10 motivi per organizzare un viaggio in Oman

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Tra i tanti motivi per cui organizzare un viaggio in Oman, ve ne diamo dieci imperdibili: a partire dalla capitale passando per sapori, natura e architettura

Se avete voglia di fare un viaggio indimenticabile, abbiamo la meta perfetta da consigliarvi.

È l'Oman, uno dei Paesi rivelazione del 2018 e tra i più sicuri della penisola arabica.
Un paese velato di fascino e di mistero, saldamente appoggiato a tradizioni antiche, ma con una forte vocazione alla modernità.

Suq e fortezze, oasi incontaminate, canyon e piantagioni di palme, scorci di mare e di deserto: l'Oman è un posto affascinante pieno di colori, profumi e sapori, popolato da persone rispettose e dai modi di fare gentili, ricco di una vegetazione rigogliosa e dove il benessere è di casa nelle Spa del Sultano e negli alberghi di lusso.

Vi diamo dieci motivi imperdibili per cui partire per l'Oman, certi che molti altri li scoprirete nel corso del viaggio!

(Continua sotto la foto)

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Scoprire la sobrietà (in grande stile) del Paese

Se Dubai e i vicini Emirati sorprendono per lo sfarzo e la magnificenza di grattacieli scintillanti, nel Sultanato dell'Oman anche le più moderne costruzioni sono realizzate nel rispetto di un preciso codice.

A stabilirlo è stato il Sultano Qaboos Bin Said, l'ultimo discendente della dinastia Al Bu Sa Idi e colui che, destituito il padre, ha aperto la via alla cosiddetta "rinascita" del paese.

Col suo editto egli ha imposto che ogni nuova costruzione non possa superare i 91 metri di altezza del minareto della Grand Mosque.

Così dalla capitale, Muscat, alle aree in costante crescita e trasformazione, tutte le nuove costruzioni rispettano i canoni di architettura voluti dal Sultano.

Mentre lo stile omanita spicca non per opulenza, ma per eleganza e sobrietà: le facciate bianche dei palazzi con decorazioni color ocra, i pavimenti di marmo splendente, le fontane scroscianti, e a disegnare un arredo urbano impeccabile pensano aiuole fiorite e prati all'inglese.

Il tutto nella cornice di un territorio di 310 mila chilometri quadrati percorso da ampie strade perfettamente asfaltate che collegano l'Oman nella sua interezza.

Viaggio in Oman Grand Mosque Muscat capitale Oman moderna e tradizionalista

Visitare Muscat, la capitale

La capitale dell'Oman è lo specchio del carattere gentile e lungimirante del Sultano Qaboos, che nel cuore della città vecchia ha il suo palazzo, il Diwan (il Palazzo Reale).

Negli oltre quarant'anni di buongoverno, il Sultano ha voluto ed è riuscito a trasformare Muscat in una città sicura e pacifica, moderna e permissiva (nei limiti concessi dal suo conformismo politico e religioso).

A Muscat l'eredità culturale e le tradizioni omanite più antiche sono di casa al National Museum, mentre a difendere dall'attacco degli invasori domina dal XVI secolo la fortezza Al Mirani.

Volendo non basta un giorno intero per scoprire tutti i vicoli e i negozi del vecchio Suq, pieno di bancarelle di tessuti, artigianato e alimentari, e un'ampia zona interamente dedicata all'oro.

I doni più preziosi fatti dal Sultano alla città sono la Royal Opera House e la Grand Mosque, due enormi costruzioni l'una voluta per difendere la cultura e l'altra per custodire la religione.

Viaggio in Oman Nizwa capitale culturale oasi nel deserto souq mercato forte di Nizwa

E poi Nizwa, l'antica capitale

In meno di due ore di auto da Muscat si arriva all'antica capitale culturale dell'Oman, Nizwa, nella vicina regione di Dakhiliyah.

L'ideale per muoversi nel Paese è affittare un 4x4, meglio se con autista omanita, che con voce bassa e sommessa e in tipico abito tradizionale, la dishdasha, saprà raccontare tutto delle zone e dei villaggi che attraverserete.

Quando il deserto inizia a farsi oasi rigogliosa, ecco che lì c'è Nizwa.

Una città costruita intorno a un forte del XVII secolo (oggi in parte ricostruito) e a un suq, uno dei più antichi del Paese, realizzato in stile tradizionale con archi, vicoli e finestre di legno intarsiate.

Prima di arrivare in città il monito della guida è perentorio: «niente foto a donne e bambini, oltre all'obbligo di indossare pantaloni e maniche lunghe (anche per gli uomini)».

Non visitabile se non dai musulmani è la moschea di Nizwa, riconosciuta anche perché fu da qui che l'Imam Warith bin Ka'ab riconobbe la necessità della scolarizzazione e di una formazione intellettuale della popolazione per far crescere la società.

