10 idee e ricette per un pranzo di Natale light (ma buonissimo)

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10 idee e ricette leggere e salutari da portare in tavola al posto dei soliti piatti tradizionali. O insieme, per un pranzo di Natale light e originale

Si avvicina l’ora del pranzo più calorico e pesante di tutto l’anno: stiamo parlando delle 12.30 del 25 dicembre.

Ma non è un obbligo imbandire una tavola pantagruelica e ingozzare i commensali con un menù luculliano che verrà digerito più o meno a Pasqua.

Perché non pensare a ricette alternative e più leggere se il solito pranzo natalizio vi va stretto?

Per chi volesse sperimentare un menù alternativo (light e salutare) da proporre a Natale, ecco 10 idee che faranno gola e bene a tutti!

(Continua dopo la foto)

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Photo by Marisa Harris on Unsplash

Zuppa di miso 

Per un’entrée stilosa e salutare, perché non incominciare il pranzo con una zuppa di miso?

Buona, light e benefica com’è, non può che essere benaccetta da tutti i commensali.

Inoltre le alghe, il tofu e il calore che sprigiona la rendono un comfort food a tutti gli effetti, con benefici non solo a livello fisico ma anche mentale.

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Photo by Anna Pelzer on Unsplash

Verdure in ogni salsa

Dal paté di verdure (da preferire a quello crudelissimo di fegato d’oca!) alle verdure ripiene o saltate, accogliete a braccia aperte il mondo vegetale!

Non solo sarà una scelta light e salutare ma sarà anche etica e perfino estetica: il tripudio cromatico della verdura impiattata a tavola sarà un piacere anche per gli occhi.

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Photo by Andrew Ridley on Unsplash

Funghi

Un tipo di vegetale che ben si adatta alle tavole invernali è il fungo.

Oltre a essere buono, è anche un elisir di bellezza: ricco di minerali e sostanze nutritive, capita a fagiuolo (anche se è fungo) sulle tavole di chi ricerca un’alimentazione salutare.

Per il pranzo natalizio sarà perfetto: dal risotto alle zuppe fino alle frittate, fate spuntare come funghi i funghi sulla vostra tavola!

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Photo by James Harris on Unsplash

Lasagne o torte vegetariane

Le verdure di cui sopra si prestano molto bene anche per primi piatti o piatti unici prettamente invernali.

Lasagne, torte salate a base di zucchine e via dicendo sono da mettere in menù senza remore!

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Photo by Tobias Macha on Unsplash

Cipolle ripiene

Un piatto originale perché solitamente poco servito è la cipolla ripiena.

Offritela ai vostri commensali sottolineandone le innumerevoli proprietà benefiche (la cipolla aiuta la diuresi, combatte la ritenzione idrica e scongiura la cellulite).

Inoltre fate presente che le cipolle una volta bollite non danno più il fastidioso effetto di alitosi. Non si sa mai che qualcuno voglia scambiarsi qualche bacetto sotto il vischio!

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Photo by Thought Catalog on Unsplash

Avocado 

Il principe dei superfood è l’avocado, propinato in ogni salsa da chiunque ami il wellness.

Benché sia associato più all’estate, l’avocado è adatto anche a tavole dicembrine: l’alto contenuto di Omega e grassi buoni lo rende un’ottima pietanza quando fuori fa freddo e dobbiamo fare incetta di energie per scaldarci.

E il bello dell’avocado è che dà una sferzata energica senza far mettere su nemmeno un etto!

Se volete un’apertura del pranzo natalizio in grande stile hipster, proponete come antipasto delle tartine a base di avocado toast.

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Photo by Jade Aucamp on Unsplash

Vellutata 

Un altro comfort food oltre alla zuppa di miso è la vellutata.

Sbizzarritevi tra vellutate di zucca, di spinaci, di asparagi

In materia di vellutate, tutto fa brodo! Buone, salutari e altamente riscaldanti, saranno un ottimo inizio per il vostro pranzo natalizio alternativo.

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Photo by Amy Shamblen on Unsplash

Uova

Anche se le uova sono annoverate nei menù più di Pasqua che di Natale, invertite la tendenza e fatele protagoniste del pranzo del 25!

Ricche di proteine e nutrienti, le uova vanno a braccetto con qualsiasi cosa.

E la loro versatilità le rende adatte a ogni palato: ripiene, strapazzate, fritte, alla coque, sode… Ce n’è davvero per tutti i gusti, letteralmente.

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Photo by Don Daskalo on Unsplash

Poké

Se l’antipasto con mini avocado toast vi sembrava hipster, preparatevi a fare leccare i baffi dei vostri amici davvero hipster presentando in tavola la poké bowl!

Vera ossessione alimentare che sta stregando tutti quanti, perché non farla rientrare anche nel menù di Natale? Altro che le solite tartine burro e salmone!

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Photo by Food Photographer | Jennifer Pallian on Unsplash

Aspic di frutta 

Il tema dolci è delicato: la nostra tradizione culinaria non prevede che ci si possa esimere da panettoni, pandori e croccanti vari, pena essere rinnegati dalla nonna.

