Chiara Ferragni chiede aiuto: mamma Marina Di Guardo entra in società
Chiara Ferragni chiama, mamma Marina risponde. Pare, infatti, che l’imprenditrice digitale abbia scelto di andare sul sicuro in questa fase di transizione delicata, dopo il Pandoro-gate.
Secondo quanto rivelato dal Corriere della Sera, Marina Di Guardo sarebbe entrata a far parte di Sisterhood, holding che gestisce il patrimonio di Chiara Ferragni, dagli immobili alle società operative Fenice e TBS.
La mamma dell’influencer finora non aveva alcun ruolo manageriale nelle aziende della figlia, ma un atto notarile avrebbe sancito tutto un pacchetto di deleghe che le sarebbe stato attribuito formalmente alla fine della scorsa settimana. Rendendola di fatto una sorta di direttore generale in grado di gestire il patrimonio di Ferragni, ruolo che era ricoperto da Fabio Maria Damato.
Stando a quanto si legge sul Corriere, il 29 maggio, Maurizio Binelli, consulente e
amministratore unico di Sisterhood, la cassaforte al 100% di Chiara Ferragni, si sarebbe presentato in uno studio notarile con il pacchetto di procure da assegnare a Marina Di Guardo.
Tra i poteri acquisiti - si legge - “quello di assumere e licenziare personale, sottoscrivere e revocare contratti di qualsiasi tipo, aprire e chiudere fidi, operare sui conti bancari, rappresentare la società in giudizio e presso una serie di enti pubblici , nominare avvocati , svolgere qualsiasi pratica fiscale ecc”.
Compiti che fino al Pandoro-date erano nelle mani di Fabio Maria Damato, sempre più isolato all’interno della società, tanto che si vocifera di una separazione più o meno consensuale già pronta.
Una mossa, quella di affidarsi alla madre, in parte inaspettata. Molti, infatti, credevano che dopo lo scandalo sui pandori e in attesa della decisione della procura su un possibile rinvio a giudizio per il reato di truffa aggravata, Chiara Ferragni si sarebbe rivolta a figure più manageriali per il nuovo corso delle sue aziende.
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