Focus compie 30 anni e lancia “Focus Next 30”, per comprendere il mondo di domani

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Un grande progetto che consolida la forza del brand nella divulgazione scientifica e la sua capacità unica di innovare, evolvendo

Focus, il brand del Gruppo Mondadori leader nella divulgazione scientifica, compie i suoi primi 30 anni e guarda al futuro con Focus Next 30: un progetto speciale multi-touchpoint che accompagnerà lettori e utenti per tutto il 2022 alla scoperta dei grandi temi della scienza, della tecnologia e dell’ambiente e indagherà le innovazioni che saranno al centro dello sviluppo di queste tematiche nei prossimi 30 anni, con le testimonianze di personaggi di fama internazionale.

Un’iniziativa che nasce dalla forza e dalla formula di successo che da sempre contraddistingue il brand.

Dal 1992 Focus è infatti nelle case degli italiani soddisfando la curiosità e la voglia di conoscenza del pubblico grazie a un inconfondibile stile chiaro e diretto che, unito al contributo di voci di scienziati ed esperti, ha permesso al brand di diventare un punto di riferimento per una community di 5,2 milioni di lettori e utenti (fonte: Nielsen Media Impact Data Fusion, maggio 2021).

In questi 30 anni Focus ha portato la propria offerta autorevole in tema di scienza, tecnologia, ambiente, medicina, alimentazione, stili di vita e sostenibilità, dalla carta al web, dai social agli eventi sul territorio, come Focus Live, e alle Academy per il mondo della scuola, dalla tv ai podcast: una piattaforma multimediale di divulgazione a 360°, in grado di rendere accessibili e coinvolgenti a un pubblico sempre più ampio le nuove scoperte, aiutando ogni giorno a districarsi tra le fake news, conoscere la storia e approfondire i passi in avanti nei diversi campi del sapere.

grandi temi di ieri, oggi e domani saranno il cuore del grande progetto speciale Focus Next 30un anno di appuntamenti e approfondimenti su tutti i canali del brand per prepararci alle trasformazioni che ci aspettano nei prossimi 30 anni. Un percorso che parte dalle innovazioni raccontate da Focus fin dalla sua nascita per anticipare – attraverso i volti di domani, scelti tra i maggiori protagonisti della comunità scientifica – come cambierà il mondo in cui viviamo.

“Vorremmo dare al nostro 30° anniversario quel senso che possono avere i compleanni: cambiare, crescere, diventare molto di più, rimanendo quel che siamo. Per curiosità sono andato a sfogliare i numeri del primo anno di Focus, il 1992. Due cose mi sono saltate subito all’occhio: la stessa curiosità appassionata che ancora ci accompagna e gli incredibili passi avanti fatti dalla scienza, dalla tecnologia, dalla medicina in appena trent’anni. Perciò su ogni numero troverete un format che mi è venuto in mente. Sarà un viaggio interessante nel tempo passato, in quello presente e in quello futuro, che renderà evidenti le straordinarie capacità della ricerca scientifica, la velocità di migliorare le cose, l’attitudine che con l’intelligenza e con l’animo umano abbiamo di progredire”, ha raccontato Raffaele Leone, direttore di Focus.

Energie rinnovabili, sostenibilità, medicina del futuro, domotica, mobilità, food, cybersecurity e molto altro: per ogni argomento, Focus darà voce ogni mese a un personaggio di fama internazionale, giovani talenti del mondo della scienza e della divulgazione che condivideranno con la community del brand la propria visione, offrendo un nuovo sguardo verso il futuro.

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Su questo numero, in edicola dal 22 gennaio, il mensile più letto d’Italia dedicherà la copertina alla medicina digitale, alle App intelligenti che seguono i pazienti, all’uso sempre più massiccio delle tecnologie che, a distanza, connettono i medici tra loro e con i malati. E ripercorrerà il tema delle previsioni delle eruzioni dei vulcani trattato nel primo numero del 1992, per approfondire quale sarà il futuro di questi studi.

