Crociera sul Nilo: il viaggio da sogno per scoprire il fascino senza tempo dell’Egitto

Ci sono viaggi che non sono semplici itinerari, ma vere esperienze che intrecciano mito, storia e meraviglia. La crociera sul Nilo è uno di questi: non un mezzo di trasporto, ma il modo più autentico per scoprire la storia, la cultura e l’anima dell’Egitto.
Navigare lungo il fiume significa seguire lo stesso corso d’acqua che per millenni ha alimentato una civiltà straordinaria, fertile di idee, religione e bellezza. È un viaggio che si srotola lentamente, tappa dopo tappa, e che restituisce al viaggiatore la possibilità di osservare non solo monumenti e templi, ma anche la vita quotidiana sulle sponde, fatta di bambini che salutano le barche, contadini nei campi e donne che lavano i panni al tramonto.
La nostra crociera, firmata Turisanda, è partita da Luxor a bordo della motonave Gemma, un vero e proprio hotel galleggiante. Un viaggio che tocca le tappe fondamentali dell’Antico Egitto e che diventa un racconto indimenticabile, sospeso tra la maestosità dei faraoni e il comfort contemporaneo.
Crociera sul Nilo: viaggio tra templi e storia millenaria
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La Valle dei Re e i tesori di Hatshepsut
La prima tappa non poteva che essere la Valle dei Re, uno dei luoghi più iconici e misteriosi dell’intero pianeta. Camminare tra le rocce desertiche, in un silenzio interrotto solo dal vento caldo che scivola sulle montagne, sapendo di essere circondati dalle sepolture dei grandi faraoni del Nuovo Regno, è un’esperienza che lascia senza fiato.
Qui, dove il deserto nasconde al suo interno oltre sessanta tombe scavate nella roccia, si respira la grandezza di una civiltà che concepiva l’aldilà come una continuazione della vita terrena e che per questo preparava i propri sovrani a un viaggio eterno.
Tra le tombe più impressionanti c’è sicuramente quella di Ramses IV, con i suoi corridoi e le sue camere interamente decorati da affreschi dai colori ancora sorprendentemente vividi. Una sorta di manuale visivo della religione egizia, in cui testi e immagini della tradizione funeraria accompagnavano il faraone verso l’oltretomba.
Ma la tomba che continua ad attirare visitatori da tutto il mondo resta senza dubbio quella di Tutankhamon, scoperta nel 1922 dall’archeologo britannico Howard Carter dopo anni di ricerche. Un ritrovamento che cambiò per sempre la storia dell’archeologia: dalle stanze emerse un tesoro inestimabile, un corredo funerario di straordinaria ricchezza e, soprattutto, la mummia del giovane faraone morto a soli diciotto anni. Attorno a questa scoperta nacque anche la leggenda della “maledizione del faraone”, alimentata da una serie di morti misteriose che colpirono alcuni membri della spedizione, e che contribuì a rendere questo luogo ancora più avvolto da un’aura di mistero e fascino senza tempo.
Poco distante dalla Valle dei Re, il tempio di Hatshepsut si staglia imponente contro la montagna. La regina che osò farsi incoronare faraone, indossando il titolo e i simboli del potere maschile, ha lasciato un monumento che è un capolavoro di architettura e audacia. Le sue terrazze, che sembrano fondersi con la roccia, raccontano la storia di una donna rivoluzionaria che segnò un’epoca e che ancora oggi incanta i visitatori.
Edfu e il culto di Horus
Partendo con la navigazione da Luxor, dopo qualche ora di viaggio, tra palme e villaggi che si affacciano sul fiume, si arriva a Edfu, un luogo che conserva uno dei templi meglio preservati dell’intero Egitto.
Dedicato al dio Horus, la divinità con la testa di falco, protettore del faraone e simbolo della regalità, il tempio di Edfu è un’immersione nella mitologia egizia. Le sue pareti raccontano la lotta eterna tra Horus e Seth, incarnazione del male, una battaglia che veniva celebrata ogni anno con riti spettacolari.
Camminare tra le colonne e i rilievi perfettamente conservati significa quasi partecipare a quei rituali antichi, respirando la tensione tra bene e male che ha attraversato per secoli l’immaginario egizio.
Edfu non è solo un monumento, ma un libro di pietra che narra una delle storie fondanti dell’Egitto.
Abu Simbel: la meraviglia scolpita nella roccia
Tra tutte le tappe della crociera sul Nilo, Abu Simbel è forse quella che più resta scolpita nel cuore dei viaggiatori. Già da lontano, mentre ci si avvicina nel caldo silenzio assoluto del deserto nubiano, il colpo d’occhio è mozzafiato: quattro statue colossali di Ramses II, alte oltre venti metri, scolpite direttamente nella montagna, dominano la facciata del tempio principale.
Il faraone, seduto sul trono con lo sguardo rivolto all’orizzonte, sembra ancora oggi vigilare sul suo regno, più di tremila anni dopo la sua costruzione. Varcare la soglia di questo luogo significa sentirsi improvvisamente minuscoli, avvolti da un senso di maestosità e di riverenza di fronte a un sovrano che volle eternare la sua gloria nella pietra.
