Modelli: intervista a Francisco Lachowski

Terzo appuntamento con i protagonisti delle sfilate maschili. In occasione delle sfilate dedicate all'uomo abbiamo infatti deciso di selezionare per voi alcuni tra i migliori modelli   della Fashion Week milanese e presentarveli. Le loro opinioni, il loro   gusto e il loro stile di fronte al colosso della moda italiana che li   ama e li sceglie nella loro complessa diversità: Grazia.it ha  analizzato così le loro personalità, scopriteli e amateli con noi.

A soli 21 anni è già sedicesimo nella classifica dei 50 modelli più richiesti al mondo, Francisco Lachowski dimostra di essere consapevole della realtà che sta vivendo. Noi di Grazia.it siamo riusciti a incontrare il giovane “Bell’Antonio” intervistandolo per saperne di più sul suo stile e su che cosa ne pensa della moda italiana.  Ciò che ne è emerso è una grande ammirazione e una forte attenzione per il particolare. È così che ci siamo innamorati del cavallo di battaglia dell’agenzia di modelli Why Not di Milano.

Che opinione hai della moda italiana?
L'Italia è il più grande “fashion market” al mondo e, personalmente, lo ritengo il migliore. Ogni volta che torno a Milano per la settimana della moda mi accorgo che ogni stagione è migliore della precedente, c'è una costante crescita e ogni volta vengono presentati nuovi modi di intendere l'abbigliamento, dai più semplici a quelli più stravaganti.

Come descriveresti il tuo stile personale?
Mi piace indossare abiti comodi e sportivi, sono un amante dell'abbigliamento dei surfisti e degli skater, ad esempio. Credo di avere uno stile molto “fresh”. Non mi piacciono le persone costruite, non potrei mai essere una di loro, a me piace che il mio look dica: «ho messo la prima cosa che ho trovato nell'armadio».

In che brand ti rivedi maggiormente e perché?
Non mi rivedo in nessun brand in maniera specifica, mi piacciono tutti i grandi marchi come Gucci, Dolce&Gabbana, Armani, Cavalli, Dsquared2 e credo che l'ideale sia costruire il proprio look mixando diversi elementi tra loro. Quando penso al concetto di “moda perfetta” divento un po' stylist e credo che sia molto importante riconoscere la bravura e le qualità specifiche di ogni brand.