Viaggio in Oman tra Muscat e Nizwa villaggio di Misfat Al Abreen accessibile solo a piedi strette viuzze lo compongono piccole case tradizionali e vegetazione

Ascoltare il silenzio di fortezze e antichi villaggi omaniti

Dopo la visita al forte di Nizwa, nei dintorni dell'antica capitale è visitabile il castello di Jabrim.

Immerso nel silenzio, tra le sue stanze e corridoi abbacinati dal sole non riecheggia l'eco di scontri e battaglie, ma l'eredità lasciata dall'Imam Bilarab, che lo trasformò da struttura fortificata in un centro culturale.

Qui tra il XVII e XVIII secolo gli omaniti studiavano medicina, astrologia e cultura e la legge islamica.

Per restare in tema di pace e silenzio, tra Muscat e Nizwa, c'è poi il villaggio di Misfat Al Abreen, un'area accessibile solo a piedi.

Lungo le strette viuzze che lo compongono resistono ancora piccole case tradizionali realizzate in fango e argilla

Un'altra suggestione del villaggio sono le coltivazioni a terrazza di palme da dattero e altre colture, che qui crescono rigogliose grazie all'acqua che in passato l'uomo ha saputo convogliare in canali per l'irrigazione - gli aflaj - che sono la vera ricchezza di queste aree altrimenti desertiche (in tutta la nazione sono oltre 10mila).

VIaggio in Oman a Sinaw per il mercato del giovedi bestiame beduini donne con maschere beduine

Andara a Sinaw per il mercato del giovedì

Ruspante e pittoresco, è uno spaccato di vita vera locale.

Va in scena solo il giovedì mattina nella cittadina di Sinaw (distante circa 3 ore da Muscat), dove si deve andare per forza poiché non ci sono strutture ricettive.

Famoso per la compravendita di cammelli e capre, a renderlo ancora più affascinante sono i beduini che dalle dune di Sharqiya vengono per barattare capre e cammelli con altri beni di consumo.

A colpire sono in particolare le donne beduine, che indossano maschere in bronzo con visiera e tuniche di mussola leggera.

Gli uomini vestono la classica dishdasha (il cui colore cambia in base alla giornata lavorativa o festiva). E nel caos più totale, tra le chiacchiere e i versi degli animali, venditori e acquirenti fanno affari prima di lasciare la cittadina e tornare nelle loro tende.

Viaggio in Oman Il refrigerio dei wadi il piu famoso in Oman Wadi Shab

Godersi una giornata di refrigerio nei wadi

Oltre che una ricchezza (più importante anche del petrolio), l'acqua in Oman ha saputo creato regni meravigliosi.

Lo si capisce quando, attraversando il Paese, dalla terra arsa dal sole spuntano all'improvviso sporadiche macchie di vegetazione rigogliosa (che sono orti, giardini, piantagioni di palme da datteri).

Ma ancora di più, quando come miraggi appaiono nascoste tra canyon austeri vere e proprie oasi e piscine naturali – i wadi – dov'è impossibile resistere alla tentazione di tuffarsi.

Fosse anche per trovare un po' di refrigerio nelle giornate più calde dell'anno (le temperature in Oman raggiungono anche i 45/50 gradi in estate).

Tra i più affascinanti, a un'ora di auto a sud di Nizwa, c'è il Wadi Bani Khaled, una piscina naturale di acqua limpidissima, incastonato tra formazioni rocciose color rosso ruggine.

Tutt'intorno un bosco di palme lussureggiante offre svariati angoli d'ombra per ripararsi dal sole.

L'altro è Wadi Shab, che è più difficile da raggiungere: lasciata l'auto, occorre attraversare il fiume con una piccola imbarcazione e camminare per circa mezz'ora lungo un sentiero che conduce fino alle prime piscine naturali.

A quel punto è possibile proseguire a nuoto per una decina di minuti lungo il canyon per raggiungere un altro luogo magico: un'enorme cavità dove sgorga una cascata che si getta in acque verde smeraldo.

Viaggio in Oman I vascelli di Sur vascelli in legno costruiti a mano

Visitare Sur e i cantieri dove si costruiscono i vascelli degli Emiri

C'è una "terza capitale" in Oman, dopo Muscat e Nizwa. 

È Sur, cittadina affacciata sul mare, considerata la capitale della cantieristica.

Qui si costruiscono ancora a mano, per opera di maestranze qualificate, vascelli in legno - i Dhau - commissionati da Emiri arabi, principi e principesse.

Un vero fiore all'occhiello per l'economia omanita e un mestiere che sebbene negli anni ha subito contraccolpi si sta riprendendo.

La visita a uno dei cantieri permette di ammirare gli scheletri di futuri vascelli. La giornata a Sur prosegue poi sul lungomare poco affollato e ancora non assediato dal turismo di massa.

Viaggio in oman profumi omaniti rose raccolta delle rose Oman incenso pregiato

Annusare i profumi omaniti e….

L'Oman profuma di incenso, di rose, di té alla menta, che è un ottimo corroborante nelle giornate più calde.

Da marzo a maggio inoltrato, l'altopiano di Jabal Akhdar (la montagna verde) si colora di tonalità pastello grazie alla fioritura della rosa damascena, offrendo uno spettacolo unico per gli occhi e l'olfatto.