All’interno, corridoi e sale ipostile raccontano in rilievi e iscrizioni le vittorie militari di Ramses II, tra cui la celebre battaglia di Qadesh contro gli Ittiti. Ogni parete è un manifesto politico e religioso, un’esaltazione del potere divino del faraone che non doveva conoscere fine nemmeno nell’aldilà.
Abu Simbel non è solo un tempio, ma una dichiarazione di immortalità, un’opera d’arte che fonde spiritualità e propaganda con una forza ancora palpabile.
Ma la storia di Abu Simbel non si ferma all’antichità. Negli anni '60, il complesso divenne protagonista di una delle più straordinarie imprese ingegneristiche del Novecento. La costruzione della diga di Assuan minacciava di sommergere l’area sotto le acque del futuro lago Nasser. Per salvarlo, un team internazionale coordinato dall’UNESCO smontò il tempio blocco dopo blocco – oltre mille pezzi, ciascuno numerato con precisione – e lo ricostruì 65 metri più in alto, mantenendo intatto l’orientamento originale. Un lavoro titanico che richiese anni e che trasformò Abu Simbel non solo in un monumento del passato, ma anche in un simbolo di cooperazione globale e di resilienza del patrimonio culturale.
Accanto al tempio principale si trova il santuario più piccolo ma altrettanto suggestivo dedicato a Nefertari, la moglie prediletta di Ramses II.
Qui la regina è raffigurata con la stessa imponenza del faraone, un fatto rarissimo nell’arte egizia antica, dove le figure femminili erano quasi sempre rappresentate in posizione subordinata. Questa scelta iconografica racconta non solo il potere politico e religioso di Nefertari, ma anche il profondo legame che la univa al suo sposo.
Grazie a questi straordinari tempi, Abu Simbel è un luogo che lascia senza fiato: sospeso tra potere e bellezza, forza e fragilità, antichità e modernità. È la prova che alcuni luoghi non appartengono solo al passato, ma continuano a vivere grazie alla capacità dell’uomo di custodirli e tramandarli, per non perdere mai il contatto con la propria storia.
Luxor e Karnak, il cuore dell’antico Egitto
Luxor, che fu l’antica Tebe, è il cuore pulsante del Nuovo Regno. Qui sorge il maestoso complesso di Karnak, il più vasto mai costruito nell’antico Egitto, un intreccio monumentale di templi, obelischi, cortili e la celebre sala ipostila con le sue 134 colonne gigantesche, capaci di far sentire chiunque minuscolo al loro cospetto.
Ogni colonna, decorata con geroglifici e bassorilievi, racconta storie di dèi, battaglie e celebrazioni. Immaginare i riti religiosi che vi si svolgevano, con migliaia di fedeli e sacerdoti intenti a onorare Amon e le altre divinità del pantheon, significa toccare con mano la potenza e la spiritualità di una delle civiltà più affascinanti della storia.
Non meno suggestivo è il tempio di Luxor, più raccolto ma collegato a Karnak dal lunghissimo Viale delle Sfingi, un percorso sacro lungo circa tre chilometri costeggiato da centinaia di statue.
Un tempo veniva percorso durante le celebrazioni dell’Opet, la grande festa religiosa che sanciva il legame tra il faraone e il dio Amon. Oggi attraversarlo, dopo il recente restauro che l’ha riportato al suo antico splendore, è come ripetere i passi degli antichi egizi e assistere a quelle solenni processioni.
Luxor non è solo un sito archeologico: è un concentrato di storia, leggenda e bellezza senza tempo, capace di trasmettere al viaggiatore un senso di continuità con un passato che, pur lontano, appare ancora incredibilmente vivo.
I templi nascosti: Dendera e Philae
La crociera sul Nilo permette di scoprire non solo i monumenti più famosi, ma anche gioielli meno conosciuti e altrettanto suggestivi. Il tempio di Dendera, ad esempio, è celebre per il suo straordinario stato di conservazione: i colori del soffitto, che rappresentano scene astronomiche e lo zodiaco di Dendera (oggi al Louvre), sono ancora visibili e raccontano la passione degli antichi egizi per le stelle.
Entrare in questo tempio significa ammirare non solo arte religiosa, ma anche il legame profondo con l’universo.
Il tempio di Philae, invece, è un’esperienza quasi fiabesca. Situato su una piccola isola raggiungibile solo in barca, sembra galleggiare sull’acqua. Al tramonto, quando i raggi del sole si riflettono sulle colonne e il tempio si illumina con spettacoli di luci e suoni, l’atmosfera diventa pura magia.
Sono luoghi che, pur meno noti al grande pubblico, offrono un’emozione intima e unica
Il Nilo, anima pulsante dell’Egitto
Ma la vera magia della crociera sul Nilo resta il fiume stesso; il filo d’acqua che da millenni dà vita e prosperità a questa terra.
