Ottobre è il mese della prevenzione del tumore al seno e anche il brand di abbigliamento C&A vuole richiamare l'attenzione su questo importante tema e invitare alla solidarietà attraverso una importante iniziativa.
Per il terzo anno consecutivo infatti, in occasione del “mese rosa”, C&A lancia una campagna che punta a creare maggiore consapevolezza riguardo alla malattia. Protagonista è una collezione speciale che punta a sostenere la ricerca e le donne coinvolte. “Solo se inviamo il messaggio con regolarità e coerenza possiamo veramente esercitare la nostra influenza”, commenta Julia Ley, Lead Marketing Communication di C&A Europa.
Chi ha detto che una donna che ha subìto un intervento al seno non possa sentirsi femminile? C&A va incontro a questa esigenza con il pezzo forte della collezione: il primo reggiseno post-mastectomia. Il reggiseno è infatti provvisto di taschini da entrambi i lati nelle coppe adatti a qualsiasi tipo di protesi e per un comfort maggiore è senza ferretto e dotato di una comoda imbottitura in cotone.
Da fine ottobre 2021 il reggiseno sarà disponibile online in tre modelli. Troverete ciascuno di essi in due colori diversi. Ma non è finita qui: C&A presenta anche la sua prima collezione di costumi post-mastectomia composta da un costume da bagno intero, un tankini e un bikini. I capi sono provvisti anch’essi di taschini su entrambi i lati in cui è possibile integrare la protesi in modo tale da farla restare in sede durante i movimenti e il nuoto.
C&A lancia per l’occasione quindi “The Bra Stories”, una campagna nella quale quattro donne raccontano come hanno sconfitto il tumore al seno. Abbiamo parlato con loro delle loro storie personali, di come hanno scoperto la malattia, come è cambiata la loro vita e quanto possa essere d’aiuto nei momenti difficili la giusta community.
L’istruttrice di meditazione svizzera Michèle Müller sottolinea di aver trovato un nuovo legame con se stessa attraverso la sua lotta: “non direi che sono grata per la diagnosi, ma sono sicuramente grata per la donna che sono diventata attraverso di essa!”
Cristina Inés Gill, dalla Spagna, ha conosciuto tramite i social media altre donne in diversi stadi del tumore e ha trovato in loro una comunità diventata poi il suo gruppo di autoaiuto. Cristina racconta: “Nonostante la difficoltà vale la pena alzarsi ogni mattina e lottare per quello che la malattia vorrebbe portarci via la nostra vita”.
La francese Coraline Ball condivide un’altra esperienza. Il suo viaggio è infatti iniziato con il tumore al seno della madre. Più tardi, quando ha appreso di essere portatrice del gene BRCA1, ha deciso di sottoporsi ad una mastectomia bilaterale preventiva, cioè all’asportazione di entrambe le mammelle. Questa decisione l’ha segnata fortemente. “Da quando ho fatto l’operazione vedo la vita con occhi diversi. Faccio tutto con un atteggiamento positivo, mi godo ogni momento, sono molto più felice e soddisfatta di me stessa. Allo stesso tempo, sono più tollerante e paziente con gli altri”.
E, infine, la tedesca Carolin Kotke, che all’inizio ha avuto molta difficoltà ad affrontare la diagnosi. Oggi dice di avercela fatta a concentrarsi su quello che per lei è veramente importante: ha abbandonato il vecchio lavoro di Marketing Manager, ha ricominciato ad ascoltare il proprio corpo e si è formata per diventare una consulente di nutrizione. “Ora apprezzo le piccole cose. Non vedo più i problemi come problemi, ma come una sfida positiva, come opportunità”.
Sostieni anche tu l'iniziativa via Instagram con l'hashtag #TheBraStoriesbyCA. Perché ogni donna ha il diritto di sentirsi se stessa.
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