La rosa omanita è la base di molti profumi - tra cui alcune fragranze del celebre Amouage, il profumo, si dice, più costoso al mondo -, serve per la produzione di attar, l'acqua di rose omanita, che oltre a essere un efficace rimedio omeopatico per curare il mal di testa, viene usata come toccasana per la pelle, come profumo e per insaporire il caffè e il cioccolato.

Infine, dopo il pasto, è usata per aspergere gli ospiti in segno di rispetto. C'è poi il pregiato incenso omanita, usato per profumare gli ambienti e particolarmente apprezzato per le sue proprietà medicamentose (molti non sanno che il più puro è commestibile!).

Viaggio in Oman sapori unici datteri hummus dolci Halwa

... assaggiare sapori unici

Ad arricchire invece le tavole, nel tipico stile arabo della condivisione dei piatti, non manca mai l'hummus e, a tutte le ore del giorno e della notte, i datteri (giganti e pregiatissimi).

Come dessert gli omaniti mangiano L'Umm Ali, un dolce fatto con pane, latte, vari aromi e spezie (vaniglia, cannella, cardamomo) e frutta secca come pistacchi, mandorle e anacardi.

Ma il dolce più dolce dell’Oman? Si chiama Omani Halwa, dove Halwa in arabo significa "dolce".

Simbolo dell'ospitalità omanita, è offerto agli ospiti e portato agli amici. Gli ingredienti principali sono: uova, amido, zucchero, burro chiarificato, zafferano, cardamomo, noci e l'acqua di rose di Jebel al Akdhar.

Cotto al forno per circa 2 ore, quando è pronto ha una consistenza quasi gommosa. Si conserva a lungo, per oltre un mese.

Si compra confezionato nei Souq di Muscat e Nizwa, ma se consumato sul posto è rigorosamente servito con una tazza di caffè arabo (che in Oman si chiama qahwa).

Viaggio in Oman Piscina Anantara Al Jabal Al Akhdar Hotel con Spa meravigliosa

Rilassarsi in perfetto stile arabeggiante

Per concludere il viaggio itinerante in Oman, prima di volare a casa e tornare alla vita vera, per chi può il top è trascorrere qualche giorno nella Spa dell’Anantara Al Jabal Al Akhdar, vincitrice del primo premio nella categoria Spa & Wellness degli AHEAD Awards.

Oltra alla location da mille e una notte sull’altopiano di Saiq, le cui vette raggiungono i 3.000 metri e offrono una vista panoramica eccezionale, i trattamenti a base di prodotti botanici, massaggi curativi, scrub stimolanti, trattamenti viso con prodotti che sfruttano le proprietà di piante locali come la rosa e il melograno, ma anche rituali purificanti a base di latte e spezie orientali.

E al termine dell’esperienza beauty, il relax continua nella piscina panoramica, con una lezione di yoga sulla terrazza, corsi di ginnastica e di cucina.

In Oman splendono anche altre gemme preziose, tra cui la nuova spa dello Shangri La Al Husn, quella della Six Senses dell’Al Bustan Palace di Muscat. (in forte in stile arabo) e la spa del The Chedi, famosa per le sue piscine (un'infinity pool e una olimpionica) e per i campi da tennis.

C'è tempo fino a maggio per visitare l'Oman nel suo periodo migliore e prima che il sole bruciante e il gran caldo estivo arrivino ad incendiare la penisola arabica.

Per maggiori info, click qui

Buon viaggio!

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Un anno, dodici viaggi: vi diamo la bucket list del 2026

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Dal Giappone al Messico, dalla Croazia alle Alpi italiane: ecco le mete più belle mese per mese da visitare nel 2026

C’è chi programma i viaggi con mesi di anticipo e chi aspetta l’ispirazione giusta per partire. Guardando al 2026, però, una cosa è chiara: sempre più viaggiatori scelgono quando e dove andare in base a ciò che rende unico quel momento dell’anno.

Un evento culturale imperdibile, un fenomeno naturale raro, un’atmosfera che esiste solo per poche settimane.

Secondo i dati di Booking.com, il 21% dei viaggiatori italiani decide la meta in base agli eventi culturali, mentre quasi la metà dei viaggiatori europei si lascia guidare da spettacoli naturali e stagionali.

È da questa nuova voglia di viaggi “a tempo giusto” che nasce l’idea di un anno scandito da 12 destinazioni diverse, una per ogni mese. Dall’emozione di osservare l’Aurora Boreale danzare nei cieli invernali dello Yukon a gennaio, fino all’atmosfera incantata dei tradizionali mercatini di Natale di Merano a dicembre, ogni destinazione offre un motivo irresistibile per partire e la promessa di momenti memorabili, in ogni stagione.

Ecco allora un calendario che non è solo una guida, ma un invito a immaginare il prossimo anno come una sequenza di esperienze da ricordare.