Il Nilo non è solo un fiume, ma una vera e propria divinità per gli antichi egizi. Era venerato come Hapy, il dio della piena, colui che ogni anno portava fertilità ai campi con le sue inondazioni, rendendo possibile l’agricoltura e quindi la vita stessa. Ancora oggi conserva quell’aura sacra, e osservandolo si comprende davvero perché gli egizi lo chiamassero “il dono del Nilo”. La sua importanza non era solo pratica, ma anche spirituale: simboleggiava il ciclo della vita, della morte e della rinascita, in perfetta armonia con il ritmo delle stagioni e dei raccolti.
Ogni giorno, affacciandosi dal ponte della nave, lo sguardo incontra scene che sembrano uscite da un dipinto: bambini che giocano e si tuffano vicino alle sponde, donne che lavano i panni sulle pietre mentre cantano, e piccole imbarcazioni cariche di frutta o legna che scivolano lente lungo la corrente.
Poi, all’improvviso, compaiono le feluche, le barche tradizionali egiziane con le loro vele triangolari bianche, che danzano leggere spinte solo dal vento. Una gita in feluca, soprattutto al tramonto, è uno dei momenti più poetici dell’intero viaggio: il cielo si tinge di arancio e rosso, il sole si riflette sull’acqua e tutto sembra rallentare, come se il tempo stesso volesse fermarsi.
E per i più coraggiosi, c’è persino la possibilità di fare un bagno in queste acque leggendarie. I coccodrilli non popolano più questa parte del fiume, ma resta l’emozione unica di immergersi in un corso d’acqua che ha visto sorgere e prosperare una delle più grandi civiltà del mondo.
Nuotare nel Nilo, anche solo per pochi minuti, significa entrare in contatto diretto con l’essenza stessa dell’Egitto: un’esperienza che va oltre il semplice viaggio e diventa quasi un rito, capace di connettere chi la vive con la storia millenaria di questa terra.
A bordo della motonave Gemma
Oltre alle meraviglie archeologiche, c’è un’altra parte del viaggio che conquista: la vita a bordo della motonave Gemma.
Appartenente alla flotta Turisanda, rappresenta un nuovo concetto di comfort sul Nilo, in cui modernità e tradizione si fondono armoniosamente. Gli interni, eleganti e raffinati, sono arricchiti da materiali locali pregiati che richiamano le atmosfere egiziane, mentre le cabine spaziose, con ampie finestre panoramiche, permettono di addormentarsi guardando le stelle e di svegliarsi con il riflesso dell’alba sull’acqua. E la piscina sul ponte superiore è il luogo perfetto per osservare il lento scorrere del fiume, sorseggiando un cocktail immersi in un panorama senza tempo.
La cucina è un altro dei punti di forza: il menù alterna piatti internazionali curati nei dettagli a specialità egiziane, dalle zuppe speziate al pane tradizionale appena sfornato, regalando ogni sera un viaggio nel viaggio attraverso i sapori.
Nei corridoi e negli spazi comuni, il personale accoglie gli ospiti con una gentilezza che fa sentire subito a casa, creando un’atmosfera intima e accogliente.
Ogni dettaglio, dalle decorazioni ispirate alle tradizioni artigianali locali ai servizi pensati per il comfort quotidiano, è studiato per rendere la navigazione non solo un trasferimento tra una città e l’altra, ma un’esperienza di lusso, intimità e contemplazione. La motonave Gemma non è semplicemente un mezzo di trasporto: è un vero hotel galleggiante che amplifica la magia del viaggio, trasformando ogni momento a bordo in un ricordo prezioso.
Come organizzare la crociera sul Nilo
Per vivere un’esperienza simile, l’ideale è affidarsi a Turisanda, che con le sue proposte disegna itinerari completi e curati nei minimi dettagli.
Tutte le crociere offerte permettono di esplorare l’Egitto in profondità, con guide esperte, escursioni mirate e la sicurezza di un’organizzazione di alto livello. Sul sito ufficiale Turisanda è possibile trovare tutte le informazioni utili per programmare il viaggio: dai pacchetti che includono le visite ai templi più iconici fino alla possibilità di abbinare la crociera a un soggiorno al Cairo o sul Mar Rosso, per un itinerario ancora più ricco e variegato.
Turisanda si distingue come un vero e proprio atelier del viaggio, con oltre 100 anni di esperienza alle spalle. Qui l’attenzione non è rivolta soltanto ai pacchetti, ma alla costruzione di percorsi su misura, capaci di rispecchiare lo stile e le passioni di chi viaggia: che siano relax, scoperta, cultura o natura. Ogni dettaglio, dalle sistemazioni agli itinerari, viene studiato per rendere il viaggio non solo impeccabile dal punto di vista organizzativo, ma anche memorabile dal punto di vista emotivo.
Con Turisanda la crociera sul Nilo non è soltanto una vacanza, ma un’esperienza cucita addosso, capace di trasformare un sogno in realtà, con la certezza di vivere ogni momento senza pensieri.
