Charline De Luca: scarpe come architetture

Geometria e solidità per i sandali e le zeppe di Charline De Luca

Sembra ancora alle prese coi bilanciamenti e le applicazioni delle forze. Perché Charline De Luca ha studiato architettura, e si vede. Lo dichiarano le sue scarpe, strutture robuste che sfidano le nozioni di peso e gravità. Zeppe solide ma scavate da incisioni, come per un colpo di fendente. Tomaie disegnate con riga e compasso, eppure addolcite da listini e fasce avvolgenti. Inserti di metallo, come tanti puntelli di un disegno teso e conciso, che suggeriscono uno studio della statica non meno che la ricerca di un nitido equilibrio estetico.

Di più, nella primavera/estate 2013, c'è un interessante gioco di materiali. Capace di evocare, con raffinato contrasto, l'alternanza ideale di natura e artificio: scocche in vernice abbinate alla rustica raffia, superfici specchiate che vanno a braccetto con la corda, nappa sofficissima e stampa di lucertola. Senza dimenticare la scelta di tonalità luminose e sbiancate. Con bianchi e neri di purezza grafica, accanto a vivaci intermezzi in rosso e smeraldo.

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