Kendall Jenner è la nuova testimonial Pepsi, ma la pubblicità ha scatena l'ira della rete: vi spieghiamo perché
Kendall Jenner e Pepsi sono finiti in un mezzo a un gran polverone.
La modella è la nuova testimonial del soft drink, che nelle ultime ore ha lanciato uno spot che sta facendo parecchio discutere.
Il motivo? Darebbe un messaggio sbagliato, fuorviante e semplicistico dei movimenti di protesta per i diritti civili.
La campagna pubblicitaria mostra infatti Kendall che si unisce a un corteo e mette pace tra manifestanti e polizia usando la celebre lattina blu.
Migliaia di persone hanno riversato il proprio disappunto in rete, specie su Twitter, dove gli utenti hanno dato libero sfogo alle critiche.
Vi mostriamo lo spot e sotto vi spieghiamo quali sono i passaggi contestati.
Cosa succede nello spot
La pubblicità, della durata di circa due minuti e mezzo, mostra Kendall in parrucca bionda e abito argentato mentre lavora sul set di uno shooting fotografico.
La modella, così come altri protagonisti dello spot, viene distratta dai manifestanti che le passano davanti per strada.
Quindi decide di rinunciare a trucco e parrucco e unirsi a loro in denim, sneaker e t-shirt.
A un certo punto il corteo si trova davanti il cordone di poliziotti ed è qui che Kendall si fa portatrice di pace offrendo una lattina di Pepsi a un agente, che sorridente si disseta.
Tripudio, gioia e fine dello spot.
I riferimenti alla realtà
È evidente come lo spot si ispiri ai movimenti di protesta che hanno scosso gli Stati Uniti nell'ultimo periodo, tra il riaffiorare di tensioni tra neri e poliziotti e le marce per i diritti civili che si sono sollevate da ogni parte del Paese, soprattutto dopo l'elezione di Donald Trump come nuovo Presidente.
La scena di Kendall che si para davanti alla polizia è un chiaro riferimento all'immagine vincitrice del World Press Photo in cui la manifestante Iesha Evans avanza verso la polizia offrendo le proprie mani per l'arresto, durante le proteste di Baton Rouge a Los Angeles, contro le forze dell'ordine, dopo l'ennesima uccisione di un ragazzo di colore.
La versione di Pepsi
Sotto al video, su YouTube, si legge la descrizione con cui l'azienda ha voluto accompagnare lo spot.
«Un corto sul momento in cui decidiamo di andare, scegliamo di agire, seguire le nostre passioni senza che nessuno ci tiri indietro.
Catturando lo spirito e le azioni di quelle persone pronte a saltare e buttarsi in diverse vite, storie e connessioni emotive, uniti da momenti di passione, gioia, disinibizione e scioltezza.
Non importa quale sia l'occasione, grande o piccola, questi sono i momenti che ci fanno sentire vivi».
La reazione della rete
Peccato che il pubblico non abbia colto questo aspetto, ma abbia invece notato quanto fosse fuori luogo sfruttare le proteste per i diritti civili a scopi commerciali, sottolineando quanto la scelta di utilizzare Kendall, una privilegiata bianca, fosse quanto di più lontano dalla realtà.
Una realtà in cui la polizia non rimane ferma ad accettare una bevanda dai manifestanti, ma è pronta a reagire al minimo movimento.
Tra le critiche feroci, però, c'è anche chi riesce a manifestare il prorpio dissenso con ironia.
I tweet contro lo spot Pepsi di Kendall Jenner
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