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Un anno, dodici viaggi: vi diamo la bucket list del 2026

C’è chi programma i viaggi con mesi di anticipo e chi aspetta l’ispirazione giusta per partire. Guardando al 2026, però, una cosa è chiara: sempre più viaggiatori scelgono quando e dove andare in base a ciò che rende unico quel momento dell’anno.
Un evento culturale imperdibile, un fenomeno naturale raro, un’atmosfera che esiste solo per poche settimane.
Secondo i dati di Booking.com, il 21% dei viaggiatori italiani decide la meta in base agli eventi culturali, mentre quasi la metà dei viaggiatori europei si lascia guidare da spettacoli naturali e stagionali.
È da questa nuova voglia di viaggi “a tempo giusto” che nasce l’idea di un anno scandito da 12 destinazioni diverse, una per ogni mese. Dall’emozione di osservare l’Aurora Boreale danzare nei cieli invernali dello Yukon a gennaio, fino all’atmosfera incantata dei tradizionali mercatini di Natale di Merano a dicembre, ogni destinazione offre un motivo irresistibile per partire e la promessa di momenti memorabili, in ogni stagione.
Ecco allora un calendario che non è solo una guida, ma un invito a immaginare il prossimo anno come una sequenza di esperienze da ricordare.
**Qui tutti i nostri consigli di viaggio**
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Gennaio – Yukon, Canada
A caccia dell’Aurora Boreale e avventure invernali
Avvolto da lunghe notti stellate, lo Yukon è una delle destinazioni invernali più affascinanti al mondo. L’oscurità profonda di gennaio crea le condizioni ideali per ammirare l’Aurora Boreale che illumina il paesaggio ghiacciato, ma l’esperienza va ben oltre lo spettacolo del cielo. È possibile esplorare la natura innevata con escursioni guidate con le ciaspole, vivere l’emozione di una slitta trainata da cani o passeggiare tra le vie di Whitehorse per scoprire la cultura e la cucina locale. Tra luci danzanti e attività outdoor, lo Yukon regala ricordi indimenticabili per iniziare l’anno nel modo migliore.
Febbraio – Nanchino, Cina
Il Capodanno Lunare in una città che si accende di colore
Con il Capodanno Lunare che quest’anno cade il 17 febbraio, Nanchino, nella provincia orientale del Jiangsu, si anima di celebrazioni vibranti, fiere nei templi e spettacolari fuochi d’artificio. Durante il celebre Qinhuai Lantern Fair, le rive del fiume brillano di lanterne artistiche mentre danze del leone e del drago animano le strade. I viaggiatori possono assaggiare specialità di street food fumanti, esplorare il quartiere del Tempio di Confucio tra dimostrazioni di calligrafia e spettacoli folkloristici, oppure godersi un momento di quiete passeggiando lungo i viali alberati del Parco del Lago Xuanwu. Per un’esperienza di puro relax, le vicine terme di Tangshan offrono bagni minerali immersi in un paesaggio avvolto dalla nebbia.
Marzo – Nizwa, Oman
Alla scoperta dei paesaggi del deserto
Le temperature miti di marzo rendono questo periodo ideale per esplorare i paesaggi senza tempo dell’Oman. Nizwa, antica capitale del Paese, è famosa per il suo imponente forte e il vivace souq. Qui si può attraversare il deserto in groppa a un cammello, trascorrere notti silenziose in accampamenti beduini e ammirare il contrasto scenografico tra dune dorate e montagne rocciose. Un tour privato del patrimonio storico consente di approfondire il ruolo di Nizwa come centro di commercio, religione, educazione e arte.
Dove soggiornare: Alaqur View Inn, che unisce il fascino tradizionale omanita a una posizione strategica per esplorare il deserto, offrendo viste montane e un’atmosfera autentica a pochi passi dal cuore storico della città.
Aprile – Fukuoka, Giappone
Hanami: la fioritura dei ciliegi
Ad aprile, Fukuoka si trasforma in un delicato paesaggio dai toni pastello grazie alla fioritura dei ciliegi che colora parchi, fiumi e templi storici. I visitatori possono unirsi agli abitanti locali per i tradizionali picnic di Hanami sotto i sakura di Maizuru Park o Nishi Park, con viste panoramiche sulla Baia di Hakata. Oltre ai giardini, un tour giornaliero conduce al Santuario di Dazaifu, al suggestivo Frog Temple e alla cittadina di Yufuin, tra artigianato tradizionale e scenari rurali. Tra passeggiate rilassanti e serate nei vivaci yatai per gustare il celebre ramen Hakata, Fukuoka offre un’esperienza primaverile che intreccia natura, storia e cultura contemporanea.
Maggio – Thimphu, Bhutan
Festival spirituali e panorami himalayani
Il 1° maggio il Bhutan celebra il Vesak, il compleanno del Buddha. Thimphu, unica capitale al mondo senza semafori, invita a scoprire mercati colorati, musei etnografici e dzong monumentali, monasteri-fortezza che uniscono vita spirituale e amministrativa. Imperdibile la visita al Buddha Dordenma, una statua alta oltre 50 metri che domina la valle. Tra piatti tradizionali come il riso rosso, il formaggio di yak essiccato e le felci fritte, il viaggio diventa un’immersione nella filosofia della Felicità Interna Lorda, cifra distintiva del Paese.
