Il "best of" della NYFW: i nostri "highlights" delle sfilate di New York
Una città a tratti imbiancata e decisamente freddina ha accolto il fashion system accorso a New York da tutto il mondo per assistere alla settimana della moda. Tante le star che hanno invaso la città dall’11 al 16 febbraio, chiamate sia a popolare il celebrity front row – che ha schierato nomi del calibro di Katie Holmes e Drew Barrymore - sia le passerelle, come ha fatto Julia Fox (forse per consolarsi dalla rottura con Kanye?) per LaQuan Smith. Ma, parterre de roi a parte, quali sono stati i look più memorabili di questa fashion week? Ecco la nostra selezione.
Best of New York Fashion Week: la combo piumino + paillettes di Khaite
(Credits: courtesy of press office)
Tanto nero, abbondanti dosi di pelle, blazer doppiopetto strutturati di gusto androgino e wet look protagonista del grooming: sono questi i tratti salienti della collezione presentata da Khaite, brand che sta decisamente vivendo un momento d’oro nell’indirizzare le scelte delle newyorkesi (e non solo) più cool. E siamo pronti a scommettere che, tra i trend più copiati, figurerà l’inaspettato mix di maxi piumino in velluto più frusciante abito in paillettes proposto in chiusura di sfilata. #ColdIsCool
Best of New York Fashion Week: spolverino prezioso + jeans strappati di Brandon Maxwell
(Credits: courtesy of press office)
Tra tutti i materiali preziosi è l’avorio quello che sembra il più caduco e raro. Una caratteristica di certo dovuta alla sua provenienza, e alla sua (doverosa) scomparsa, che lo rende singolare ed inafferrabile. Proprio all’avorio, e alla sua tonalità perlescente, è dedicata la collezione di Brandon Maxwell, che mescola pochi colori e propone forme essenziali per lasciare campo libero ad un’eleganza sofisticata. Spezzata solo dall’inatteso e fortuito incontro con i cinque tasche in denim strappato ad arte, perfetti per far risaltare ancora di più la raffinatezza dell’insieme. #DenimCouture
Best of New York Fashion Week: il match calze + abito di Zimmermann
(Credits: courtesy of press office)
Una collezione tutta giocata sulle stampe quella vista da Zimmermann per l’ultimo fashion show: uno spiccato gusto folk, riletto in chiave contemporanea e fatto di abiti, tute, gonne e camicie capaci di mescolare con maestria motivi decorativi paisley, pattern floreali, righe e quadri. Su tutti, a spiccare è il look che mette insieme l’abito scamiciato con cintura strizzata in vita e i collant nella stessa fantasia. Uno stile che dà una spinta propulsiva al décor grazie a capi dalle costruzioni impeccabili e iper femminili. #MixAndMatch
Best of New York Fashion Week: il doll dress di Coach
(Credits: courtesy of press office)
Che il montone sarebbe tornato ad essere protagonista delle passerelle forse non ce lo saremmo aspettato, eppure da Coach è così. Non solo giacconi e cappotti, ma anche gonne e stivaletti si rivestono di vello color biscotto, ma anche in stampa check, mescolandosi a maxi t-shirt e cappelli con visiera in pelle. Una collezione che strizza l’occhio alla Generazione Z schierando i suoi capisaldi, tra cui una sfilza di micro abiti proposti in tutte le salse, un po’ bambola, un po’ coquette. Prova ne è il doll dress in pizzo con taglio stile impero a vita alta, grande fiocco in raso e choker in pelle. #Girlish
Best of New York Fashion Week: il total knit Altuzarra
(Credits: courtesy of press office)
Maglia, plissé, geometrie e capi fruscianti sono i punti cardine della collezione Altuzarra, fatta di look belli e facili da portare, per tutte le taglie. Il gioco delle sovrapposizioni viene qui innalzato al suo massimo livello, stratificando capi e accessori di impeccabile fattura, che giocano con il tono su tono e osano con fantasie cartesiane. Ma è chi d’inverno non rinuncia alla maglieria che troverà qui pane per i propri denti, come dimostra il look total knit, che sfrutta le costine unite al taglio sbieco per dare movimento. La lana beige non è mai stata così interessante. #NeutralRevenge
Best of New York Fashion Week: l’abito goffrato di Proenza Schouler
(Credits: courtesy of press office)