**Qui tutti i nostri consigli di viaggio**

(Continua sotto la foto)

cina

Gennaio – Yukon, Canada

A caccia dell’Aurora Boreale e avventure invernali

Avvolto da lunghe notti stellate, lo Yukon è una delle destinazioni invernali più affascinanti al mondo. L’oscurità profonda di gennaio crea le condizioni ideali per ammirare l’Aurora Boreale che illumina il paesaggio ghiacciato, ma l’esperienza va ben oltre lo spettacolo del cielo. È possibile esplorare la natura innevata con escursioni guidate con le ciaspole, vivere l’emozione di una slitta trainata da cani o passeggiare tra le vie di Whitehorse per scoprire la cultura e la cucina locale. Tra luci danzanti e attività outdoor, lo Yukon regala ricordi indimenticabili per iniziare l’anno nel modo migliore.

Febbraio – Nanchino, Cina

Il Capodanno Lunare in una città che si accende di colore

Con il Capodanno Lunare che quest’anno cade il 17 febbraio, Nanchino, nella provincia orientale del Jiangsu, si anima di celebrazioni vibranti, fiere nei templi e spettacolari fuochi d’artificio. Durante il celebre Qinhuai Lantern Fair, le rive del fiume brillano di lanterne artistiche mentre danze del leone e del drago animano le strade. I viaggiatori possono assaggiare specialità di street food fumanti, esplorare il quartiere del Tempio di Confucio tra dimostrazioni di calligrafia e spettacoli folkloristici, oppure godersi un momento di quiete passeggiando lungo i viali alberati del Parco del Lago Xuanwu. Per un’esperienza di puro relax, le vicine terme di Tangshan offrono bagni minerali immersi in un paesaggio avvolto dalla nebbia.

Marzo – Nizwa, Oman

Alla scoperta dei paesaggi del deserto

Le temperature miti di marzo rendono questo periodo ideale per esplorare i paesaggi senza tempo dell’Oman. Nizwa, antica capitale del Paese, è famosa per il suo imponente forte e il vivace souq. Qui si può attraversare il deserto in groppa a un cammello, trascorrere notti silenziose in accampamenti beduini e ammirare il contrasto scenografico tra dune dorate e montagne rocciose. Un tour privato del patrimonio storico consente di approfondire il ruolo di Nizwa come centro di commercio, religione, educazione e arte.
Dove soggiornare: Alaqur View Inn, che unisce il fascino tradizionale omanita a una posizione strategica per esplorare il deserto, offrendo viste montane e un’atmosfera autentica a pochi passi dal cuore storico della città.

Aprile – Fukuoka, Giappone

Hanami: la fioritura dei ciliegi

Ad aprile, Fukuoka si trasforma in un delicato paesaggio dai toni pastello grazie alla fioritura dei ciliegi che colora parchi, fiumi e templi storici. I visitatori possono unirsi agli abitanti locali per i tradizionali picnic di Hanami sotto i sakura di Maizuru Park o Nishi Park, con viste panoramiche sulla Baia di Hakata. Oltre ai giardini, un tour giornaliero conduce al Santuario di Dazaifu, al suggestivo Frog Temple e alla cittadina di Yufuin, tra artigianato tradizionale e scenari rurali. Tra passeggiate rilassanti e serate nei vivaci yatai per gustare il celebre ramen Hakata, Fukuoka offre un’esperienza primaverile che intreccia natura, storia e cultura contemporanea.

croazia

Maggio – Thimphu, Bhutan

Festival spirituali e panorami himalayani

Il 1° maggio il Bhutan celebra il Vesak, il compleanno del Buddha. Thimphu, unica capitale al mondo senza semafori, invita a scoprire mercati colorati, musei etnografici e dzong monumentali, monasteri-fortezza che uniscono vita spirituale e amministrativa. Imperdibile la visita al Buddha Dordenma, una statua alta oltre 50 metri che domina la valle. Tra piatti tradizionali come il riso rosso, il formaggio di yak essiccato e le felci fritte, il viaggio diventa un’immersione nella filosofia della Felicità Interna Lorda, cifra distintiva del Paese.

Giugno – Vis, Croazia

Spiagge assolate e l’inizio dell’Euro Summer

Con l’Adriatico nel pieno del suo splendore, giugno è il momento ideale per vivere l’atmosfera dell’Euro Summer sull’isola di Vis, prima dell’alta stagione. Acque cristalline, calette nascoste e caffè sul lungomare scandiscono giornate lente e luminose. Tra borghi in pietra, konobe a conduzione familiare e pesce freschissimo, l’isola conquista con la sua autenticità. Le lunghe giornate e le serate ventilate sono perfette per vela, snorkeling e relax in riva al mare.

Luglio – Mackinac Island, Michigan, USA

Un Independence Day dal fascino d’altri tempi

Senza automobili e con un ritmo che sembra sospeso nel tempo, Mackinac Island è la cornice perfetta per celebrare il 4 luglio. Carrozze trainate da cavalli, bandiere sventolanti e strade fiorite fanno da sfondo a parate, picnic e rievocazioni storiche. Al calar della sera, i fuochi d’artificio illuminano il Lago Huron, riflettendosi sull’acqua. Tra architetture vittoriane e tradizioni senza tempo, è una delle celebrazioni estive più iconiche degli Stati Uniti.