Giugno – Vis, Croazia
Spiagge assolate e l’inizio dell’Euro Summer
Con l’Adriatico nel pieno del suo splendore, giugno è il momento ideale per vivere l’atmosfera dell’Euro Summer sull’isola di Vis, prima dell’alta stagione. Acque cristalline, calette nascoste e caffè sul lungomare scandiscono giornate lente e luminose. Tra borghi in pietra, konobe a conduzione familiare e pesce freschissimo, l’isola conquista con la sua autenticità. Le lunghe giornate e le serate ventilate sono perfette per vela, snorkeling e relax in riva al mare.
Luglio – Mackinac Island, Michigan, USA
Un Independence Day dal fascino d’altri tempi
Senza automobili e con un ritmo che sembra sospeso nel tempo, Mackinac Island è la cornice perfetta per celebrare il 4 luglio. Carrozze trainate da cavalli, bandiere sventolanti e strade fiorite fanno da sfondo a parate, picnic e rievocazioni storiche. Al calar della sera, i fuochi d’artificio illuminano il Lago Huron, riflettendosi sull’acqua. Tra architetture vittoriane e tradizioni senza tempo, è una delle celebrazioni estive più iconiche degli Stati Uniti.
Agosto – Wanaka, Nuova Zelanda
Inverno sulle piste dell’emisfero sud
Mentre nell’emisfero sud è pieno inverno, agosto è il mese ideale per raggiungere Wanaka, tra le Alpi neozelandesi. Affacciata sull’omonimo lago, la cittadina è un punto di riferimento per sci e snowboard, con resort di livello mondiale come Treble Cone e Cardrona. Tra piste innevate, lodge accoglienti e vivaci après-ski, Wanaka offre anche paesaggi alpini spettacolari e un centro vivace, perfetto per rilassarsi e scoprire il lato più autentico dell’inverno neozelandese.
Settembre – Serengeti Settentrionale, Tanzania
La Grande Migrazione degli gnu
Settembre è il periodo perfetto per assistere alla Grande Migrazione, quando oltre due milioni di gnu, zebre e gazzelle attraversano gli ecosistemi del Serengeti e del Masai Mara. Nell’area settentrionale del parco, nei pressi di Kogatende, gli attraversamenti dei fiumi regalano scene di straordinaria intensità. La zona è ricca di fauna tutto l’anno, con leoni, leopardi, ghepardi ed elefanti, rendendola una meta safari eccezionale anche oltre il periodo della migrazione.
Ottobre – Bodh Gaya, Bihar, India
Diwali: il festival delle luci e della devozione
Con l’avvicinarsi del Diwali, Bodh Gaya si illumina di un’energia intensa e contemplativa. Il complesso del Tempio di Mahabodhi, luogo dell’illuminazione del Buddha, si arricchisce di lampade, fiori e decorazioni. Oltre alla spiritualità, la regione offre un patrimonio storico unico, esplorabile con visite a Nalanda e Rajgir, antichi centri di sapere e potere. I mercati cittadini, ricchi di dolci e artigianato, e il clima più fresco rendono ottobre il momento ideale per scoprire Bodh Gaya in tutta la sua profondità.
Novembre – Sayulita, Nayarit, Messico
El Día de los Muertos in versione costiera
Sayulita offre un’interpretazione unica del Día de los Muertos, mescolando tradizione e spirito bohemien da surf town. Le strade si riempiono di altari colorati, marigold e papel picado, mentre artisti locali espongono opere ispirate alle iconiche calaveras. Parate e musica arrivano fino alla spiaggia, creando un’atmosfera suggestiva e rilassata, perfetta per celebrare la memoria dei propri cari al tramonto sull’Oceano Pacifico.
Dicembre – Merano, Italia
Mercatini di Natale tra le Alpi
Dicembre è il momento perfetto per una fuga europea all’insegna della magia natalizia. A Merano, nel cuore delle Alpi, oltre 80 casette del Mercatino di Natale offrono specialità gastronomiche, bevande calde e creazioni artigianali. Le vie illuminate invitano a passeggiate lente, mentre i dintorni regalano escursioni panoramiche e momenti di benessere nelle celebri terme.
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Six Senses Roma: un Natale da vivere con tutti i sensi

Natale al Six Senses Roma: un soggiorno esclusivo tra esperienze sensoriali, gusto e magia nel cuore di Roma.
Nel cuore pulsante della capitale, dove storia e modernità si intrecciano ad ogni angolo, Six Senses Roma ridefinisce il concetto di lusso sostenibile. Un rifugio esclusivo dove l’arte dell’ospitalità incontra il benessere a 360°, tra camere raffinate, esperienze sensoriali e dettagli che raccontano la città eterna in chiave contemporanea. Qui, ogni soggiorno diventa un viaggio unico tra comfort, eleganza discreta e un profondo rispetto per l’ambiente.
