Altomonte è un piccolo centro medioevale incastonato nel cuore della provincia cosentina, in Calabria.
Piccolo e raccolto, ma non meno titolato: fa parte del Club dei “Borghi più Belli d'Italia”, “Città del Pane”, “Bandiera Verde” e “Città Slow”. Alle etichette, poi, si aggiunge la tangibile bellezza del luogo.
Su tutto, la vista unica sui monti del Pollino, della Sila, della piana di Sibari fino al mar Jonio. Ma tante altre sorprese riserva questo luogo dalle antiche radici fenicie.
Abbiamo chiesto all’illustratore Francesco Caporale di rappresentare la sua città utilizzando il suo occhio e il suo personale stile artistico, e di raccontarci, prima con il disegno e poi con le parole, i suoi luoghi e i piatti del cuore, oltre alle cose da fare e da vedere a Altomonte.
Così da ispirare nuovi viaggiatori curiosi e appassionati a partire alla scoperta di un piccolo angolo d’Italia fuori dalle solite mete del turismo di massa.
Con la sua muraglia di case, i vicoli ciechi, le strade e stradine che si incrociano, Altomonte conserva la bellezza aristocratica e austera che ne fa uno dei centri artistici più importanti della Calabria.
Qui la storia ha lasciato segni importanti, da scoprire in un itinerario che va dal moderno Teatro all’aperto alla chiesa di Santa Maria della Consolazione, che con l’ampio rosone e il ricco portale è un raro esempio di arte gotica-angiona.
E poi c’è il tempo presente, che sembra essersi fermato. Le donne sedute sull’uscio di casa a sbucciare i cardi selvatici raccolti in campagna, gli aromi che escono dalle cucine, lo scintillio dell’antica pietra…
"Per realizzare l’illustrazione ho semplicemente chiuso gli occhi e lasciato vivere i miei ricordi", spiega l'artista Francesco Caporale. “Vorrei poter aggiungere tanti altri elementi oltre a quelli che vedete... ma nemmeno dieci fogli basterebbero”.
Il caratteristico borgo – descritto da Caporale come “un'utopia euro-mediterranea” – nonostante una popolazione di poco più di 4000 persone è vivace e dinamico. Due aspetti che la vibrante "arte dello scarabocchio" di Caporale riflettono appieno.
L'illustratore è cresciuto qui prima di trasferirsi a Milano all'età di 18 anni. Dopo undici anni, però, la considera ancora una "città di famiglia, amici, cibo, amore e affetto".
“La ricetta della felicità appunto”, spiega Caporale.
“Il legame che mi unisce a questo luogo, oltre alla famiglia e alle persone care, è senza dubbio la volontà di cambiare le cose e la necessità di ridare vita e dignità a un luogo che già prima di questa pandemia stava attraversando una fase difficile.
Saranno i piccoli villaggi la soluzione al mondo “giusto” che stiamo inseguendo.
Ne sono fermamente convinto”.
La cittadina calabrese ha montagne aspre e scoscese da un lato, per questo è chiamata Altomonte. Ma è detta anche la “Città del Matrimonio” per i suoi panorami mozzafiato e gli abbondanti campi di uliveti e vigneti autoctoni.
Se Caporale dovesse creare una fragranza che incarnasse al meglio la città, sarebbe proprio “olio d'oliva spremuto”, spiega l'artista.
Altomonte è anche la destinazione perfetta per gustare la vera cucina calabrese. A partire da una ciotola di terracotta con peperoni croccanti fritti, precedentemente lasciati seccare al sole, accompagnati da un liquore di liquirizia.
E allora, “Non perdere tempo a pianificare il viaggio, fallo e basta! Secondo me abbiamo dimenticato gli aspetti più belli del viaggio: sorpresa, curiosità e improvvisazione", è il consiglio di Caporale.
Grazia at home City Guide è un progetto nato nei mesi trascorsi in lockdown, quando la redazione di Grazia ha chiesto a una selezione di illustratori di raccontare la propria città vista da una finestra - così come abbiamo visto il mondo per lunghe settimane, a distanza da tutto e da tutti. Oggi, attraverso le loro parole, vi raccontiamo cosa c'è da vedere fuori da quelle stesse finestre, piccole grandi meraviglie italiane tutte da scoprire.
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