Non basta (solo) prendere il sole: ecco gli alimenti che preparano la pelle all’estate e valorizzano l’abbronzatura

Estate è sinonimo di sole, pelle dorata e giornate all’aria aperta. Ma per ottenere un colorito naturale, uniforme e luminoso, e soprattutto per proteggere davvero la pelle, non basta esporsi al sole con la crema protettiva giusta. Il segreto di una tintarella bella e sana inizia da dentro, con una dieta ricca di cibi per abbronzatura.
Tra questi, spiccano gli alimenti ricchi di betacarotene: un pigmento naturale arancio/rosso appartenente alla famiglia dei carotenoidi, capace di potenziare la produzione di melanina, migliorare la difesa della pelle dai raggi UV e rallentare l’invecchiamento cellulare. Non solo: una volta ingerito, il betacarotene si trasforma in vitamina A, preziosa per il rinnovamento cellulare, la sintesi del collagene e la salute della vista.
Ma dove si trova questo elisir estivo? Ecco 14 alimenti ricchi di betacarotene da inserire nella dieta prima, durante e dopo l’esposizione al sole per un’abbronzatura naturale, intensa e duratura.
14 cibi per un’abbronzatura dorata e sicura per la pelle
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I 14 alimenti amici della tintarella
Carote
Regine incontrastate dell’estate. Favoriscono la produzione di melanina e l’idratazione cutanea. Provatele grattugiate in insalata o centrifugate con un filo d’olio extravergine (essenziale per l’assimilazione del betacarotene).
Patate dolci (polpa arancione)
Una vera bomba di betacarotene e vitamina C. Da provare al forno con olio d’oliva e spezie, o in purè leggero.
Zucca
Non solo d’inverno! Ideale al forno, in vellutate estive o addirittura trasformata in gelato alla zucca e cannella.
Spinaci
Verdi sì, ma ricchissimi di betacarotene. Cuoceteli leggermente per facilitarne l’assorbimento o aggiungeteli a smoothie e centrifugati.
Melone (tipologia cantalupo)
Dolce, dissetante e super abbronzante. Perfetto col prosciutto crudo o in dessert con gelato alla vaniglia.
Peperoni rossi
Concentrati di betacarotene e vitamina C. Più il rosso è intenso, meglio è. Ottimi crudi in pinzimonio o saltati in padella.
Albicocche
Un frutto-icona dell’estate. Fresche o secche, aiutano la pelle a mantenersi giovane e luminosa.
Lattuga
Sottovalutata, ma ricca di betacarotene e quercetina. Da provare anche in vellutata con patata dolce.
Broccoli
Altro che noiosi: sono una miniera di antiossidanti, fibre e carotenoidi. Crudi, al vapore o in insalata, fanno sempre bene.
Mango
Dolce e aromatico, è un booster per la pelle. Ottimo da solo o frullato in smoothie tropicali.
Pomodori
Fonte di licopene e betacarotene, proteggono la pelle dalle scottature. Ancora meglio se cotti (per una maggiore disponibilità dei carotenoidi).
Papaya
Nota per il suo potere anti-age, ricca di antiossidanti come il licopene, combatte lo stress ossidativo e rallenta l’invecchiamento cutaneo.
Cachi
Polposi, dolci e ricchi di carotenoidi e vitamina C. Idratano e rendono la pelle più compatta e soda.
Rucola
Piccante e aromatica, la rucola è una sorprendente fonte di betacarotene, anche se non ha il tipico colore arancio. Oltre ad aiutare la pelle a difendersi dai raggi solari, è ricca di vitamina K e acido folico. Perfetta in insalata con agrumi e frutta secca, oppure come base per un pesto estivo alternativo.
Un’ultima dritta: non dimenticare i grassi buoni!
Per assorbire il betacarotene, serve sempre un supporto lipidico: olio extravergine d’oliva, avocado, frutta secca o semi oleosi sono ideali da abbinare.
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In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP

Non è Capodanno senza il Cotechino con le lenticchie, un abbinamento tradizionale che, se mangiato alla mezzanotte, si dice porti fortuna e prosperità per l'anno nuovo.
Ma allora perché concederselo solo durante le Feste? Il Cotechino Modena IGP è un ottimo prodotto italiano che si presta perfettamente anche a ricette gourmet, da servire non solo durante la stagione fredda, soprattutto perché meno calorico di quanto si pensi.
