Lunch Box Diet: come funziona la dieta della “schiscetta” per dimagrire in pausa pranzo
La Lunch Box Diet è una dieta da seguire solo a pranzo, facendo attenzione a quello che si mette nella “schiscetta” della pausa pranzo, appunto.
Si tratta di un regime alimentare ideato anni fa dal personal trainer Simon Lovell secondo il quale il pranzo che ci portiamo in ufficio o a scuola dovrebbe rispondere a precise regole.
Tornata attualissima quest’anno, la Lunch Box Diet è molto amata perché permette libertà per gli altri pasti. E offre un menù molto vario per quanto riguarda la lunch box.
Ecco tutto quello che bisogna sapere sulla dieta del porta-pranzo.
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Cosa mangiare in pausa pranzo per dimagrire
La lunch box per essere light da un lato ma bilanciata dall’altro deve avere proporzioni equilibrate di verdure, proteine e grassi.
L’ideale sarebbe la seguente composizione: 60% di verdure, 30% di proteine e 10% di grassi contenuti nei condimenti.
A parte ci sono i carboidrati, da consumare come accompagnamento del pasto (tre gallette, 40 grammi di riso o un panino piccolo), e la frutta come dessert (senza esagerare in quanto zuccherina).
Quali condimenti sono ammessi
I condimenti devono essere utilizzati con estrema parsimonia, preferendo le spezie per insaporire i cibi.
Gli unici condimenti ammessi sono l’olio extravergine di oliva (un cucchiaio) e l’aceto balsamico.
Sale, pepe, peperoncino, curcuma e zenzero per dare un tocco spicy andranno benissimo.
Gli alimenti consigliati
Bisogna prediligere i cibi a basso indice glicemico, preferendo verdure come broccoli, spinaci, zucchine, asparagi, sedani, ravanelli, finocchi, peperoni, fave, insalata a foglia verde, cipolla, crauti, cetrioli, cavolini di Bruxelles, cavolfiori, bietole, barbabietole e avocado.
Per quanto riguarda le proteine, via libera alle carni bianche, alle uova e al pesce.
Anche i crostacei sono ammessi in quanto alimenti dal basso indice glicemico.
Ottime le proteine vegetali come tofu e soia.
Tra i carboidrati (da consumare nelle quantità consentite) il migliore è il riso integrale.
Nel caso si svolga attività fisica intensa, sono concessi anche pasta di frumento e pane.
Come frutta, optate per il ribes nero e per i frutti di bosco in generale.
Anche la frutta secca è ammessa, come mandorle, noci, nocciole e pistacchi. Ma stando bene attenti a non superare i 30 grammi.
Alternativa fast: il panino
Per quando non si ha tempo di preparare la lunch box tradizionale, c’è anche la versione “fast” del panino.
L’importante è che sia composto di pane integrale e che la farcitura sia molto leggera: bresaola, pomodoro, lattuga, pollo o verdure alla piastra sono un’ottima soluzione.
Stando ben lontani dalle salse e dai formaggi.
Cosa bere a pranzo per accompagnare la lunch box
Come in ogni dieta, anche in questa è essenziale consumare almeno un litro e mezzo al giorno di acqua.
La lunch box dunque va sempre accompagnata all'acqua naturale, meglio se bevuta prima del pasto, per favorire l'effetto saziante.
Cosa mangiare a colazione e cena
Il bello della Lunch Box Diet è che per il resto della giornata non si deve seguire nessuna regola ipocalorica.
Sia a colazione sia a cena si può mangiare ciò che si vuole, cercando di prediligere sempre alimenti sani, freschi e di stagione.
E di non esagerare con le quantità, ovviamente.
Buon senso quanto basta, insomma.
I pro della Lunch Box Diet
Tra i pro di questa dieta c’è il fatto che non bisogna contare le calorie né pesare gli alimenti.
Le proporzioni di verdure, proteine e condimenti sono da fare a occhio, inoltre la varietà dei cibi concessi è elevata.
Le limitazioni non sono tante, basta considerare l’indice glicemico e scegliere alimenti che ce l’abbiano basso.
I contro della Lunch Box Diet
I contro sono strettamente legati ai pro: non dover pesare i cibi e fare il conteggio calorico da un lato è un bene, dall’altro potrebbe essere rischioso per la buona riuscita della dieta.
Flessibilità e varietà, infatti, potrebbero fare perdere il controllo del regime alimentare, portando quindi a risultati non soddisfacenti.
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