Agosto – Wanaka, Nuova Zelanda

Inverno sulle piste dell’emisfero sud

Mentre nell’emisfero sud è pieno inverno, agosto è il mese ideale per raggiungere Wanaka, tra le Alpi neozelandesi. Affacciata sull’omonimo lago, la cittadina è un punto di riferimento per sci e snowboard, con resort di livello mondiale come Treble Cone e Cardrona. Tra piste innevate, lodge accoglienti e vivaci après-ski, Wanaka offre anche paesaggi alpini spettacolari e un centro vivace, perfetto per rilassarsi e scoprire il lato più autentico dell’inverno neozelandese.

tanzania

Settembre – Serengeti Settentrionale, Tanzania

La Grande Migrazione degli gnu

Settembre è il periodo perfetto per assistere alla Grande Migrazione, quando oltre due milioni di gnu, zebre e gazzelle attraversano gli ecosistemi del Serengeti e del Masai Mara. Nell’area settentrionale del parco, nei pressi di Kogatende, gli attraversamenti dei fiumi regalano scene di straordinaria intensità. La zona è ricca di fauna tutto l’anno, con leoni, leopardi, ghepardi ed elefanti, rendendola una meta safari eccezionale anche oltre il periodo della migrazione.

Ottobre – Bodh Gaya, Bihar, India

Diwali: il festival delle luci e della devozione

Con l’avvicinarsi del Diwali, Bodh Gaya si illumina di un’energia intensa e contemplativa. Il complesso del Tempio di Mahabodhi, luogo dell’illuminazione del Buddha, si arricchisce di lampade, fiori e decorazioni. Oltre alla spiritualità, la regione offre un patrimonio storico unico, esplorabile con visite a Nalanda e Rajgir, antichi centri di sapere e potere. I mercati cittadini, ricchi di dolci e artigianato, e il clima più fresco rendono ottobre il momento ideale per scoprire Bodh Gaya in tutta la sua profondità.

Novembre – Sayulita, Nayarit, Messico

El Día de los Muertos in versione costiera

Sayulita offre un’interpretazione unica del Día de los Muertos, mescolando tradizione e spirito bohemien da surf town. Le strade si riempiono di altari colorati, marigold e papel picado, mentre artisti locali espongono opere ispirate alle iconiche calaveras. Parate e musica arrivano fino alla spiaggia, creando un’atmosfera suggestiva e rilassata, perfetta per celebrare la memoria dei propri cari al tramonto sull’Oceano Pacifico.

Dicembre – Merano, Italia

Mercatini di Natale tra le Alpi

Dicembre è il momento perfetto per una fuga europea all’insegna della magia natalizia. A Merano, nel cuore delle Alpi, oltre 80 casette del Mercatino di Natale offrono specialità gastronomiche, bevande calde e creazioni artigianali. Le vie illuminate invitano a passeggiate lente, mentre i dintorni regalano escursioni panoramiche e momenti di benessere nelle celebri terme.

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Six Senses Roma: un Natale da vivere con tutti i sensi

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Natale al Six Senses Roma: un soggiorno esclusivo tra esperienze sensoriali, gusto e magia nel cuore di Roma.

Nel cuore pulsante della capitale, dove storia e modernità si intrecciano ad ogni angolo, Six Senses Roma ridefinisce il concetto di lusso sostenibile. Un rifugio esclusivo dove l’arte dell’ospitalità incontra il benessere a 360°, tra camere raffinate, esperienze sensoriali e dettagli che raccontano la città eterna in chiave contemporanea. Qui, ogni soggiorno diventa un viaggio unico tra comfort, eleganza discreta e un profondo rispetto per l’ambiente.

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Lasciata la frenesia di Via del Corso, basta superare la soglia dell’antico palazzo nobiliare romano, per essere trasportati in una nuova dimensione, quella del Six Senses Roma, il primo Urban Hotel di Six Senses in Italia. Incastonato nella storia di Roma proprio come la facciata della chiesa di San Giovanni Battista delle Funari giusto a fianco: un elemento antico carico di memoria urbana, riscoperto e valorizzato grazie al restauro finanziato direttamente dall’hotel. 

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Lasciata la città fuori, lo sguardo si perde in un atrio maestoso e un profumo sottile accompagna la scoperta di ogni angolo. Un edificio del XV secolo e una struttura in ferro anni ’70, sapientemente preservata, si intrecciano con il design di Patricia Urquiola, trasformando lo spazio in un’oasi elegante e accogliente, dove BIVIUM, l’all-day dining, il bar Aroma e il rigoglioso giardino, convivono in un unico ambiente aperto, luminoso e naturalmente pieno di calore. 