Un altro importante servizio del numero sarà dedicato al nucleare di quarta generazione, diventato recentemente di attualità vista la possibilità che l’Unione Europea lo inserisca tra le fonti di energia sostenibili. A questo tema inoltre sarà collegato un grande sondaggio che Focus rivolgerà alla propria community per raccogliere la loro opinione. Il questionario sarà disponibile sul sito e sui profili social del brand dove saranno pubblicati anche i risultati.

Il progetto Focus Next 30 si svilupperà nell’arco del 2022 su tutti i canali del sistema Focus con un’offerta circolare e dinamica: sul magazine verrà proposto ai lettori un dossier tematico, in cui verrà riproposto un articolo uscito nel 1992, anno di nascita di Focusper indagare i cambiamenti e gli sviluppi che si sono succeduti da allora e le previsioni e le aspettative per i prossimi anni.

Su Focus.it gli utenti potranno approfondire i temi del Focus Next 30 in una sezione dedicata che ospiterà approfondimenti e videointerviste esclusive sul tema del mese.

Focus Next 30 vivrà sui social con un palinsesto di contenuti ideati per coinvolgere i 4 milioni di fan del brand (Fonte: Shareablee e Insight, dicembre 2021), attraverso dirette, post, sondaggi, quiz, per arrivare ai podcast – dove oggi Focus registra oggi oltre 2 milioni di download – con la docuserie speciale “Focus Next 30, dal passato al futuro” di Focus Storia.

Il palinsesto di iniziative di Focus Next 30 culminerà con la nuova edizione del grande evento Focus Live, il festival del sapere che vede protagonisti ricercatori, scienziati, esploratori, artisti e divulgatori, con un ricco calendario di incontri e attività. All’edizione che si terrà nel mese di novembre quest’anno si affiancherà dalla primavera anche un percorso di eventi live e digitali con talk, incontri e tavole rotonde dedicati alle tematiche del Focus Next 30.

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L'arte come strumento di crescita personale: apre a Firenze la mostra "Cosmogonia"

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Un’esperienza immersiva tra arte e musica attraverso il tempo e lo spazio: Cosmogonia (dal 13 al 16 dicembre a Firenze, accesso gratuito) è il prodotto di un’azione collettiva, che ha coinvolto giovani studenti, artisti e professionisti. A riprova che la cultura è un potente strumento di aggregazione e crescita, che deve essere alla portata di tutti e tutte

Prima di sfociare in una mostra vera e propria, Cosmogonia è un progetto artistico, nato e sviluppatosi con una finalità sociale e culturale ben precisa: offrire alle ragazze e ai ragazzi coinvolti nella realizzazione dell’iniziativa, l’opportunità concreta di sperimentare sul campo l’enorme valore dell’arte e della cultura come strumento utile e necessario per la crescita personale e per costruire un progetto di vita.

Da quando è nata, nel 2021, ABF Globalab, braccio operativo della Andrea Bocelli Foundation – Ente Filantropico, si propone questo obiettivo: incentivare e guidare il talento dei cittadini di domani. Lo fa promuovendo la partecipazione attiva e inclusiva dei giovani tra i 16 e i 35 anni a laboratori, workshop, eventi, viaggi esperienza e masterclass musicali. «I linguaggi del digitale, dell’arte e della musica guidano il processo di crescita personale, dando forma a un ambiente dove l’educazione si fa esperienza e la cultura diventa pratica quotidiana», spiega Laura Biancalini, direttore generale ABF, che aggiunge: «ABF Globalab è un luogo dove la cultura diventa esperienza, dove chi partecipa cambia e fa cambiare ciò che lo circonda. Le ragazze e i ragazzi si trasformano, e con loro si trasforma anche il programma: ogni edizione cresce grazie alle loro proposte, competenze e visioni. È una trasformazione reciproca, che nasce dal fare insieme», conclude Biancalini.

