Triangolo, rettangolo, triangolo inverso... no, non è una lezione di geometria ma un primo passo per conoscere la nostra figura e anche amare di più noi stesse!
Rossella Migliaccio, image & color expert tra le più note in Italia e tra le prime a parlare di Armocromia nel nostro Paese, è tornata in libreria con un volume che si prospetta già un bestseller!
Dopo "Armocromia", dedicato allo studio e all'analisi del colore, dal 19 ottobre è disponibile "Forme", guida alla scoperta della nostra body shape e a come valorizzarla al meglio.
Analisi della Figura e Body Shape: le basi
La Migliaccio ci spiega, pagina dopo pagina, tips, accortezze e consigli per analizzare la propria figura e capire, con l'abbigliamento, come valorizzare al massimo i punti di forza.
E, ovviamente, quelle che sono riconosciute come le tipologie base dell'analisi della figura: Triangolo, Triangolo Inverso, Rettangolo, Diamante, Clessidra.... Ognuna di esse ha delle caratteristiche peculiari che nulla hanno a che vedere con il peso. Certo, negli anni possono esserci variazioni importanti (gli ormoni, la gravidanza e anche la menopausa incidono parecchio) ma la struttura rimane la stessa.
Prendete ad esempio Emily Ratatowsky e Ashley Graham. Entrambe appartengono alla tipologia clessidra perché la loro struttura è la medesima, nonostante il peso (una è più sottile, l'altra più formosa): fianchi e torace in linea e punto vita accentuato ed evidente.
Nel libro Rossella indica poi le tipologie di capi e accessori più adatti per esaltare ogni body shape. Il ché non vuole essere un freno allo stile personale ma semplicemente una scelta più attenta e consapevole, vòlta a preferire quello che ci sta meglio ma che può comunque venire a patti con i gusti e le preferenze di ognuna di noi!
Come riconoscere la propria Body Shape
Come fare a capire a quale gruppo si appartiene? Rossella Migliacco racconta nel libro il metodo che utilizza con le sue clienti: di spalle, con un abbigliamento che non camuffi o nasconda il fisico, lascia pendere un metro da sarta (o un nastro) appena sotto l'ascella e guarda cosa "sporge" dal nastro, se tutto rimane allineato o meno. Poi certo, l'esperienza e la pratica l'aiutano a non soffermarsi solo sulla body shape ma ad analizzare tutte le caratteristiche e lavorando per valorizzare al massimo i punti di forza.
Le tipologie di Body Shape nel libro "Forme"
Ma parlando di tipologie, ecco un rapido sunto della classificazione delle body shape analizzate nel libro "Forme":
Triangolo: la parte inferiore del corpo, come i fianchi o/e il sedere tenderanno a essere più pronunciati, mentre la parte alta del corpo è solitamente più minuta. Il punto vita può essere anche accentuato e, spesso, il baricentro è basso (ovvero, le gambe sono più corte in proporzione al busto).
Triangolo Inverso: in questo caso la parte più pronunciata è quella alta: seno, braccia e spalle. I fianchi e le gambe invece sono spesso più minuti, in proporzione.
Rettangolo: alla prova del metro la parte alta, la vita e i fianchi sono tutti allineati. il punto vita è, spesso, poco pronunciato (ma non vuole dire sia completamente assente).
Diamante: in questo caso la zona dell'addome è quella più evidente, torace e fianchi, invece, risultano in linea. Attenzione: non è questione di peso ma di struttura fisica.
Clessidra: tipologia che vede fianchi e torace (possono essere più o meno formosi entrambi) ma sempre allineati. In questo caso il punto vita è l'elemento caratterizzante perché è molto accentuato.
Due chiacchiere con Rossella Migliaccio
Abbiamo avuto modo di fare una chiacchierata con Rossella per approfondire alcuni punti del volume e come comportarci nella scoperta della nostra body shape!
Leggendo il tuo libro emerge in maniera forte il messaggio che non esiste una forma "eletta" e che ogni tipologia ha punti di forza da valorizzare e, soprattutto, amare: possiamo quindi dire che finalmente oggi la body shape fa rima con body positivity?
Assolutamente! Come in natura non possiamo dire che un albero o un fiore ha un forma più bella di un altro, così anche per il corpo umano non c'è un prototipo unico. Sarebbe più giusto, infatti, parlare di varietà: ogni corpo è diverso, ha i suoi punti di forza e di debolezza, se così vogliamo dire.
La body positivity, in questo senso, ha ragione d'essere nel momento in cui parliamo di caratteristiche e non di difetti. Ai nostri occhi potrebbero sembrarlo, ma solo perché li mettiamo a paragone con uno standard. Ma se capiamo che non esiste uno standard unico ma una varietà di canoni, allora comprendiamo che le caratteristiche sono semplicemente peculiarità.
Nel tuo lavoro da consulente di immagine ormai sarai diventata anche un po' psicologa: nel caso in cui una cliente scopra di essere una tipologia che non si aspettava e rimanga un po' spiazzata, tu come procedi?
Spesso ci facciamo un'idea di noi che non corrisponde alla realtà (parliamo di "autoimmagine"), nel momento in cui si fa una consulenza si parte proprio da una premessa: quelle che andiamo ad analizzare non sono difetti ma caratteristiche che ognuno di noi ha. Non ce n'è un corpo brutto o uno bello, se abbiamo un fisico più sottile, ad esempio, avremo dei vantaggi ma non ne avremo altri che invece avrà chi ha forme più morbide, non è detto che uno o l'altro sia avvantaggiato o svantaggiato.
Scenario: scopro la mia body shape e mi rendo conto che metà (o anche più) del mio guardaroba non è adatto o non va bene per me. Come posso partire per "bonificare" l'armadio senza ansia da decluttering estremo?
Sicuramente "less is more", quindi avere un guardaroba più snello aiuta di sicuro negli abbinamenti e a evitare gli sprechi. Certo, in generale il decluttering non va fatto in modo estremo ma cercando di recuperare quello che abbiamo già.
Per esempio, se ho un abito un po' over che mi "nasconde" può essere "salvato" con una cintura, oppure con piccole modifiche sartoriali o di styling (spostando i passanti per alzare il baricentro). Oppure basta qualche semplice accortezza come mettere maglie e camicette dentro o fuori dai pantaloni e gonne a seconda di quello che mi serve per valorizzarmi.
Body shape e stile personale: spesso le due cose possono non andare d'accordo. Cosa prevale (da tua esperienza) e come conciliarle?
È innegabile che ci siano stili che si sposano meglio con alcune silhouette, basta analizzare la storia della moda, in cui si sono alternati diversi canoni di riferimento e diverse tipologie di stile. Negli anni 50 era in voga la donna clessidra esaltata da abiti con vita stretta e gonne a ruota, negli anni 60 le rettangolo con abiti a trapezio e linee più rigorose. Certo, con le mie clienti lo tengo sempre ben presente: cerco di mixare piccoli accorgimenti per seguire lo stile personale senza penalizzare la struttura fisica.
Un consiglio per chi vorrebbe dare un refresh al proprio stile ma non sa dove partire!
Il cambiamento più veloce e immediato passa da beauty e capelli, infatti giocando con taglio e colore o cambiando le palette trucco noterò subito la differenza. Se invece voglio partire dal guardaroba, di sicuro il primo step (e quello più facile) è cominciare dagli accessori.
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