In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP
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Ogni anno, arriva puntuale il momento di scegliere il menu per il pranzo di Natale e il cenone di Capodanno. L’usanza (ma anche l’indubitabile bontà e gusto) vuole che il Cotechino sia sempre e comunque presente a tavola e, per abitudine, siamo soliti proporlo con i classici abbinamenti lenticchie e purea di patate.
Ma per stupire parenti e amici sappiate che ci sono ricette raffinate e innovative che combinano insieme tradizione e modernità.
Proprio il Consorzio di tutela Zampone e Cotechino Modena IGP – che oggi conta 13 aziende, tra i principali produttori dei due prodotti insigniti dell’ambito riconoscimento “Indicazione Geografica Protetta” – ha deciso di lanciare una sfida ai consueti luoghi comuni.
E così, grazie al coinvolgimento dello chef Luca Marchini del ristorante stellato L’erba del Re di Modena, sono venuti fuori piatti insoliti e originali come il Cotechino croccante accompagnato con zabaione semi salato, cipolle all’aceto balsamico di Modena ed emulsione oppure la Pasta all’uovo con un ragù di Zampone, fondo bruno e cioccolato fondente.
Ricette che fanno venire l’acquolina ancora prima di sentire il profumino che sprigionano in pentola e – ottima notizia! – contrariamente ai pregiudizi, si possono gustare senza grandi sensi di colpa. Sì perché il Cotechino ha meno calorie di quanto si pensi: un etto corrisponde a circa 250 calorie, un apporto inferiore a quello di un piatto di pasta scondita ed equivalente a quello di una mozzarella.
Altro mito da sfatare: il colesterolo è presente in quantità simili a quello contenuto nel pollo o nella spigola e comunque inferiori a quelle presenti in tanti alimenti che consumiamo abitualmente come le uova, frutti di mare o formaggio grana.
Questo prodotto dalla lunga storia e tradizione – una miscela di carni suine ottenute dalla muscolatura striata, grasso suino, cotenna, sale e pepe intero e/o a pezzi – rispetto al passato, ha visto ridursi il contenuto di grassi e sodio e oggi è in linea con i suggerimenti della moderna scienza nutrizionale.
Lo dicono gli esperti, e in particolare le recenti analisi dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (ex INRAN ora CREA NUT): il Cotechino non solo ha un elevato contenuto di proteine nobili e un moderato contenuto di grassi (perché persi in parte con la cottura) ma anche più grassi insaturi rispetto a quelli saturi ed è ricco di vitamine del gruppo B e di minerali, soprattutto ferro e zinco.
Si tratta poi di un prodotto costantemente controllato proprio perché tutelato da un Consorzio, ormai attivo da oltre 20 anni, che ne garantisce la produzione nel territorio previsto dal disciplinare (Modena, Ferrara, Ravenna, Rimini, Forlì-Cesena, Bologna, Reggio Emilia, Parma, Piacenza, Cremona, Lodi, Pavia, Milano, Varese, Como, Lecco, Bergamo, Brescia, Mantova, Verona e Rovigo), secondo l’originale e tradizionale ricetta (determinati ingredienti, proporzioni e spezie) e rispettando precise caratteristiche qualitative (colore, sapore e soprattutto un contenuto minimo di proteine e massimo di grassi).
E poi, ultimo ma non per importanza, da considerare la velocità di preparazione di questo piatto. Quanto quella di un piatto di pasta, tra ebollizione e cottura: proprio così. Grazie al packaging in alluminio della versione precotta, che richiede una cottura in acqua bollente, ci vogliono solo 20 minuti. Quindi, cos’altro aspettare? Se già state sognando un bel piatto di Cotechino fumante, il conto alla rovescia è già partito e da questo momento avrete meno di un quarto d’ora per sbizzarrivi!
Se volete cimentarvi in ricette alternative con il Cotechino Modena IGP – un prodotto la cui origine risale addirittura al Cinquecento – potete consultare la sezione ricette del sito web del Consorzio con un’ampia serie di proposte che vanno dal brunch all’aperitivo.
Pubblicazione finanziata con la Legge Regionale dell’Emilia-Romagna n. 16/95
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