Lasciata la frenesia di Via del Corso, basta superare la soglia dell’antico palazzo nobiliare romano, per essere trasportati in una nuova dimensione, quella del Six Senses Roma, il primo Urban Hotel di Six Senses in Italia. Incastonato nella storia di Roma proprio come la facciata della chiesa di San Giovanni Battista delle Funari giusto a fianco: un elemento antico carico di memoria urbana, riscoperto e valorizzato grazie al restauro finanziato direttamente dall’hotel.
Lasciata la città fuori, lo sguardo si perde in un atrio maestoso e un profumo sottile accompagna la scoperta di ogni angolo. Un edificio del XV secolo e una struttura in ferro anni ’70, sapientemente preservata, si intrecciano con il design di Patricia Urquiola, trasformando lo spazio in un’oasi elegante e accogliente, dove BIVIUM, l’all-day dining, il bar Aroma e il rigoglioso giardino, convivono in un unico ambiente aperto, luminoso e naturalmente pieno di calore.
Gli elementi classici, come il travertino, si mescolano con il design contemporaneo, l’antico con il moderno, per un «effetto sorpresa» che culmina, al temine di una gigantesca scalinata di marmo in un rooftop più unico che raro, e tutto intorno, Roma con i suoi tetti antichi, le cupole barocche e i lampioni che iniziano a scintillare al tramonto.
Cosa c’e di più magico di un Natale vissuto qui? Per le feste, il Six Senses Roma propone un ventaglio di attività curate ad hoc e un menù speciale pensato per immergere gli ospiti nello spirito natalizio.
E a proposito di “immersioni”, tappa immancabile è la celebre SPA, un santuario del benessere che include le terme romane con il calidarium, tepidarium e frigidarium per una reinterpretazione moderna di un rituale antico e, tra gli altri servizi, offre cinque sale per i trattamenti di cui una per coppie, Hammam e spazi per meditazione. Luci soffuse, marmi bianchi, statue e una tranquillità che ti avvolge come un abbraccio. Per chi cerca un momento di puro relax prima o dopo le festività, la spa propone esperienze di benessere festive, come il rigenerante Festive Glow Facial, un trattamento viso con la linea Biologique Recherche,perfetto per brillare di luce propria.
E che Natale sarebbe senza il piacere della tavola? Qui i momenti gastronomici imperdibili sono tantissimi, dalla raffinata Cena della Vigilia al tradizionale Pranzo di Natale, fino all'esclusivo momento conviviale di Capodanno e al successivo Brunch per iniziare l'anno con gusto. Ogni assaggio diventa un piccolo rito di eleganza, un invito a concedersi il meglio, grazie al menu dello chef Fabio Sangiovanni e ai suoi indimenticabili mini maritozzi bufala e acciughe e ad un risotto all’estratto di foglia di verbena, scampi e lampone che avvolge tutti i sensi e resta impresso nel ricordo.
I ricordi da portare a casa si fanno esperienza: cioccolatini perfetti dal workshop di cioccolateria, pennellate di creatività nei laboratori di pittura a tema nell'Earth Lab, uno spazio innovativo presente in ogni struttura Six Senses, dedicato alla sostenibilità. Ogni momento diventa un piccolo capolavoro da vivere e condividere per passare tempo prezioso insieme nel periodo più magico dell'anno. E poi, naturalmente, tutto da rifare a casa, per prolungare la magia oltre il soggiorno.
E a proposito di magia, la Dolce Vita arriva su una 500 cabrio elettrica. Tra eleganza, libertà e stupore, il viaggio si intreccia con la città, trasformando il soggiorno in un’esperienza unica dove ospitalità, gusto e scoperta si fondono in ricordi preziosi, luminosi e indelebili.
Roma non è mai stata così magica!
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Le mete più in voga per le vacanze di Natale e Capodanno

C’è chi le vacanze di Natale e Capodanno le passa rigorosamente a casa, tra pranzi infiniti e tombolate, e chi invece preferisce prendere un volo e festeggiare altrove.
Complice il calendario favorevole, che offre diverse festività infrasettimanali, molti hanno deciso di approfittarne per programmare un viaggio o concedersi un weekend fuori porta.
Secondo i nuovi dati di eDreams, quest’anno gli italiani sembrano infatti avere le idee chiarissime: sotto l’albero desiderano un biglietto aereo. E per Natale e Capodanno stanno scegliendo un mix di grandi classici europei, mete culturali e qualche destinazione al caldo per chi sogna di cambiare scenario almeno per qualche giorno.
Tra soggiorni più lunghi per Natale e fughe lampo per l’ultima notte dell’anno, emerge un’unica verità: mai come nel 2025 le feste sono sinonimo di viaggio.
