamaica.com.