Nuove emoji in arrivo: Apple lancia 70 nuove emoticon, eccole
In occasione del World Emoji Day, Apple rilascia l'anteprima di 70 nuove emoji: tra le novità, persone con capelli rossi, canguri, cupcake e l'atteso mango
In occasione del World Emoji Day (oggi, 17 luglio) Apple ha dichiarato il rilascio di più di 70 nuove emoji per iPhone, iPad, Apple Watch e Mac, disponibili con il prossimo aggiornamento di sistema, ovvero iOS 12.
Le nuove emoticon sono state create sulla base di caratteri approvati in Unicode 11.0, e includono tantissime varie e nuove opzioni.
In primis ci sono nuove facce, di tutte le tonalità della pelle, che includono ancor più opzioni per i capelli: rossi, bianchi, grigi, lisci, ricci e chi più ne ha più ne metta.
L'obiettivo di Apple per la creazione di queste nuove emoji con persone è quello di cercare di rappresentare al meglio quante più persone possibili.
I nuovi disegni però non si limitiano alle persone.
Ci sono nuove espressioni: chi ha freddo, chi ha caldo, chi fa festa e chi è innamorato.
Nuove emoji anche per il cibo e gli animali, con canguri e aragoste, mango e cupcake.
Molte infine le altre new entry, tra personaggi, sport e simboli, che verranno lanciati entro la fine dell'anno - tra cui un nuovo supereroe emoji, un softball, l'antico amuleto nazar e il simbolo dell'infinito - ve ne mostriamo qualcuna nella gallery qui sotto).
Le nuove emoticon saranno disponibili una volta aggiornato il sistema a iOS 12 - il cui lancio è previsto per l'autunno.
(Continua sotto la gallery - foto di Apple)
World Day Emoji: ecco le nuove faccine in arrivo
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Un dizionario per le emoji
Le emoji sono un innegabile nuovo modo di comunicare: il loro uso è aumentato drammaticamente negli ultimi anni - al punto che il 95% delle persone online ha utilizzato le emoji, rendendole la lingua più popolare di Internet.
E come tutte le lingue, anche questa ha bisogno di un dizionario che ne tenga traccia e la spieghi al meglio.
Dictionary.com ha ufficialmente aggiunto una sezione, che trovate al link, interamente dedicata alle definizioni delle emoticon.
A quanto pare infatti, includere questo tipo di elementi era diventato necessario.
«In quanto dizionario è nostro compito avere contenuti di riferimento per i termini o gli strumenti di comunicazione di cui le persone hanno domande - afferma Lauren Sliter, responsabile della strategia dei contenuti per la società con sede a Oakland, California - E le persone hanno domande anche su cosa significhi l'emoji delle melanzane».
Sono molti i significati nascosti, e Dictionary.com cerca di chiarire con autorevolezza, dopo aver studiato le emoji con gli stessi strumenti usati per definire una nuova parola.
Ad esempio, l'emoji della melanzana non è solo una comune melanzana, ma spesso è usata per rappresentare per altro (**qui la spiegazione**). L'emoji di capra è usato come riferimento per l'acronimo inglese GOAT, Greatest of All Time (che significa il più grande di tutti i tempi). E l'emoji con la faccina sottosopra può trasmettere "stupidità, sarcasmo, aggressività passiva o rassegnazione frustrata.
Usare le emoji sul lavoro è poco professionale?
Essendo le emoji parte della vita e della comunicazione di tutti i giorni, le aziende e i brand e in generale le comunicazioni professionali dovrebbero entrare a far parte di questo sistema di icone bizzarre e stravaganti, oppure è poco professionale?
È giusto dire che il modo in cui i consumatori interagiscono con i marchi sta cambiando. C'è chi ha optato per toni più conservatori e marchi invece "chattano" con i propri clienti sui social media, intrattenendosi con il loro pubblico online in modo sempre meno formale.
Infatti, alcune ricerche mostrano come da settembre 2015, il volume di tweet e delle interazioni contenenti sia il nome di un brand che un'emoji sia aumentato del 49%.
Ma la questione rimane ancora aperta e scatena interessanti dibattiti: le emoji usate dalle aziende per comunicare i loro prodotti aprono a una serie di nuovi problemi legali o di risorse umane? Sembrano poco professionali nelle comunicazioni? O aiutano a chiarire il tono e forniscono un linguaggio un po' universale per consumatori sempre più globali?
La risposta, probabilmente, sta nella quantità, nell'occasione di utilizzo e nel tipo di comunicazione che si sta effettuando, anche all'interno di uno stesso ambiente lavorativo.
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