**I mercatini di Natale più belli d'Euopra (con le date 2025)**
(Continua sotto la foto)
Le mete più prenotate per Natale 2025
A Natale vince la tradizione. Le città europee che ogni anno si trasformano in scenografie da cartolina restano infatti le destinazioni più amate; grazie alle loro luminarie scintillanti, alle vetrine decorate a feste e ai mercatini che sembrano usciti da un film di Natale. E in mezzo alle capitali più iconiche spunta anche una sorpresa italiana.
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Parigi
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Londra
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Catania
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Amsterdam
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Barcellona
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Vienna
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Madrid
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Tirana
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Istanbul
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New York City
Un mix che racconta molto dei desideri di chi parte: la magia architettonica di Parigi, le atmosfere glitterate di Londra, la creatività di Barcellona, i palazzi imperiali di Vienna. E poi Catania, che conquista con il suo clima più mite e una cucina che sa trasformare anche i giorni di festa in un’esperienza.
Le mete più prenotate per Capodanno 2026
Per l’ultima notte dell’anno, invece, il mood cambia. Restano i grandi classici europei, ma cresce la voglia di rompere gli schemi: chi cerca una festa in grande vola a Parigi o Barcellona, chi desidera una notte elegante sceglie Vienna o Praga, mentre chi vuole iniziare l’anno altrove si spinge fino a New York o Sharm el-Sheikh. Le città più prenotate per Capodanno sono:
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Parigi
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Amsterdam
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Barcellona
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Londra
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Vienna
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Praga
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Madrid
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New York City
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Istanbul
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Sharm el-Sheikh
Capodanno, insomma, diventa la perfetta occasione per un city break: tre o quattro giorni per vivere una città nuova, stappare una bottiglia a mezzanotte e tornare a casa con l’impressione di aver iniziato l’anno in grande.
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Le esperienze più originali d’Europa da provare questo Natale (oltre ai soliti mercatini)

Ci sono i mercatini, certo. Le lucine, il vin brûlé, le canzoni di Mariah Carey che risuonano ovunque. E poi ci sono le esperienze natalizie in Europa, quelle davvero particolari, che trasformano dicembre in un'esperienza magica.
Mentre la maggior parte delle città si limita a vestire a festa le strade principali, ci sono luoghi che il Natale lo vivono come un’avventura, un rito, una magia reale. Sono posti in cui il Natale non è solo decorative. È sensoriale, immersivo, a volte estremo, e in grado di rendere unico un periodo che troppo spesso viviamo in automatico.
Abbiamo allora raccolto per voi alcune delle esperienze natalizie in Europa più suggestive (e instagrammabili): un mix di natura, design, tradizione e follia natalizia.
**I mercatini di Natale più belli d'Italia (con le date 2025)**
**I mercatini di Natale più belli d'Europa (con le date 2025)**
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1. Dormire in un hotel di ghiaccio in Svezia
È una delle esperienze invernali più famose al mondo, ma non per questo meno sorprendente. L’IceHotel di Jukkasjärvi, nel profondo nord della Svezia, è completamente scolpito nel ghiaccio: camere, letti, corridoi, persino i lampadari.
Ogni anno viene ricostruito da zero da artisti provenienti da tutto il mondo, che trasformano la neve in vere e proprie opere effimere. Si dorme avvolti in sacchi termici ad altissima protezione, mentre fuori il silenzio artico sembra amplificare tutto: i rumori, il respiro, la sensazione di essere parte del paesaggio. È una delle esperienze natalizie in Europa più suggestive perché unisce arte, natura estrema e una luce polare che non si dimentica.
Per maggiori informazioni, visitare il sito web.
2. Fare un bagno termale sotto la neve a Budapest
Budapest è meravigliosa in ogni stagione, ma d’inverno supera sé stessa. L’immagine più iconica? Le terme all’aperto, come gli stabilimenti Széchenyi, circondate dal vapore e dalla neve che cade lenta sull’acqua caldissima.
Immaginate di passare dal gelo ungherese ai 38 gradi delle piscine termali, con il contrasto che pizzica la pelle e rilassa ogni muscolo. È un rito collettivo, anche romantico e - inaspettatamente - molto divertente. Perfetto per chi vuole concedersi un Natale diverso dal solito, tra relax e architettura liberty.
Per maggiori informazioni, visitare il sito web.
3. Una cena di Natale sotterranea nelle grotte di Postumia (Slovenia)
Le grotte di Postumia sono uno spettacolo in qualsiasi momento dell’anno, ma a dicembre diventano un vero scenario cinematografico. Qui si può prendere parte a una favola natalizia senza tempo: il presepe vivente nelle grotte; considerato come una delle rappresentazioni natalizie più belle del mondo.
Si arriva con un trenino che scivola nel buio, e lo spettacolo, adatto per tutta la famiglia, dura circa 90 minuti in cui si rivivranno le 18 scene bibliche del miracolo di Natale. L’atmosfera è intima, scenografica e sorprendentemente accogliente. Un’esperienza perfetta per chi ama la magia ma non sopporta il caos dei locali tradizionali.
Per maggiori informazioni, visitare il sito web.
