Mangiare in un ristorante gourmet senza spendere un capitale è cosa difficile, ma non impossibile.
Per questo siamo andati alla ricerca dei migliori menù di ristoranti di alto e altissimo livello a Roma dove, sfruttando alcuni piccoli escamotage come il pranzo infrasettimanale, si mangia con meno di 55 euro.
Ci sono osterie con piatti gourmet, colazioni in ristoranti stellati e chef che propongono menù degustazioni a sorpresa a prezzi abbordabili.
Meritano una menzione anche gli emergenti Anko, Bunker, Barred, poi Zia a Trastevere e Seu Pizza Illuminati per la pizza, ma qui sotto trovate i migliori otto ristoranti romani dove mangiare gourmet spendendo meno di 55 euro.
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Marco Martini - pranzo gourmet 17/38 euro
Ebbene sì, con meno di 40 euro potete concedervi un pranzo gourmet in un ristorante con una stella Michelin. Con 17 euro gustate una portata, con 28 due, con 38 tre.
È escluso il dolce, che costa 7 euro.
Qualche piatto? Faraona, castagne, funghi e nocciole tra gli antipasti, linguina con burro, alici e limone sotto sale tra i primi, salmone, daikon, ponzu e brodo di spuntature tra i secondi.
C’è anche un menù ad hoc per i vegetariani. La formula è valida solo dal lunedì al venerdì.
Per Me - pranzo gourmet da 33 euro
Giulio Terrinoni, il cui ristorante, Per Me, vanta una stella Michelin, propone pranzi gourmet (dal lunedì al venerdì) con formula speciale. Per 33 euro si pappano tre “tappi”, ma per gli stomaci più affamati c’è anche la possibilità di scegliere cinque “tappi” a 50 euro.
Tra le portate da scegliere ci sono maccarello bruciato con cavolo rosso, burrata e pane, tortellini “panna e prosciutto” con spuma di finocchio e prosciutto di palamita, spaghettone cacio e pepe con alici e polvere d’arancia, ma anche pesce arrosto e fishburger.
Osteria di Monteverde - pranzo a 35 euro e menù degustazione serale a 45
Certo, un’osteria gourmet non si è mai vista. E infatti tra i piatti dell’Osteria di Monteverde compaiono amatriciana, gricia, carbonara e diversi piatti tradizionali.
Tra questi, però, c’è anche qualche chicca gourmet come la quaglia alla nocciola tartufata, mirtillo e cicoria, l’animella glassata, spinaci e zabaione salato, la guancia brasata con cavolfiore e caffè.
A pranzo, dal lunedì al venerdì, quando il menù è ridotto, il costo è 35 euro per una degustazione di cinque portate a scelta della cucina. La sera, invece, il menù degustazione, con ben 7 portate a scelta, vi costa 45 euro.
Dimenticate però eleganza nell’arredamento: questa è un’osteria.
All’Oro - colazione gourmet, 45 euro
Il ristorante stellato di Riccardo Di Giacinto non propone solo cene di altissimo livello, ma anche una colazione gourmet che somiglia più a un brunch all’italiana con qualche influenza dal resto d’Europa.
Si può scegliere solo dolce, solo salata o sia dolce che salata (scelta più azzeccata, secondo chi l’ha provata). La tavola verrà pian piano imbandita di pietanze fatte al momento o poche ore prima, come pani, burro, tartellette, creme, mini-maritozzi con panna, croissant, salsicce con fagioli all’inglese, salumi tagliati al tavolo e formaggi pregiati e via dicendo.
Chiedete di sedere nella sala del camino: romantica e accogliente.
Osteria Fernanda - menù a sorpresa a 49 euro
Si chiama “Se ne occupa la cucina” il menù a sorpresa che potrete gustare da Osteria Fernanda, ristorante gourmet di Davide Del Duca.
La carta propone piatti dai sapori forti come razza, scorzanera, acciuga e crucifere oppure anatra con radici, cotogna, erba suocera tra gli antipasti, mentre proseguendo troviamo risotto, arancio bbq, seppia e uova o spaghetto con melanzana bruciata, gambero rosso, coriandolo e pistacchio.
Agnello, mandorla, olivello spinoso e tartufo è uno dei secondi, ma sul vostro tavolo può capitare di tutto.
Bistrot 64 - menù a sorpresa a 50 euro
Si chiama “Semplicemente nostro” il menù a sorpresa di cinque portate, secondo l’ispirazione del momento dello chef stellato giapponese Kotaro Noda.
La sua, però, non è una cucina giapponese. Nella carta, infatti, troviamo piatti come riso alla cicoria, aglio e mandorle oppure doppio raviolo con faraona, melanzana e fiore sardo. O, ancora, Presa iberica, fagiolini e prugne fermentate.
Retrobottega - menù degustazione a 55 euro
Locale piccolo, tavoli sociali e un menù di tendenza: Retrobottega a Roma è moda (che non passa), non solo per l’originalità dei piatti, ma anche e soprattutto per l’approccio sostenibile alle pietanze.
Il menù degustazione, con 5 piatti a scelta dei commensali, è di 55 euro.
Novità recenti sono anche Retropasta, dove provare pasta fatta in casa, anche con ripieni meno classici, e Retrovino, dove bere bene.
Jacopa - menù degustazione a 55 euro
Fa faville, in quel di Trastevere, la cucina rock di Jacopo Ricci e di Piero Drago. Il menù degustazione, che comprende 5 oneste portate, ha un costo di 55 euro.
È il posto perfetto se amate i sapori forti e non vi spaventano accostamenti inediti: animelle, puntarelle e liquirizia oppure riso con germano, ginepro e rombo con burro, capperi e alici sono solo tre esempi.
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