È nato a Vienna, vive a Milano. Ma nella geografia personale di Arthur Arbesser , giovane designer tra i più in vista, anche Londra assume un ruolo speciale. Soprattutto in fatto stile, come lui stesso si è divertito a raccontare.
DA VIENNA A CAMDEN TOWN
Da teenager viennese ero ossessionato con Helmut Lang e con diversi prestiti da parenti e amici ho comprato i miei primi pezzi. Ricordo pomeriggi interi nella sua prima boutique, indeciso sull'acquisto di una t-shirt nera. Le commesse sorridevano alla vista di questo dodicenne, imbambolato lì per ore! Ci sono voluti anni per risarcire i miei debiti, ma ne è valsa la pena: tuttora sono felice di aver fatto quelle spese.
A Londra, da studente, ero fissato con il vintage. Ricercavo cose poco costose ma fighe nei mercatini, mettevo camicie puzzolenti di Camden Market, con stampe folli e colletto anni '70, mamma mia! Tante giacche di velluto, chiodi in pelle, vecchie t-shirt e per scarpe sempre stivali o un paio di All Star.
arthur arbesser salopette
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UNO STILE ECLETTICO
Quando sono arrivato a Milano, al mio primo giorno di lavoro tutti erano molto chic. Molto “milanesi”, insomma. Mi dicevano: «Il tuo look londinese non durerà tanto…». Be', mi spiace per loro, ma non avevano troppo ragione. Il mio stile è rimasto più o meno simile e tuttora indosso quei vestiti, il vintage di Londra, le vecchie cose di Helmut Lang. Magari tutto un po' più pulito o stirato, ecco, ma l'essenza è sempre quella! E il mio guardaroba dice molto di me. Ci sono tanti regali o pezzi disegnati da amici, cose che raccontano una storia o un momento.
Oggi quello che conta per me sono i tessuti di qualità, capi fatti bene, che dureranno perché dotati di un appeal senza tempo. Le uniformi, ad esempio, mi piacciono da sempre (tranne nei dodici mesi da incubo del servizio militare a Vienna!). Amo il senso della praticità e la timeless attraction, tutto ciò che ha un uso e una funzionalità da secoli. Per questo le giacche militari o gli stivali classici saranno sempre presenti non solo nel mio armadio personale, ma anche nelle mie collezioni.
arthur arbesser camicia
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T-SHIRT BIANCA E JEANS
Probabilmente in questo momento sono così concentrato sul mio lavoro che dedico pochi pensieri al mio apparire. Sono davvero poco vanitoso, credo... Guardo molto più volentieri gli altri e sono più attento a cosa si indossano e a come si muovono. Sono fan di un uomo senza styling “alla moda”, abituato a scegliere capi che saranno belli anche tra venti, trent anni; o meglio ancora, per sempre.
Comunque tutto dipende sempre dalla personalità. C'è chi risulta naturale e bello con i pezzi delle ultime sfilate. Io semplicemente mi sento piu al mio agio con t-shirt bianca e jeans. Del resto, mia madre dice sempre: «Se un uomo è più bello di una scimmia è già un lusso!».
arthur arbesser maglia
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© Riproduzione riservata
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