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Gli elementi classici, come il travertino, si mescolano con il design contemporaneo, l’antico con il moderno, per un «effetto sorpresa» che culmina, al temine di una gigantesca scalinata di marmo in un rooftop più unico che raro, e tutto intorno, Roma con i suoi tetti antichi, le cupole barocche e i lampioni che iniziano a scintillare al tramonto. 

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Cosa c’e di più magico di un Natale vissuto qui? Per le feste, il Six Senses Roma propone un ventaglio di attività curate ad hoc e un menù speciale pensato per immergere gli ospiti nello spirito natalizio. 

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E a proposito di “immersioni”, tappa immancabile è la celebre SPA, un santuario del benessere che include le terme romane con il calidarium, tepidarium e frigidarium per una reinterpretazione moderna di un rituale antico e, tra gli altri servizi, offre cinque sale per i trattamenti di cui una per coppie, Hammam e spazi per meditazione. Luci soffuse, marmi bianchi, statue e una tranquillità che ti avvolge come un abbraccio. Per chi cerca un momento di puro relax prima o dopo le festività, la spa propone esperienze di benessere festive, come il rigenerante Festive Glow Facial, un trattamento viso con la linea Biologique Recherche,perfetto per brillare di luce propria.

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E che Natale sarebbe senza il piacere della tavola? Qui i momenti gastronomici imperdibili sono tantissimi, dalla raffinata Cena della Vigilia al tradizionale Pranzo di Natale, fino all'esclusivo momento conviviale di Capodanno e al successivo Brunch per iniziare l'anno con gusto. Ogni assaggio diventa un piccolo rito di eleganza, un invito a concedersi il meglio, grazie al menu dello chef Fabio Sangiovanni e ai suoi indimenticabili mini maritozzi bufala e acciughe e ad un risotto all’estratto di foglia di verbena, scampi e lampone che avvolge tutti i sensi e resta impresso nel ricordo. 

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I ricordi da portare a casa si fanno esperienza: cioccolatini perfetti dal workshop di cioccolateria, pennellate di creatività nei laboratori di pittura a tema nell'Earth Lab, uno spazio innovativo presente in ogni struttura Six Senses, dedicato alla sostenibilità. Ogni momento diventa un piccolo capolavoro da vivere e condividere per passare tempo prezioso insieme nel periodo più magico dell'anno. E poi, naturalmente, tutto da rifare a casa, per prolungare la magia oltre il soggiorno.

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E a proposito di magia, la Dolce Vita arriva su una 500 cabrio elettrica. Tra eleganza, libertà e stupore, il viaggio si intreccia con la città, trasformando il soggiorno in un’esperienza unica dove ospitalità, gusto e scoperta si fondono in ricordi preziosi, luminosi e indelebili.

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Roma non è mai stata così magica!

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Le mete più in voga per le vacanze di Natale e Capodanno

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Dai grandi classici europei alle fughe al caldo: ecco quali sono le destinazioni più gettonate per le vacanze di Natale e Capodanno

C’è chi le vacanze di Natale e Capodanno le passa rigorosamente a casa, tra pranzi infiniti e tombolate, e chi invece preferisce prendere un volo e festeggiare altrove.

Complice il calendario favorevole, che offre diverse festività infrasettimanali, molti hanno deciso di approfittarne per programmare un viaggio o concedersi un weekend fuori porta.

Secondo i nuovi dati di eDreams, quest’anno gli italiani sembrano infatti avere le idee chiarissime: sotto l’albero desiderano un biglietto aereo. E per Natale e Capodanno stanno scegliendo un mix di grandi classici europei, mete culturali e qualche destinazione al caldo per chi sogna di cambiare scenario almeno per qualche giorno.

Tra soggiorni più lunghi per Natale e fughe lampo per l’ultima notte dell’anno, emerge un’unica verità: mai come nel 2025 le feste sono sinonimo di viaggio.

**I mercatini di Natale più belli d'Euopra (con le date 2025)**

(Continua sotto la foto)

Mercatino natale Parigi

Le mete più prenotate per Natale 2025

A Natale vince la tradizione. Le città europee che ogni anno si trasformano in scenografie da cartolina restano infatti le destinazioni più amate; grazie alle loro luminarie scintillanti, alle vetrine decorate a feste e ai mercatini che sembrano usciti da un film di Natale. E in mezzo alle capitali più iconiche spunta anche una sorpresa italiana. 

  • Parigi

  • Londra

  • Catania

  • Amsterdam

  • Barcellona

  • Vienna

  • Madrid

  • Tirana

  • Istanbul

  • New York City

Un mix che racconta molto dei desideri di chi parte: la magia architettonica di Parigi, le atmosfere glitterate di Londra, la creatività di Barcellona, i palazzi imperiali di Vienna. E poi Catania, che conquista con il suo clima più mite e una cucina che sa trasformare anche i giorni di festa in un’esperienza.

