Scegliere l'università: 10 consigli per prendere una decisione


Scegliere l'università può essere difficilissimo, quasi un inferno.
A tutti è capitato, specie dopo gli esami di maturità, di sentire un profondo senso di dispersione, come se il mondo improvvisamente si fermasse in attesa di una nostra decisione. Una decisione che, in teoria, ci cambierà la vita per sempre.
Spoiler: non è esattamente così, ma non possiamo nascondere quanto sia importante questo salto nel vuoto, qualsiasi decisione si prenda, anche di non fare l'università.
Ecco 10 riflessioni che vi aiuteranno a porvi le domande giuste per portarvi verso una decisione che potrebbe rivelarsi anche piuttosto sorprendente.
Come scegliere l’università più giusta per voi? Alcune considerazioni da fare prima di prendere una decisione
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Create una base operativa
Avete mai visto qualche film o serie tv dove un gruppo di mascalzoni cercano di rubare un tesoro o scappare da una prigione? È un momento elettrizzante, vero? Lo è perché spesso questo genere di piani sono pensati nel minimo dettaglio, calcolando ogni genere di imprevisto, agendo d'astuzia e senza lasciare nulla al caso.
La vita vera è un'altra cosa, ma provate a crearvi il vostro di piano e una base operativa. Comprate della cancelleria, una lavagna con il pennarello, dedicate un angolo di casa (o una nota sul telefono se non volete sembrare dei criminali). Distendere le idee scrivendole evita di generare ansia e confusione. Proiettare le vostre idee non tenendole solo nella mente, sarà importantissimo.
Tracciate una linea tra sogni e realtà
Cosa volete fare da grande? Ce lo chiedevano sempre da piccoli e quella sensazione di smarrimento e imbarazzo nel rispondere, anche in età adulta, non passerà mai. Il mondo del lavoro oggi più che mai è fatto di aspettative che vengono rimodellate (e spesso deluse) dai fatti, anche in modo inaspettato. Varrebbe quindi la pena chiedersi: quale tipo di attività mi renderebbe felice? Che tipo di persone vorrei attorno quando sarò grande?
Prendetevi del tempo per fare delle riflessioni su ciò che vi dà gioia in generale, prima che nel potenziale lavoro. Dal progettare case a guarire una persona, rendere ordinato un negozio o insegnare a un bambino qualcosa di importante... non è detto che i vostri sogni possano davvero diventare un lavoro, ma riflettete su qualcosa che oggi vi sembra irraggiungibile e approfittate del fatto di poter scegliere, di poterci quantomeno provare.
Create una scia, non seguitela
Immaginate la vostra scelta universitaria come l'esplorazione di una giungla sconosciuta. Per quanto può essere sicuro mandare avanti prima gli altri e vedere se verranno sbranati da una tigre, seguire a testa bassa una strada di qualcun altro può essere tanto semplice quanto banale.
Il passaggio all'università sarà comunque ricco di stravolgimenti anche scegliendo una facoltà sotto casa: cercate sempre di vedere questo "nuovo inizio" come qualcosa di estremamente personale, così personale che probabilmente ognuno dovrebbe studiare in una facoltà diversa pensata solo per sé stessi. Sentitevi svincolati dal mondo che vi circonda alla fine delle superiori, anche se non è facile. È tempo di fare un bel respiro a andare avanti. È più giusto prendersi il merito e le responsabilità anche di una scelta apparentemente impopolare, a patto che sia del tutto personale.

Diventate degli investigatori
Se iniziate a intravedere una strada di formazione e professionalizzante, immaginate quella strada con 10 diramazioni possibili. Quali sono le università che insegnano quelle materie? Ne esiste una meno ovvia di quella che scelgono tutti che mi porterebbe più o meno allo stesso punto? Quali sono le materie che studierò davvero ogni anno? Quali sono i feedback degli studenti già passati in quell'università?
Prima di qualsiasi decisione, anche se sarà comunque impossibile comprendere tutto, provate a scrivere e valutare varie opzioni: incontri di orientamento, visite in loco, siti web, social, luoghi di incontro digitali e reali di confronto con nuovi e vecchi studenti. Siate gli Sherlock Holmes del vostro futuro.
Fate finta di essere già studenti
Non è concesso in tutte le università di poter gironzolare senza motivo nelle loro strutture, ma potete chiedere autorizzazione a chi di dovere. L'università scelta sarà presto la vostra prossima casa. Andateci, guardate che aria tira. Alcune persone riescono persino a fare capolino dentro delle lezioni per vedere che strumenti didattici vengono utilizzati.
Sarà come una giornata di orientamento, ma molto meno guidata e più rivelatrice. Spesso è un modo per fare già nuove conoscenze e capire punti di forza (e punti deboli) della struttura con persone che non devono convincervi. Saranno sincere.

