Merola: guanti da star

Da una piccola bottega a Napoli alle colline di Hollywood. Storia dei guanti più celebri del cinema

Anche Audrey Hepburn si è lasciata prendere la mano, letteralmente. Sono infatti guanti Merola quelli che l'indimenticabile icona di stile indossa con irraggiungibile eleganza in Vacanze Romane. È il segno di una rinnovata fortuna, dopo i disagi e le severe rinunce che il secondo conflitto mondiale ha imposto alla ditta. Chiuse le succursali in diverse città italiane, nel dopoguerra Pasquale Merola riannoda poco a poco i contatti con artigiani e clientela di un tempo, non ultimi alti prelati in Vaticano e case regnanti, e ricominicia dal primo negozio inaugurato nella capitale. Lì, dalle parti di vie del Corso, era giunto nel 1885 da Napoli il padre e fondatore Leopoldo, custode di un'artigianalità tutta partenopea le cui origini si perdono nei secoli.

Oggi la tradizione si perpetua grazie all'esperienza pluriennale di Alberto Merola e dei figli Stefano e Claudia. L'attività ferve nell'atelier romano di Ponte Milvio, uno spazio minuto dove scovare guanti di ogni foggia, in pregiato pellame, accanto a nostalgici arnesi del mestiere: un antico e taglientissimo calibro dove ritagliare la forma delle mani, stecche in legno per le dita e contenitori per il talco, indispensabili una volta per agevolare il cliente nella prova del guanto. La produzione resta però di casa a Napoli, in un laboratorio specializzato dove s'intrecciano collaborazioni con nomi prestigiosi come Lanvin, Christian Lacroix, Fratelli Rossetti, Brioni. E dove si offre un'opportunità creativa anche agli studenti delle scuole moda, ma solo ai più meritevoli.

Il servizio reso al cinema, va da sé, resta comunque un fiore all'occhiello. Guanti Merola per Kate Winslet in Titanic, Nikole Kidman in Australia, Matt Damon ne Il talento di Mr. Ripley, Mel Gibson in The Patriot. Un'intera costellazione di stelle hollywoodiane soggiogate dal fascino del più autentico made in Italy.