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La mostra

Uno spazio fluido in condizione di metamorfosi costante. Le dimensioni del presente e del passato che dialogano fino a compenetrarsi. Materiali contemporanei che si fondono con quelli, nobili, della tradizione. Come una danza che segue cadenze ancestrali e nuove, riflettendo sulle origini dell’universo. Tutto questo è Cosmogonia, allestita nella Sala della Musica del Complesso di San Firenzedal 13 al 17 dicembre

Cosmogonia, del resto, è un termine che deriva dalla composizione delle parole greche κόσμος «Universo» e γονεία «generazione». All’interno dell’Oratorio la mostra segue uno sviluppo verticale, ponendo subito lo spettatore in rapporto con il cielo e le stelle e, dunque, con una dimensione spirituale. Le opere, firmate dagli artisti 108, Moneyless e Muz, vivono quindi una dimensione di sintonia con l’architettura della chiesa, valorizzando ulteriormente uno spazio già iconico come quello di San Firenze. 

Nel frattempo, le musiche di Demetrio Cecchittelli scandiscono il tempo della nuova generazione alla quale si assiste. Anche la scelta del periodo dell’esposizione è coerente rispetto a questa logica: tra dicembre e gennaio si consuma il solstizio d’inverno e sorge il nuovo anno, quello che i romani celebravano con la festa del Sol Invictus, e che coincide, non a caso, con il nostro Natale. 

«La mostra – spiega il curatore Gian Guido Grassi – compie al suo interno un rito ciclico e generativo che aggancia in un’unica ecumene tutta l’umanità. Si tratta di un’esperienza che segna un rapporto tra terra e cielo immediato, un’opera d’arte totale in cui architettura, spazio, scultura, pittura e musica si fondono insieme». 

Le opere

Sul pavimento dell’Oratorio, 108 trasforma la superficie in un paesaggio cosmico. La sua installazione Prima del ritorno del sole è composta da due campi di colore bianco e nero - grazie all’utilizzo di marmo di Carrara e basalto - che dialogano come poli complementari, simbolo di un equilibrio in costante trasformazione. 

Sulle pareti, Muz costruisce una nuova architettura dentro l’architettura. Con Geometrie morali inserisce cinque gruppi di sagome lignee nelle nicchie barocche, ridefinendo lo spazio con un linguaggio essenziale e calibrato. 

L’opera di Moneyless introduce un magnetismo nuovo nel cuore dell’Oratorio: una grande figura circolare, intreccio ipnotico di linee bianche su fondo nero, che domina la sala come un portale simbolico. È un varco concettuale che invita a oltrepassare la soglia tra il visibile e l’invisibile.

Intorno, il paesaggio sonoro di Demetrio Cecchitelli accompagna il percorso come se fosse il respiro invisibile dell’universo, fondendo la luce e la pietra circostanti in una dimensione immersiva e sinestetica.

Il progetto "pre-mostra"

In linea con le finalità filantropiche, culturali ed educative perseguite dalla Andrea Bocelli Foundation, l’esposizione è stata preceduta dal workshop artistico “Linguaggi Contemporanei”, tenutosi sempre a San Firenze, organizzato da Start Attitude, e rivolto ai giovani tra i 18 e i 35 anni

Tra momenti pratici e teorici, lo scopo è stato quello di fornire ai partecipanti un’opportunità di crescita e orientamento nel mondo dell’arte contemporanea. Quattro gli aspetti trattati: la curatela (con Gian Guido Grassi), la comunicazione (con Paolo Lazzari), la grafica (con Stefano Menconi), la documentazione video/grafica (con Leonardo Morfini). In seguito, i partecipanti hanno potuto incontrare gli artisti, ascoltare le loro esperienze di carriera e porre domande, quindi affiancarli nell’allestimento dell’esposizione. 

