Dieta della longevità: cosa mangiare per vivere meglio e più a lungo

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La dieta della longevità propone un approccio pragmatico per coloro che desiderano perseguire una vita lunga e sana: ecco come funziona

Nel mondo delle diete e delle tendenze alimentari in continua evoluzione, emerge una prospettiva affascinante che sta catturando sempre più l'attenzione e la credibilità degli esperti di nutrizione: la dieta della longevità.

Mentre la maggior parte dei trend dietetici possono essere effimeri e mirati alla perdita di peso, quest'approccio all'alimentazione è intrinsecamente orientato verso il mantenimento della salute per vivere una vita più lunga e soddisfacente.

Ovviamente si sa da tempo che una corretta alimentazione, associata a un corretto stile di vita, aiutano a prevenire tutta una serie di malattie, allungando così le aspettative di vita. 

Ma che cos'ha di speciale questa dieta della longevità? Come funziona e quali benefici offre? Ve lo spieghiamo qui di seguito. 

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Cos'è e come funziona la dieta della longevità

(Continua sotto la foto)

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Cos'è e come funziona la dieta della longevità

La dieta della longevità è un approccio alimentare che mira a migliorare la salute generale e a estendere la vita. Si basa infatti su principi nutrizionali che promuovono la longevità, la resistenza alle malattie e il benessere.

Uno degli elementi chiave di questa dieta è la limitazione dell'apporto calorico, senza però cadere in una restrizione eccessiva. Questo può essere raggiunto attraverso il digiuno intermittente o i giorni di semi-digiuno.

Si tratta di pratiche che non solo limitano l'apporto calorico ma attivano anche processi benefici nel corpo, contribuendo così all'obiettivo di promuovere una vita sana e prolungata. 

Entrambi questi approcci, infatti, promuovono il controllo del peso e migliorano la sensibilità all'insulina, riducendo così il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2. Inoltre, possono aiutare a ridurre l'infiammazione cronica nel corpo, un fattore chiave nello sviluppo di molte malattie legate all'invecchiamento.

I cibi sì e i cibi no

Un altro aspetto importante della dieta della longevità è la scelta dei cibi giusti.

Via libera a frutta, legumi e verdure, ricche di vitamine, minerali e antiossidanti che aiutano a combattere l'invecchiamento e a migliorare la salute generale

Il pesce è un altro alleato prezioso, grazie alle sue proteine magre e agli acidi grassi omega-3, noti per i benefici per il cuore e il cervello. 

Ci sono poi alcuni "cibi no" da evitare o consumare con moderazione. Tra questi, rientrano tutti gli alimenti ad alto contenuto di grassi saturi e zuccheri raffinati; come cibi processati, dolci e cibi fritti; che possono contribuire all'obesità, al diabete e ad altre malattie legate all'infiammazione.

Inoltre, è consigliabile limitare il consumo di carne rossa e latticini grassi, poiché eccessi di questi alimenti possono aumentare il rischio di malattie cardiache.

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Le regole della longevità

Le regole della dieta della longevità sono chiare e mirano a creare un equilibrio nutrizionale che favorisca una vita sana e prolungata. Queste regole includono:

Limitare gli zuccheri aggiunti

Ridurre l'assunzione di zuccheri aggiunti è fondamentale, poiché gli zuccheri in eccesso possono portare a problemi di salute come obesità e diabete.

Evitare i grassi saturi

Ridurre il consumo di grassi saturi, che sono spesso presenti in cibi come carne rossa e latticini grassi, è importante per la salute del cuore.

Aumentare il consumo di fibre

Le fibre, presenti in abbondanza in frutta, verdura e cereali integrali, favoriscono la digestione e possono aiutare a controllare l'appetito.

Praticare il digiuno intermittente o semi-digiuno

Il digiuno intermittente è una parte essenziale di questa dieta e può essere fatto in vari modi, come il digiuno a giorni alterni o il digiuno di 16 ore al giorno (da attuare solo dopo approvazione medica).

Consumare proteine magre

Le proteine magre, come quelle trovate nel pesce, nel pollame e nei legumi, forniscono amminoacidi essenziali senza il grasso in eccesso.

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I benefici della dieta della longevità

I benefici della dieta della longevità sono molteplici.

Prima di tutto, può contribuire a mantenere un peso corporeo sano e a prevenire l'obesità, riducendo così il rischio di malattie cardiache, diabete di tipo 2 e altre condizioni legate all'obesità.

Inoltre, la limitazione delle calorie e il digiuno intermittente possono attivare processi di riparazione cellulare, promuovendo la longevità e il benessere generale.

La dieta della longevità è associata anche a una maggiore resistenza al deterioramento cognitivo e all'invecchiamento cerebrale

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In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP

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Il piatto delle Feste per eccellenza vi stupirà: ecco perché.