Le mete più prenotate per Capodanno 2026

Per l’ultima notte dell’anno, invece, il mood cambia. Restano i grandi classici europei, ma cresce la voglia di rompere gli schemi: chi cerca una festa in grande vola a Parigi o Barcellona, chi desidera una notte elegante sceglie Vienna o Praga, mentre chi vuole iniziare l’anno altrove si spinge fino a New York o Sharm el-Sheikh. Le città più prenotate per Capodanno sono:

  • Parigi

  • Amsterdam

  • Barcellona

  • Londra

  • Vienna

  • Praga

  • Madrid

  • New York City

  • Istanbul

  • Sharm el-Sheikh

Capodanno, insomma, diventa la perfetta occasione per un city break: tre o quattro giorni per vivere una città nuova, stappare una bottiglia a mezzanotte e tornare a casa con l’impressione di aver iniziato l’anno in grande.

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Le esperienze più originali d’Europa da provare questo Natale (oltre ai soliti mercatini)

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Dagli hotel di ghiaccio ai treni storici innevati: ecco le esperienze natalizie in Europa perfette per chi vuole vivere le feste in modo diverso

Ci sono i mercatini, certo. Le lucine, il vin brûlé, le canzoni di Mariah Carey che risuonano ovunque. E poi ci sono le esperienze natalizie in Europa, quelle davvero particolari, che trasformano dicembre in un'esperienza magica.

Mentre la maggior parte delle città si limita a vestire a festa le strade principali, ci sono luoghi che il Natale lo vivono come un’avventura, un rito, una magia reale. Sono posti in cui il Natale non è solo decorative. È sensoriale, immersivo, a volte estremo, e in grado di rendere unico un periodo che troppo spesso viviamo in automatico.

Abbiamo allora raccolto per voi alcune delle esperienze natalizie in Europa più suggestive (e instagrammabili): un mix di natura, design, tradizione e follia natalizia. 

**I mercatini di Natale più belli d'Italia (con le date 2025)**

**I mercatini di Natale più belli d'Europa (con le date 2025)**

(Continua sotto la foto)

ice hotel

1. Dormire in un hotel di ghiaccio in Svezia

È una delle esperienze invernali più famose al mondo, ma non per questo meno sorprendente. L’IceHotel di Jukkasjärvi, nel profondo nord della Svezia, è completamente scolpito nel ghiaccio: camere, letti, corridoi, persino i lampadari.

Ogni anno viene ricostruito da zero da artisti provenienti da tutto il mondo, che trasformano la neve in vere e proprie opere effimere. Si dorme avvolti in sacchi termici ad altissima protezione, mentre fuori il silenzio artico sembra amplificare tutto: i rumori, il respiro, la sensazione di essere parte del paesaggio. È una delle esperienze natalizie in Europa più suggestive perché unisce arte, natura estrema e una luce polare che non si dimentica.

Per maggiori informazioni, visitare il sito web. 

2. Fare un bagno termale sotto la neve a Budapest

Budapest è meravigliosa in ogni stagione, ma d’inverno supera sé stessa. L’immagine più iconica? Le terme all’aperto, come gli stabilimenti Széchenyi, circondate dal vapore e dalla neve che cade lenta sull’acqua caldissima.

Immaginate di passare dal gelo ungherese ai 38 gradi delle piscine termali, con il contrasto che pizzica la pelle e rilassa ogni muscolo. È un rito collettivo, anche romantico e - inaspettatamente - molto divertente. Perfetto per chi vuole concedersi un Natale diverso dal solito, tra relax e architettura liberty.

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3. Una cena di Natale sotterranea nelle grotte di Postumia (Slovenia)

Le grotte di Postumia sono uno spettacolo in qualsiasi momento dell’anno, ma a dicembre diventano un vero scenario cinematografico. Qui si può prendere parte a una favola natalizia senza tempo: il presepe vivente nelle grotte; considerato come una delle rappresentazioni natalizie più belle del mondo

Si arriva con un trenino che scivola nel buio, e lo spettacolo, adatto per tutta la famiglia, dura circa 90 minuti in cui si rivivranno le 18 scene bibliche del miracolo di Natale. L’atmosfera è intima, scenografica e sorprendentemente accogliente. Un’esperienza perfetta per chi ama la magia ma non sopporta il caos dei locali tradizionali.

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4. Il famosissimo Bernina Express

Iconico, scenografico, forse il treno panoramico più amato d’Europa. Il Bernina Express attraversa le Alpi tra Italia e Svizzera offrendo viste incredibili su viadotti, ghiacciai e boschi innevati.

In inverno il contrasto tra il rosso vivo del treno e il bianco del paesaggio è spettacolare. Sembra una cartolina in movimento, perfetta per chi ama i viaggi lenti e vuole vivere il Natale con un tocco cinematografico.

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renne lapponia

5. Un safari alle renne in Lapponia (Finlandia)

Se c’è un luogo al mondo che incarna l’immaginario natalizio, quello è sicuramente la Lapponia. Qui si può partecipare a un safari in slitta trainata dalle renne: un’esperienza silenziosa e profondamente spirituale, molto diversa da un semplice tour turistico.

