Valentina Bellè: «Il successo non ti fa dormire»
Da bambina recitava per i suoi sei fratelli e ora Valentina Bellè debutta nella fiction di RaiUno Grand Hotel. «Sul set ero terrorizzata», dice. «E di notte costringevo il protagonista a riprovare ogni scena»
Valentina Bellè è un po’ Jennifer Lawrence e un po’ Vittoria Puccini (ma se glielo dici, diventa rossa). Veronese, 23 anni, con una mamma tedesca, dopo qualche piccolo ruolo al cinema si è fatta notare nella web serie Under, una specie di Hunger Games all’italiana, tratta dal romanzo di Giulia Gubellini. E ora debutta da protagonista in Grand Hotel, la nuova fiction in costume che il 1° settembre apre la stagione di RaiUno.
La sua carriera ha fatto un grosso salto.
«Sono una perfezionista, quando sono arrivata sul set ero terrorizzata. Il primo mese non ho mai dormito: trascinavo l’attore Eugenio Franceschini in una sala dell’albergo dove stavamo e improvvisavo esercizi di recitazione per trovare la giusta connessione tra noi. Lo tormentavo».
Non è che vi siete innamorati, come Vittoria Puccini e Alessandro Preziosi sul set di un’altra fiction in costume?
«No. Siamo due persone diversissime e poi io ho già un fidanzato a Londra».
Avete girato scene di sesso?
«Solo qualcosa di nudo, ma in genere queste sono le scene meno impegnative, il dialogo conta meno».
Come mai ha deciso di recitare, nella vita?
«L’ho sempre voluto. Da piccola organizzavo spettacolini casalinghi con i fratelli, ne ho sei. A 13 anni sono andata da mia madre e le ho annunciato, serissima, che avrei fatto l’attrice. Poi, finito il liceo, ho studiato recitazione a New York, Vienna, Roma».
Altre passioni?
«L’equitazione. A Verona abbiamo un cavallo, torno da lui ogni volta che posso».
Grand Hotel, su Raiuno, dal 1° settembre in prima serata.
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