Per i vostri commensali che preferiscono rimanere leggeri anche a fine pasto, proponete però anche un aspic di frutta.

Aiuterà la digestione e darà la giusta dose di dolcezza senza esagerare l’introito calorico di uno dei pranzi più pesantucci dell’anno.

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In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP

Progetto-senza-titoloNatale Cotechino
Il piatto delle Feste per eccellenza vi stupirà: ecco perché.

Non è Capodanno senza il Cotechino con le lenticchie, un abbinamento tradizionale che, se mangiato alla mezzanotte, si dice porti fortuna e prosperità per l'anno nuovo.

Ma allora perché concederselo solo durante le Feste? Il Cotechino Modena IGP è un ottimo prodotto italiano che si presta perfettamente anche a ricette gourmet, da servire non solo durante la stagione fredda, soprattutto perché meno calorico di quanto si pensi.

In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP

(Continua sotto la foto)

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Ogni anno, arriva puntuale il momento di scegliere il menu per il pranzo di Natale e il cenone di Capodanno. L’usanza (ma anche l’indubitabile bontà e gusto) vuole che il Cotechino sia sempre e comunque presente a tavola e, per abitudine, siamo soliti proporlo con i classici abbinamenti lenticchie e purea di patate. 

Ma per stupire parenti e amici sappiate che ci sono ricette raffinate e innovative che combinano insieme tradizione e modernità.

Proprio il Consorzio di tutela Zampone e Cotechino Modena IGP – che oggi conta 13 aziende, tra i principali produttori dei due prodotti insigniti dell’ambito riconoscimento “Indicazione Geografica Protetta” – ha deciso di lanciare una sfida ai consueti luoghi comuni.

E così, grazie al coinvolgimento dello chef Luca Marchini del ristorante stellato L’erba del Re di Modena, sono venuti fuori piatti insoliti e originali come il Cotechino croccante accompagnato con zabaione semi salato, cipolle all’aceto balsamico di Modena ed emulsione oppure la Pasta all’uovo con un ragù di Zampone, fondo bruno e cioccolato fondente.

Ricette che fanno venire l’acquolina ancora prima di sentire il profumino che sprigionano in pentola e – ottima notizia! – contrariamente ai pregiudizi, si possono gustare senza grandi sensi di colpa. Sì perché il Cotechino ha meno calorie di quanto si pensi: un etto corrisponde a circa 250 calorie, un apporto inferiore a quello di un piatto di pasta scondita ed equivalente a quello di una mozzarella. 

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Altro mito da sfatare: il colesterolo è presente in quantità simili a quello contenuto nel pollo o nella spigola e comunque inferiori a quelle presenti in tanti alimenti che consumiamo abitualmente come le uova, frutti di mare o formaggio grana.

Questo prodotto dalla lunga storia e tradizione – una miscela di carni suine ottenute dalla muscolatura striata, grasso suino, cotenna, sale e pepe intero e/o a pezzi – rispetto al passato, ha visto ridursi il contenuto di grassi e sodio e oggi è in linea con i suggerimenti della moderna scienza nutrizionale.

Lo dicono gli esperti, e in particolare le recenti analisi dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (ex INRAN ora CREA NUT): il Cotechino non solo ha un elevato contenuto di proteine nobili e un moderato contenuto di grassi (perché persi in parte con la cottura) ma anche più grassi insaturi rispetto a quelli saturi ed è ricco di vitamine del gruppo B e di minerali, soprattutto ferro e zinco.

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Si tratta poi di un prodotto costantemente controllato proprio perché tutelato da un Consorzio, ormai attivo da oltre 20 anni, che ne garantisce la produzione nel territorio previsto dal disciplinare (Modena, Ferrara, Ravenna, Rimini, Forlì-Cesena, Bologna, Reggio Emilia, Parma, Piacenza, Cremona, Lodi, Pavia, Milano, Varese, Como, Lecco, Bergamo, Brescia, Mantova, Verona e Rovigo), secondo l’originale e tradizionale ricetta (determinati ingredienti, proporzioni e spezie) e rispettando precise caratteristiche qualitative (colore, sapore e soprattutto un contenuto minimo di proteine e massimo di grassi).

E poi, ultimo ma non per importanza, da considerare la velocità di preparazione di questo piatto. Quanto quella di un piatto di pasta, tra ebollizione e cottura: proprio così. Grazie al packaging in alluminio della versione precotta, che richiede una cottura in acqua bollente, ci vogliono solo 20 minuti. Quindi, cos’altro aspettare? Se già state sognando un bel piatto di Cotechino fumante, il conto alla rovescia è già partito e da questo momento avrete meno di un quarto d’ora per sbizzarrivi!

Se volete cimentarvi in ricette alternative con il Cotechino Modena IGP – un prodotto la cui origine risale addirittura al Cinquecento – potete consultare la sezione ricette del sito web del Consorzio con un’ampia serie di proposte che vanno dal brunch all’aperitivo. 

Pubblicazione finanziata con la Legge Regionale dell’Emilia-Romagna n. 16/95