Le guide sami (nome con cui si indica un gruppo etnico indigeno che vive nell'estremo nord Europa) raccontano le loro tradizioni, la neve scricchiola sotto i pattini e il paesaggio bianco sembra infinito. Tra tutte le esperienze natalizie in Europa, questa è probabilmente la più simbolica.

6. Il presepe vivente meccanico più grande del mondo di Krýza (Repubblica Ceca)

A Praga il Natale ha sempre un’aura teatrale, ma il presepe meccanico di Krýza, che può essere ammirato a Jindřichův Hradec, nella Boemia meridionale, a un'ora e mezza di automobile da Praga, è qualcosa di unico: un set immenso con oltre 1400 figure scolpite, ingranaggi, scenografie in movimento e interi villaggi in miniatura che prendono vita.

È un’opera d’arte popolare, antichissima e affascinante, che mostra scene rurali, botteghe, animali e personaggi che sembrano usciti da un racconto boemo. Perfetto per chi ama la tradizione, ma cerca qualcosa di decisamente fuori dal comune.

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7. Il Natale “alternativo” di Berlino: cinema all’aperto… in inverno

Berlino ha un’anima anticonvenzionale e il Natale non fa eccezione: tra le esperienze più curiose c’è il cinema all’aperto in pieno inverno.

Copertoni riscaldati, coperte termiche, vin brûlé e film cult di Natale proiettati sotto il cielo gelido della capitale tedesca. È un mix perfetto di hygge nordico e spirito alternativo berlinese, ideale per chi del Natale ama più l’atmosfera che le attività tradizionali.

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8. Slittino notturno a Innsbruck (Austria)

Lo slittino è già divertente di per sé, ma farlo di notte, sulle piste illuminate dalla luna e dalle lanterne, è tutta un’altra storia. A Innsbruck, in Austria, si può scendere per chilometri su percorsi battuti che attraversano boschi innevati, con vista sulla città illuminata.

È un’esperienza adrenalinica, accessibile e adatta anche a chi non scia. Perfetta per un weekend diverso dal solito, tra sport, neve e panorami da cartolina.

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9. Una notte in un faro islandese isolato dall’oceano

L’Islanda è un viaggio nell’inverno allo stato puro, e dormire in un faro sperduto tra scogliere, vento e onde è una delle esperienze più intense che si possano vivere. Molti fari del Paese sono stati infatti riconvertiti in mini-hotel di design, con poche camere e paesaggi drammatici.

La sensazione è quella di essere ai confini del mondo, in un silenzio assoluto. Perfetto per chi, sotto le feste, cerca una fuga introspettiva, quasi mistica.

Sentiero d’Avvento del Katschberg

10. Una notte in una baita alpina raggiungibile solo con il gatto delle nevi

Per chi sogna un Natale fuori dal mondo, ci sono baite e rifugi raggiungibili solo con il gatto delle nevi o con ciaspolate guidate. Dentro: legno, camino, tisane calde, coperte di lana, zero connessione. Fuori: neve, silenzio, stelle.

È una delle esperienze più intime e rigeneranti da fare in inverno, soprattutto se cercate un Natale “offline”, lontano da tutto.

11. Una crociera natalizia sul Danubio

Dimenticatevi le crociere classiche. Quelle natalizie navigano attraverso città che sembrano piccoli villaggi incantati: Vienna, Bratislava, Budapest. A bordo si cena, si ascolta musica dal vivo, ci si rilassa mentre scorrono rive illuminate da migliaia di luci.

È un viaggio lento, elegante e sorprendentemente romantico. Ideale per chi vuole godersi il Natale senza spostarsi continuamente.

12. Sentiero d’Avvento del Katschberg in Carinzia (Italia)

C’è un tipo di Natale che non fa rumore, che non abbaglia e non corre. Un Natale fatto di lanterne accese al calare del sole, passi lenti nella neve e musiche tradizionali che sembrano arrivare da un’altra epoca. Sul Sentiero d’Avvento del Katschberg, in Carinzia, l’atmosfera si fa rarefatta: il bosco si illumina appena, le baite profumano di legno e cannella, e ogni tappa invita a rallentare.

È un percorso semplice ma profondamente suggestivo, lontano dalla frenesia dei mercatini più affollati, dove il silenzio diventa la parte più preziosa dell’esperienza. Una camminata che ricorda ciò che spesso dimentichiamo: che il Natale è soprattutto attesa, luce e pace.

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13. Un treno storico attraverso le Highlands innevate (Scozia)

La Scozia d’inverno è pura poesia: montagne spoglie, castelli nascosti nella nebbia, vallate silenziose. E cosa c’è di più romantico di attraversarla a bordo di un treno storico? Molte linee turistiche organizzano viaggi speciali durante le festività, con carrozze d’epoca, tè caldo, plaid scozzesi e paesaggi che scorrono a perdita d’occhio.

Si passa attraverso viadotti spettacolari (sì, anche quello di Harry Potter), laghi ghiacciati e distese bianche. È un viaggio lento, cinematografico, di quelli che riconciliano con l’inverno.