Giunti al ventesimo anno della loro creatura, i designer Jack McCollough e Lazaro Hernandez non hanno dubbi: devono continuare a puntare sulla loro idea di minimalismo e portabilità per (con)vincere. E lo hanno fatto anche a New York, mandando in passerella una linea di assoluti must del guardaroba contemporaneo, dalle gonne vaporose ai tailleur scivolati, dai pull a collo alto ai cappotti sartoriali. E su una collezione spesso giocata sul nero, e sul colore non colore, spicca l’abito giallo sole, percorso da un laccio che ne modifica i volumi e le lunghezze, animandolo di pieghe e movimento. #DancingDress
Best of New York Fashion Week: l’impermeabile extra lungo di Gabriela Hearst
(Credits; courtesy of press office)
Che le sfilate di New York siano da sempre associate a un gusto minimale, quasi "calvinista", è cosa nota, fino almeno dai tempi di Calvin Klein e Donna Karan. Un’eredità raccolta da Gabriela Hearst, che ci ha ormai abituato al suo design fatto di linee pulite e silhouette assolute, e composto di pezzi facilmente mescolabili, così da portare avanti un discorso sulla sostenibilità che premi il concetto di “meno è meglio”. E cosa c’è di più ubiquo di un bell’impermeabile? Immancabile in ogni stagione, perfetto su ogni look. Soprattutto se in versione extra long, con tanto di alamari e cappuccio dal gusto marinière. #ReadyToSail
Best of New York Fashion Week: la camicia bianca + maxi gonna di Carolina Herrera
(Credits: courtesy of press office)
Il vero lusso è quello che non si ha bisogno di ostentare, quel gusto acquisito con l’appartenenza a una dinastia di antica nascita, che si manifesta tanto sorseggiando champagne di fronte al camino della casa di campagna, tanto a una soirée con diplomatici e capitani d’industria. Un lusso così Carolina Herrera lo conosce bene, ed è lei, la marchesa venezuelana spesso annoverata fra le donne più eleganti al mondo, quella più brava a rappresentarlo senza alcuna (apparente) fatica. È così che immaginiamo l’emblema dello chic: una camicia bianca di pregevole fattura, strizzata dentro una ball gown di seta moiré che fruscia a ogni passo. #EffortlessHeritage
Best of New York Fashion Week: la fluffy eco-pelliccia di Michael Kors
(Credits: courtesy of press office)
Se c’è una cosa che Michael Kors conosce è il suo pubblico: il designer statunitense sa bene a chi parla, quali sono le sue esigenze. Ha studiato il mercato, conosce la quotidianità dei suoi clienti e sa sempre dare loro ciò che sanno di volere. Essendo questo ciò a cui siamo abituati, è facile per Kors rispondere alle aspettative anche nel caso in cui – raramente - finge di volerle spiazzare. Come quando porta in passerella un cappotto di faux fur vaporoso, effetto volpe e in rosa shocking, con abito lamé e décolleté d’ordinanza, giocando con le texture e il monocolore per stupirci sì, ma non troppo. #EasyWin
Best of New York Fashion Week: le color combo di The Row
(Credits: courtesy of press office)
Mary-Kate e Ashley Olsen sanno bene che un buono styling, unito alle materie prime di qualità top, può decretare l’istantaneo successo di una collezione. E da brave studiose che hanno applicato in prima persona la lezione imparata, influencer ante litteram prima dei social network, propongono una moda che ha fatto della sapiente mescolanza un must. E l’ultima collezione non fa eccezione. Tra pantaloni con le pinces e pullover annodati sulle spalle spuntano qua e là le calze usate come cintura sopra al trench, i colletti storti e i guizzi di colore che risolvono il look. Una sola avvertenza: astenersi perditempo. Studio e dedizione alla causa non si improvvisano. E il mix and match di colori può lasciare molte vittime sul proprio cammino. #ColourClash
Best of New York Fashion Week: l’urban fluo di Tory Burch
(Credits: courtesy of press office)
Portabilità quotidiana, spirito versatile e pratico fanno di Tory Burch la perfetta paladina dello stile americano. Quello che unisce weekend agli Hampton’s e partite a tennis domenicali, corse in taxi per andare in ufficio e cene da preparare per famiglie da cinque. Insomma, per una donna così, pochi fronzoli e tutta immediatezza, Tory Burch ha la ricetta giusta, che mescola pantaloni con la piega stirata e polo, con accenni esotici e tocchi speziati, giusto per non annoiarsi. È qui che fa capolino il suo urban fluo, perfetto per dare verve al look. Restando con i piedi ben piantati a terra. #BornInUSA
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