Una mano al portafoglio
È bello immaginare di iscriversi a una prestigiosa facoltà privata su misura per noi in Svezia, ma è sostenibile? In che modo posso coprire le spese? Questo passaggio è delicato e in tutta probabilità non lo potrete fare da soli a meno che non lavoriate nel frattempo: serve davvero che vi confrontiate con chi potrebbe finanziare la vostra idea, anche se non dovessero essere i genitori, cercando di essere realisti.
Non è facile ed è anche triste fare a patti con i limiti di spesa, ma dopo aver sognato in grande immaginate quale possa essere lo scenario più fattibile per voi ma anche per chi vi sta accanto, cercando di misurare convinzione e investimento in modo parallelo. Più siete convinti (e informati), più una spesa grande avrà senso d'essere. Meno siete convinti (e consapevoli), più sarà importante continuare a valutare tutte le opzioni. Scoprite le opportunità offerte da una facoltà in termini di borse di studio e vantaggi per gli iscritti. È un ottimo modo per diventare un po' "manager" di voi stessi.
Passione o tendenza di mercato?
Ogni tanto vi sarà capitato di leggere indagini sui mestieri più pagati o su quelli di cui il Paese in cui vivi ha più bisogno. Ecco: generalmente Scegliere l’università basandosi solo sulla propria passione è la strada percorsa da quasi tutti, ma valutate anche la possibilità di scegliere (compatibilmente con le vostre capacità) un percorso di studi anche se non è in cima alle vostre preferenze, ma che rispecchia un'esigenza di mercato che potrebbe farvi lavorare con meno fatica. È sbagliato scegliere ciecamente un'università solo con l'idea di trovare facilmente lavoro, non ci possiamo davvero permettere di studiare solo materie che finiremo per odiare. Può essere utile però per aprire un po' l'orizzonte, in base alla vostra personalità.

L'impatto (e l'aiuto) dei genitori
I genitori o le persone adulte che sono parte della nostra famiglia, è inevitabile, hanno una visione su di noi. Hanno atteso curiose una vita intera per capire cosa avreste combinato da grandi. Hanno certamente paura che possiate prendere una cantonata o hanno una visione del lavoro molto più vicina alla loro sensibilità, età e percorso di vita.
Spesso si creano delle situazioni antipatiche e questa forma di attrito tra le vostre aspettative e le loro si può lenire solo attraverso un chiaro dialogo. Può essere frustrante farsi dire che stiamo sbagliando quando siamo convinti o peggio, venire indirizzati dove mai vorremmo andare, ma cercate di abituare chi avete accanto a far capire qual è il vostro "destino", ciò che vi rende felici. Ditelo a chiare lettere così come dite a chiare lettere di sentirvi incerti, di non sapere cosa fare. Prendere delle decisioni di nascosto è molto comune, confrontarsi con persone fidate ha però un valore inestimabile per la vostra serenità.
E se mi prendessi del tempo?
Oggi più che mai, scegliere l'università è un atto di coraggio. In un mondo del lavoro nel quale l'esperienza lavorativa e l'età (più che la competenza, a volte) sembrano importanti, cercate di capire se avete tempo e la testa per scegliere subito che percorso intraprendere o se forse è più logico optare per concedersi più tempo, ma in modo proattivo e non pigro.
Fa sempre un po' strano trovarsi un semestre indietro o un anno indietro rispetto ai propri compagni ma se si frequenta la giusta università con la giusta convinzione, sembrerà tutto più semplice, anche gli esami e le difficoltà che inevitabilmente ci saranno.
Oggi c'è la tendenza a privilegiare la ricerca di lavoro allo studio (spesso per questioni economiche) ma non sentitevi troppo responsabili. Studiare il più possibile, in teoria, è un vostro diritto. Creare un progetto di vita lavorativo in giovanissima età, è altrettanto rispettabile.
Sbagliare è un'opzione
Non è bello e non è divertente rendersi conto dopo un anno che l'università scelta in realtà non fa per noi, ma non è un errore mortale. Ciò che non è stato finito, è stato comunque fatto, quindi quando vi approcciate a un possibile corso di studi non prendetelo come un momento definitivo di vita, ma come un passaggio per capire, anche sbattendoci la testa, dove andare.
Un atteggiamento che considera la fallibilità come un'opzione è un modo di pensare sano: vi permetterà di valutare i passi del vostro percorso capendo fin da subito una cosa che la vita vi insegnerà in ogni caso: nessuno è perfetto e tutti sbagliano, prima o poi. Alleggeritevi quindi dal peso del "definitivo", vi farà vivere tutto con più serenità.
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