Il taxista smentisce Harry e Meghan: «Nessun incidente, erano tranquilli»
Il principe Harry e Meghan Markle sono stati coinvolti in un “inseguimento quasi catastrofico” per colpa dei paparazzi. O forse no.
La polizia di New York prima, e il taxista che li aveva a bordo poi, hanno dato la loro versione dei fatti, smentendo di fatto le dichiarazioni dei Sussex.
«Questo incessante inseguimento, durato più di due ore, ha provocato molteplici collisioni che hanno coinvolto altri conducenti sulla strada, pedoni e due agenti del NYPD (dipartimento di polizia di New York)», ha detto il portavoce della coppia in una nota.
«Harry e Meghan sono sconvolti e provati dall'accaduto».
Il fatto, raccontato inizialmente dal portavoce del duca e la duchessa del Sussex, sarebbe avvenuto la sera di martedì a New York.
Insieme a loro c’era anche la madre di Meghan, Doria Ragland.
Peccato che in seguito la polizia di NYC si sia affrettata a specificare che non c'è stata nessuna collisione, né ferito, né incidente.
E il taxista, trovato e intervistato, ha confermato la stessa versione della polizia, aggiungendo che Harry e Meghan a bordo «erano tranquilli».
Harry, Meghan e Doria avevano presenziato al primo evento pubblico dopo l’incoronazione di re Carlo.
I tre hanno partecipato a una serata di gala per il 50esimo anniversario di Ms Foundation for Women’s, dove l’ex attrice, 41 anni, ha ricevuto il premio Vision Award, in riconoscimenti per il suo “impegno globale verso l’empowerment femminile”.
Il racconto dell'inseguimento dei paparazzi con la «tragedia sfiorata» ha riportato subito alla mente di tutti l’incidente stradale che ha causato la morte della principessa Diana, madre di Harry, nel 1997 a Parigi.
Anche in quel caso infatti l’incidente è stato causato dall’inseguimento dei paparazzi verso la macchina in cui si trovava Lady D.
Ma perché inventare tutto?
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