Sognate unghie forti e belle? Ecco cosa mangiare

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Stili di vita, abitudini sbagliate e stress possono indebolirle. Ecco cosa mangiare per rinforzare le unghie e renderle più sane

Lo stress, un uso frequente di prodotti troppo aggressivi, compresi detergenti e detersivi, e tanti altri fattori possono rendere le unghie particolarmente fragili, ma sapere cosa mangiare per rinforzare le unghie può davvero fare la differenza.

Il problema tende infatti a peggiorare in caso di una dieta particolarmente squilibrata, già che carenze di vitamine e minerali ne influenzano fortemente la salute e la robustezza.

** Cosa mangiare per rafforzare i capelli (e farli crescere più in fretta) **

Per combattere la fragilità ungueale può essere d’aiuto inserire nei menu quotidiani cibi ricchi di sostanze che garantiscono una maggiore protezione, migliorandone l'aspetto e lo stato di salute.

Ecco cosa non farsi mancare nella dieta per unghie forti e sane.

Cosa mangiare per rinforzare le unghie

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uova piatto verdure

Vitamina H (uova, latte, legumi, frutta secca)

Chiamata anche biotina, la vitamina H è indispensabile per la salute delle unghie.

Stimola la formazione di cheratina, una sostanza che le rende più forti.

Si trova in abbondanza nei vegetali, nei legumi, nelle uova, nel latte e nelle diverse varietà di frutta secca, comprese le noci, i pistacchi e le mandorle.

Per assimilarla meglio il suggerimento è di associare i cibi che la contengono con quelli ricchi di zinco, come il pesce.

Collagene, da abbinare ai cibi ricchi di vitamina C

Il collagene è una proteina presente nelle unghie la cui carenza le rende più fragili.

La sua produzione avviene grazie ad alcuni aminoacidi presenti per esempio nel pesce e nelle uova e viene agevolata dalla presenza di vitamina C, di cui sono particolarmente ricchi alimenti come i kiwi, i frutti di bosco e le verdure a foglia, tra cui gli spinaci, la lattuga e la rucola.

Ferro (uova, carne, legumi)

I cibi ricchi di ferro sono degli ottimi alleati a tavola se avete unghie che si sfaldano e si spezzano facilmente.

Una carenza di questo minerale nella dieta quotidiana infatti è responsabile in molti casi del loro indebolimento.

Per evitare ciò non fatevi mancare a tavola alimenti come uova, carne magra di pollo o di tacchino, fagioli, lenticchie, ceci e fate attenzione a cosa mangiate nello stesso pasto.

Alcuni cibi come quelli in cui è presente il calcio, per esempio i formaggi, ne riducono l’assorbimento, mentre altri, in particolare quelli in cui è presente il rame (pesce, frutti di mare, semi di lino, semi di sesamo) e la vitamina C (limone, fragole, radicchio, rucola), ne facilitano l’assimilazione.

 

Photo Credits: Unsplash

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In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP

Progetto-senza-titoloNatale Cotechino
Il piatto delle Feste per eccellenza vi stupirà: ecco perché.

Non è Capodanno senza il Cotechino con le lenticchie, un abbinamento tradizionale che, se mangiato alla mezzanotte, si dice porti fortuna e prosperità per l'anno nuovo.

Ma allora perché concederselo solo durante le Feste? Il Cotechino Modena IGP è un ottimo prodotto italiano che si presta perfettamente anche a ricette gourmet, da servire non solo durante la stagione fredda, soprattutto perché meno calorico di quanto si pensi.

In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP

(Continua sotto la foto)

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Ogni anno, arriva puntuale il momento di scegliere il menu per il pranzo di Natale e il cenone di Capodanno. L’usanza (ma anche l’indubitabile bontà e gusto) vuole che il Cotechino sia sempre e comunque presente a tavola e, per abitudine, siamo soliti proporlo con i classici abbinamenti lenticchie e purea di patate. 

Ma per stupire parenti e amici sappiate che ci sono ricette raffinate e innovative che combinano insieme tradizione e modernità.

Proprio il Consorzio di tutela Zampone e Cotechino Modena IGP – che oggi conta 13 aziende, tra i principali produttori dei due prodotti insigniti dell’ambito riconoscimento “Indicazione Geografica Protetta” – ha deciso di lanciare una sfida ai consueti luoghi comuni.

E così, grazie al coinvolgimento dello chef Luca Marchini del ristorante stellato L’erba del Re di Modena, sono venuti fuori piatti insoliti e originali come il Cotechino croccante accompagnato con zabaione semi salato, cipolle all’aceto balsamico di Modena ed emulsione oppure la Pasta all’uovo con un ragù di Zampone, fondo bruno e cioccolato fondente.

Ricette che fanno venire l’acquolina ancora prima di sentire il profumino che sprigionano in pentola e – ottima notizia! – contrariamente ai pregiudizi, si possono gustare senza grandi sensi di colpa. Sì perché il Cotechino ha meno calorie di quanto si pensi: un etto corrisponde a circa 250 calorie, un apporto inferiore a quello di un piatto di pasta scondita ed equivalente a quello di una mozzarella. 

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Altro mito da sfatare: il colesterolo è presente in quantità simili a quello contenuto nel pollo o nella spigola e comunque inferiori a quelle presenti in tanti alimenti che consumiamo abitualmente come le uova, frutti di mare o formaggio grana.

Questo prodotto dalla lunga storia e tradizione – una miscela di carni suine ottenute dalla muscolatura striata, grasso suino, cotenna, sale e pepe intero e/o a pezzi – rispetto al passato, ha visto ridursi il contenuto di grassi e sodio e oggi è in linea con i suggerimenti della moderna scienza nutrizionale.

Lo dicono gli esperti, e in particolare le recenti analisi dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (ex INRAN ora CREA NUT): il Cotechino non solo ha un elevato contenuto di proteine nobili e un moderato contenuto di grassi (perché persi in parte con la cottura) ma anche più grassi insaturi rispetto a quelli saturi ed è ricco di vitamine del gruppo B e di minerali, soprattutto ferro e zinco.

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Si tratta poi di un prodotto costantemente controllato proprio perché tutelato da un Consorzio, ormai attivo da oltre 20 anni, che ne garantisce la produzione nel territorio previsto dal disciplinare (Modena, Ferrara, Ravenna, Rimini, Forlì-Cesena, Bologna, Reggio Emilia, Parma, Piacenza, Cremona, Lodi, Pavia, Milano, Varese, Como, Lecco, Bergamo, Brescia, Mantova, Verona e Rovigo), secondo l’originale e tradizionale ricetta (determinati ingredienti, proporzioni e spezie) e rispettando precise caratteristiche qualitative (colore, sapore e soprattutto un contenuto minimo di proteine e massimo di grassi).

E poi, ultimo ma non per importanza, da considerare la velocità di preparazione di questo piatto. Quanto quella di un piatto di pasta, tra ebollizione e cottura: proprio così. Grazie al packaging in alluminio della versione precotta, che richiede una cottura in acqua bollente, ci vogliono solo 20 minuti. Quindi, cos’altro aspettare? Se già state sognando un bel piatto di Cotechino fumante, il conto alla rovescia è già partito e da questo momento avrete meno di un quarto d’ora per sbizzarrivi!

Se volete cimentarvi in ricette alternative con il Cotechino Modena IGP – un prodotto la cui origine risale addirittura al Cinquecento – potete consultare la sezione ricette del sito web del Consorzio con un’ampia serie di proposte che vanno dal brunch all’aperitivo. 

Pubblicazione finanziata con la Legge Regionale dell’Emilia-Romagna n. 16/95