Non è Capodanno senza il Cotechino con le lenticchie, un abbinamento tradizionale che, se mangiato alla mezzanotte, si dice porti fortuna e prosperità per l'anno nuovo.

Ma allora perché concederselo solo durante le Feste? Il Cotechino Modena IGP è un ottimo prodotto italiano che si presta perfettamente anche a ricette gourmet, da servire non solo durante la stagione fredda, soprattutto perché meno calorico di quanto si pensi.

In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP

(Continua sotto la foto)

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Ogni anno, arriva puntuale il momento di scegliere il menu per il pranzo di Natale e il cenone di Capodanno. L’usanza (ma anche l’indubitabile bontà e gusto) vuole che il Cotechino sia sempre e comunque presente a tavola e, per abitudine, siamo soliti proporlo con i classici abbinamenti lenticchie e purea di patate. 

Ma per stupire parenti e amici sappiate che ci sono ricette raffinate e innovative che combinano insieme tradizione e modernità.

Proprio il Consorzio di tutela Zampone e Cotechino Modena IGP – che oggi conta 13 aziende, tra i principali produttori dei due prodotti insigniti dell’ambito riconoscimento “Indicazione Geografica Protetta” – ha deciso di lanciare una sfida ai consueti luoghi comuni.

E così, grazie al coinvolgimento dello chef Luca Marchini del ristorante stellato L’erba del Re di Modena, sono venuti fuori piatti insoliti e originali come il Cotechino croccante accompagnato con zabaione semi salato, cipolle all’aceto balsamico di Modena ed emulsione oppure la Pasta all’uovo con un ragù di Zampone, fondo bruno e cioccolato fondente.

Ricette che fanno venire l’acquolina ancora prima di sentire il profumino che sprigionano in pentola e – ottima notizia! – contrariamente ai pregiudizi, si possono gustare senza grandi sensi di colpa. Sì perché il Cotechino ha meno calorie di quanto si pensi: un etto corrisponde a circa 250 calorie, un apporto inferiore a quello di un piatto di pasta scondita ed equivalente a quello di una mozzarella. 

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Altro mito da sfatare: il colesterolo è presente in quantità simili a quello contenuto nel pollo o nella spigola e comunque inferiori a quelle presenti in tanti alimenti che consumiamo abitualmente come le uova, frutti di mare o formaggio grana.

Questo prodotto dalla lunga storia e tradizione – una miscela di carni suine ottenute dalla muscolatura striata, grasso suino, cotenna, sale e pepe intero e/o a pezzi – rispetto al passato, ha visto ridursi il contenuto di grassi e sodio e oggi è in linea con i suggerimenti della moderna scienza nutrizionale.

Lo dicono gli esperti, e in particolare le recenti analisi dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (ex INRAN ora CREA NUT): il Cotechino non solo ha un elevato contenuto di proteine nobili e un moderato contenuto di grassi (perché persi in parte con la cottura) ma anche più grassi insaturi rispetto a quelli saturi ed è ricco di vitamine del gruppo B e di minerali, soprattutto ferro e zinco.

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Si tratta poi di un prodotto costantemente controllato proprio perché tutelato da un Consorzio, ormai attivo da oltre 20 anni, che ne garantisce la produzione nel territorio previsto dal disciplinare (Modena, Ferrara, Ravenna, Rimini, Forlì-Cesena, Bologna, Reggio Emilia, Parma, Piacenza, Cremona, Lodi, Pavia, Milano, Varese, Como, Lecco, Bergamo, Brescia, Mantova, Verona e Rovigo), secondo l’originale e tradizionale ricetta (determinati ingredienti, proporzioni e spezie) e rispettando precise caratteristiche qualitative (colore, sapore e soprattutto un contenuto minimo di proteine e massimo di grassi).

E poi, ultimo ma non per importanza, da considerare la velocità di preparazione di questo piatto. Quanto quella di un piatto di pasta, tra ebollizione e cottura: proprio così. Grazie al packaging in alluminio della versione precotta, che richiede una cottura in acqua bollente, ci vogliono solo 20 minuti. Quindi, cos’altro aspettare? Se già state sognando un bel piatto di Cotechino fumante, il conto alla rovescia è già partito e da questo momento avrete meno di un quarto d’ora per sbizzarrivi!

Se volete cimentarvi in ricette alternative con il Cotechino Modena IGP – un prodotto la cui origine risale addirittura al Cinquecento – potete consultare la sezione ricette del sito web del Consorzio con un’ampia serie di proposte che vanno dal brunch all’aperitivo. 

Pubblicazione finanziata con la Legge Regionale dell’Emilia-Romagna n. 16/95