Archivio Mantero e il pasta designer David Rivillo trasformano la tradizione in arte (e design)
Il brand celebre per la sua seta e il pasta designer venezuelano uniscono le loro visioni in un progetto creativo sorprendente
Un anno fa Archivio Mantero inaugurava Variazione, il progetto che apre le porte del prezioso patrimonio dell’azienda comasca a visioni contemporanee e collaborazioni inaspettate. Dopo la prima edizione firmata da Giorgio Di Salvo – tre aquiloni in seta e carbonio che trasformavano la memoria tessile in oggetti sospesi tra arte e design – oggi arriva un nuovo capitolo ancora più sorprendente: Pasta Confidences, la collaborazione con il pasta designer venezuelano David Rivillo.
Al centro, un tema che definisce l’identità stessa dell’Archivio: come innovare senza tradire la propria eredità. A spiegarlo è Laura Fedriga, responsabile del progetto:
«Per noi innovare significa applicare un metodo progettuale che rispetta la storia ma sente l’urgenza di essere contemporaneo. Rinnovarsi non è rinnegare la nostra identità, è cambiare il modo in cui la raccontiamo. “Variazione” nasce proprio come spinta a creare nuove connessioni, partendo sempre dalle nostre radici.»
Ed è proprio una radice profondissima di cultura e immaginario italiano – la pasta – a diventare il linguaggio di questa nuova edizione. Perché scegliere Rivillo? «Siamo partiti dall’idea di lavorare con un prodotto consumabile. Poi ci siamo innamorati di un’immagine dei suoi spaghetti e abbiamo fatto di tutto per raggiungerlo. Quando lo abbiamo conosciuto, abbiamo capito che parlavamo la stessa lingua progettuale: precisione, cura e un certo… gusto estetico.» ci ha raccontato Fedriga
Un colpo di fulmine creativo che trova la sua base nella straordinaria collana Staron & Fils, una delle più preziose conservate in archivio: pattern jacquard, motivi floreali, filati metallici e lavorazioni d’epoca come chiné, moiré e velours au sabre. Davanti a questa complessità visiva, Rivillo ha costruito una traduzione tutta sua.
«La pasta ha dei limiti propri: si asciuga, si deforma, reagisce diversamente dai tessuti», racconta il designer.
«La sfida maggiore è stata riprodurre ritmo, dettaglio e precisione in un materiale vivo e commestibile. Per ogni motivo ho dovuto trovare una soluzione tecnica specifica. È servita molta sperimentazione.»*
Il risultato è Pasta Confidences, tre creazioni che sembrano uscite da un archivio di tessuti in miniatura: Chiné Fita Ribbon, Degradé Borboleta Papillon e Silky Foulard Listrinhas. Pattern e texture diventano superfici di pasta plasmate a mano, colorate con pigmenti naturali e pensate come veri oggetti estetici.
Rivillo racconta che a colpirlo, lavorando fianco a fianco con Mantero, è stata la naturale armonia tra due mondi che raramente dialogano: «Il loro senso del colore, della precisione e delle texture mi ha aperto nuovi modi di guardare composizione e dettagli. Moda e cibo qui si incontrano in modo spontaneo.»
E la scelta dei collaboratori? Fedriga la descrive come un esercizio di ascolto più che una selezione rigida:
«”Variazione” risponde a ciò che il presente ci suggerisce. Il mondo del food estetico è oggi al centro di un grande interesse, ma volevamo affrontarlo in modo diverso. La pasta è semplice, italiana, universale. Accostarla a un partner internazionale la rende ironica. E noi ci riconosciamo molto in questa combinazione di design e ironia.»
Le tre opere verranno presentate ufficialmente dal 13 novembre 2025, insieme a un racconto espositivo che rinnova il ruolo dell’Archivio come luogo vivo di ricerca e sperimentazione. Per seguirne l’evoluzione, il progetto sarà documentato sul profilo Instagram @archiviomantero e, su richiesta, l’Archivio aprirà eccezionalmente le sue porte a designer, art director e professionisti del mondo visivo.
Un dialogo inatteso, quello tra seta e pasta, che dimostra quanto la creatività possa diventare terreno di incontro tra tradizione e nuova sensibilità. Perché, come insegna Pasta Confidences, anche un gesto quotidiano può trasformarsi in design quando incontra la memoria giusta.
PH: Virginia-Guiotto
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