Dakota Johnson soffre di depressione da quarantena: ecco come supera i momenti no
La quarantena sta mettendo a dura prova un po' tutti, e in tutto il mondo, comprese molte star.
L'ultima a dire la sua sul lockdown è stata Dakota Johnosn, 30 anni, che al momento si trova in isolamento nella sua casa a Los Angeles.
L'attrice, diventata famosa per il suo ruolo in 50 Sfumature, ha rilasciato una rara intervista con Marie Claire UK in cui ha raccontato di soffrire d'ansia e depressione, accentuate in questo momento in cui la vita quotidiana è stata stravolta dalla pandemia di coronavirus.
**Dietro le quinte di «50 sfumature di grigio» con Dakota Johnson**
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Ecco come Dakota Johnson sconfigge la depressione da quarantena
«Sei a casa, non sei con i tuoi amici, non sei con la tua famiglia, non sei in grado di fare le cose che normalmente ti fanno sentire meglio - ha spiegato la Johnson durante un'intervista per promuovere il suo ultimo film, High Note - Provi una sorta di depressione ma tu stesso non sei davvero sicuro del perché ti senti in quel modo».
«Penso che ci sia anche un immenso dolore e tantissima tristezza che rimbalzano costantemente in tutto il mondo. Mi viene difficile sentirmi positiva quando il resto mondo è triste».
E ancora: «Penso costantemente alla situazione del mondo di questo momento. Mi tiene sveglia ogni notte, tutta la notte. Il mio cervello raggiunge angoli oscuri pazzeschi e si muove a un milione di miglia al minuto. Devo fare un grande lavoro su me stessa per eliminare pensieri ed emozioni, e faccio molta terapia per questo».
Dopo l'iniziale sfogo, Dakota Johnson ha condiviso alcune delle attività che fa per sentirsi meglio.
In primis, l'attrice si dedica molto alla meditazione, ma fa anche tante passeggiata e consiglia a tutti di: «essere gentile con il proprio corpo, il proprio cervello e se stessi».
«Sono quelle piccole cose che alla fine fanno la differenza» ha detto.
La battaglia contro la depressione iniziata da ragazza
L'attrice ha rivelato a Marie Claire UK di aver sofferto d'ansia e depressione fin da giovanissima.
«Ho iniziato a lottare contro la depressione quando avevo 14, 15 anni. Immagino di avere molti complessi, ma cerco sempre di tenerli per me, non riversando su nessun altro il problema».
«Mi faccio aiutare da alcuni professionisti perché so che è una cosa in cui posso ricadere. Ma ho imparato a trovare bella anche la depressione, perché mi fa percepire in modo diverso il mondo».
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