Diesel: la sfilata democratica di Glenn Martens alla Milano Fashion Week
«Diesel è democrazia». Glenn Martens ha ribadito il concetto in occasione della sfilata Autunno Inverno 2024, andata in scena poche ore fa, durante questa prima giornata di Milano Fashion Week.
Uno show preceduto da tre giorni di live stream che ha permesso ai curiosi e ai fan del brand di seguire minuto per minuto il behind the scenes, dallo styling della collezione al casting, fino all’allestimento della location.
Ad accrescere l’hype intorno all’evento, gli e-ticket messi in palio sul sito di Diesel che hanno offerto la possibilità a 1000 persone provenienti da ogni parte del mondo di prendere parte a un’esperienza «voyeuristica e interattiva».
I loro volti in diretta Zoom, proiettati su maxi schermi, hanno fatto da cornice alle 65 uscite uomo e donna, introdotte da una voce robotica nel silenzio più totale.
A inaugurare la passerella, una serie di look dall’estetica raw, fatti di camicie e canotte effetto used, trench e pantaloni spalmati, minidress attillatissimi a motivo tartan in jersey devorè.
Protagoniste le tinte neutre, dal grigio in versione glossy al nude, dal bianco sporco al total black, movimentate da inaspettate incursioni animalier.
Il denim ovviamente non è mancato all'appello: doppiato con il poliestere, sovratinto o ibridato con mousseline e piume, ha fatto da leitmotiv per gonne midi e giacche crop, camicie dal piglio casual e soprabiti oversize, borse a spalla e stivali a punta.
Ma nella visione di Martens anche i materiali più tradizionali si sono rivelati terreno di sperimentazione. Ed ecco la lana trasformata in pelliccia, il tulle utilizzato come base su cui imprimere stampe o ricamare impalpabili fiori jacquard, la tela di cotone movimentata da un inedito aspetto peel-off.
In questo trionfo di «fancy clothes», per usare le parole dello stilista, un posto d'onore è stato riservato ai capispalla più pesanti: maxi fake fur e piumini con imbottitura a vista, chiamati a bilanciare le silhouette «sofisticate e allungate», hanno chiuso il defilé tra gli applausi del parterre (virtuale e non).
Ph. Credits: Getty Images
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