Appuntamento a San Firenze

La mostra Cosmogonia sarà accessibile gratuitamente dal 13 al 16 dicembre, dalle 14.30 alle 19.30.
Il progetto artistico è promosso da Andrea Bocelli Foundation con il programma ABF Globalab. Il percorso immersivo è firmato dall’associazione lucchese Start Attitude, curato da Gian Guido Grassi, con le opere degli artisti 108, Moneyless e Muz, che si allacciano alle musiche di Demetrio Cecchittelli.

Per saperne di più

108 (Guido Bisagni) è considerato uno dei maggiori esponenti del Postgraffitismo. Le sue forme astratte sono strettamente legate alle aree industriali abbandonate del Nord Italia, ma iniziano subito comparire anche a Berlino, Parigi, New York, Londra. Parallelamente alla pittura si cimenta anche con sculture, suoni, dipinti e installazioni in decine di mostre personali e collettive. Dal 2003 in poi ha partecipato a decine di mostre collettive e personali in tutto il mondo, tra queste il “Nusing” di Parigi (2004), prima grande esposizione sul post-graffitismo europeo, e nel 2007 alla 52esima Biennale di Venezia.

Moneyless (Teo Pirisi), nato a Milano nel 1980 e cresciuto a Lucca, è un pioniere del muralismo astratto in Italia e oggi è tra i più importanti artisti urbani internazionali con opere esposte in spazi pubblici, musei, collezioni e gallerie di tutto il mondo. Partito dallo studio del minimalismo e della geometria, ha sentito forte il richiamo alla libertà e alla astrazione, che lo hanno portato a indagare il cerchio e ad arrivare quindi a frammentare le linee e le forme per disperderle nello spazio come “fuochi d’artificio”. Il suo stile unico trasferisce un’immediata percezione cinetica rilevatrice dell’intimo mistero della materia secondo l’assioma «ubi materia ibi geometria»

Samuel Rosi, in arte Muz, nato nel 1995 a San Miniato. Provenendo dal contesto dell’arte urbana, ha sviluppato un’attrazione verso il paesaggio contemporaneo, un luogo privo di orizzonti e capace di prestarsi ad ogni tipo di elemento costitutivo. Il paesaggio urbano diventa così un modo per ripensare lo spazio come un insieme di relazioni, un supporto su cui intervenire. 

Demetrio Cecchittelli è musicista e artista del suono con base in Italia. Conduce il proprio lavoro di ricerca indipendente. La sua poetica si concentra soprattutto sull’immaginario e la conoscenza di sé come oggetto d’arte specifico, evolvendo un discorso musicale e sonoro strutturato specialmente su memoria sonora e ascolto profondo, come parti integranti di un linguaggio plastico e spontaneo, in continua trasformazione.

L’associazione stART Attitude coinvolge giovani creativi under 35 con competenze complementari (fotografo, videomaker, ufficio stampa e social media marketing, assistenti). Il suo fondatore, Gian Guido Maria Grassi, curatore d’arte contemporanea, con Start Attitude ha realizzato progetti artistici afferenti al mondo della street art e rigenerazione urbana. Dirige festival, cura e organizza mostre in spazi istituzionali e privati, scrive articoli, pubblica volumi e collabora con e artisti italiani e stranieri.

Andrea Bocelli Foundation è un ente filantropico impegnato a valorizzare il potenziale di bambini e giovani che vivono in contesti vulnerabili, affinché diventino consapevoli dei propri talenti e protagonisti della loro storia. In linea con la mission “Empowering people and communities” ABF promuove innovazione sociale nelle comunità che versano in condizioni povertà culturale, socioeconomica attraverso un approccio educativo che favorisce l’emersione delle competenze trasversali quali la creatività attraverso i linguaggi di arte, musica e digitale. Andrea Bocelli Foundation contribuisce a garantire l’accesso ad un’educazione equa, inclusiva e di qualità, in linea con il Goal 4.7 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, affinché ogni bambino e ogni giovane possa esprimere appieno il proprio potenziale.