4. Il famosissimo Bernina Express
Iconico, scenografico, forse il treno panoramico più amato d’Europa. Il Bernina Express attraversa le Alpi tra Italia e Svizzera offrendo viste incredibili su viadotti, ghiacciai e boschi innevati.
In inverno il contrasto tra il rosso vivo del treno e il bianco del paesaggio è spettacolare. Sembra una cartolina in movimento, perfetta per chi ama i viaggi lenti e vuole vivere il Natale con un tocco cinematografico.
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5. Un safari alle renne in Lapponia (Finlandia)
Se c’è un luogo al mondo che incarna l’immaginario natalizio, quello è sicuramente la Lapponia. Qui si può partecipare a un safari in slitta trainata dalle renne: un’esperienza silenziosa e profondamente spirituale, molto diversa da un semplice tour turistico.
Le guide sami (nome con cui si indica un gruppo etnico indigeno che vive nell'estremo nord Europa) raccontano le loro tradizioni, la neve scricchiola sotto i pattini e il paesaggio bianco sembra infinito. Tra tutte le esperienze natalizie in Europa, questa è probabilmente la più simbolica.
6. Il presepe vivente meccanico più grande del mondo di Krýza (Repubblica Ceca)
A Praga il Natale ha sempre un’aura teatrale, ma il presepe meccanico di Krýza, che può essere ammirato a Jindřichův Hradec, nella Boemia meridionale, a un'ora e mezza di automobile da Praga, è qualcosa di unico: un set immenso con oltre 1400 figure scolpite, ingranaggi, scenografie in movimento e interi villaggi in miniatura che prendono vita.
È un’opera d’arte popolare, antichissima e affascinante, che mostra scene rurali, botteghe, animali e personaggi che sembrano usciti da un racconto boemo. Perfetto per chi ama la tradizione, ma cerca qualcosa di decisamente fuori dal comune.
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7. Il Natale “alternativo” di Berlino: cinema all’aperto… in inverno
Berlino ha un’anima anticonvenzionale e il Natale non fa eccezione: tra le esperienze più curiose c’è il cinema all’aperto in pieno inverno.
Copertoni riscaldati, coperte termiche, vin brûlé e film cult di Natale proiettati sotto il cielo gelido della capitale tedesca. È un mix perfetto di hygge nordico e spirito alternativo berlinese, ideale per chi del Natale ama più l’atmosfera che le attività tradizionali.
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8. Slittino notturno a Innsbruck (Austria)
Lo slittino è già divertente di per sé, ma farlo di notte, sulle piste illuminate dalla luna e dalle lanterne, è tutta un’altra storia. A Innsbruck, in Austria, si può scendere per chilometri su percorsi battuti che attraversano boschi innevati, con vista sulla città illuminata.
È un’esperienza adrenalinica, accessibile e adatta anche a chi non scia. Perfetta per un weekend diverso dal solito, tra sport, neve e panorami da cartolina.
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9. Una notte in un faro islandese isolato dall’oceano
L’Islanda è un viaggio nell’inverno allo stato puro, e dormire in un faro sperduto tra scogliere, vento e onde è una delle esperienze più intense che si possano vivere. Molti fari del Paese sono stati infatti riconvertiti in mini-hotel di design, con poche camere e paesaggi drammatici.
La sensazione è quella di essere ai confini del mondo, in un silenzio assoluto. Perfetto per chi, sotto le feste, cerca una fuga introspettiva, quasi mistica.
10. Una notte in una baita alpina raggiungibile solo con il gatto delle nevi
Per chi sogna un Natale fuori dal mondo, ci sono baite e rifugi raggiungibili solo con il gatto delle nevi o con ciaspolate guidate. Dentro: legno, camino, tisane calde, coperte di lana, zero connessione. Fuori: neve, silenzio, stelle.
È una delle esperienze più intime e rigeneranti da fare in inverno, soprattutto se cercate un Natale “offline”, lontano da tutto.
11. Una crociera natalizia sul Danubio
Dimenticatevi le crociere classiche. Quelle natalizie navigano attraverso città che sembrano piccoli villaggi incantati: Vienna, Bratislava, Budapest. A bordo si cena, si ascolta musica dal vivo, ci si rilassa mentre scorrono rive illuminate da migliaia di luci.
È un viaggio lento, elegante e sorprendentemente romantico. Ideale per chi vuole godersi il Natale senza spostarsi continuamente.
12. Sentiero d’Avvento del Katschberg in Carinzia (Italia)
13. Un treno storico attraverso le Highlands innevate (Scozia)
La Scozia d’inverno è pura poesia: montagne spoglie, castelli nascosti nella nebbia, vallate silenziose. E cosa c’è di più romantico di attraversarla a bordo di un treno storico? Molte linee turistiche organizzano viaggi speciali durante le festività, con carrozze d’epoca, tè caldo, plaid scozzesi e paesaggi che scorrono a perdita d’occhio.
Si passa attraverso viadotti spettacolari (sì, anche quello di Harry Potter), laghi ghiacciati e distese bianche. È un viaggio lento, cinematografico, di quelli che riconciliano con l’inverno.
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