"Unfitting": l'intervista a Benedetta Barzini

«Ho avuto problemi di cibo causati da problemi familiari, quando ho cominciato a fare la modella ero ancora anoressica», dice Benedetta Barzini in questa video intervista con la direttrice di Grazia Silvia Grilli, proiettata alla Festa del Cinema di Roma durante l’anteprima del cortometraggio di Grazia “Unfitting” (inadeguata).

Continua l’ex modella, docente e giornalista: «Sapete cosa vuol dire la magrezza? Vuol dire mancanza di forza e le donne devono essere flebili, magre camminando su dei tacchi alti così, per cui non vanno da nessuna parte. Sono tutte cose simboliche di una condizione femminile da cui dobbiamo uscire: quella della schiavitù». Una donna si guarda allo specchio e si vede «Solo come gli altri la vedono», dice Benedetta. «È condizionata da convenzioni sociali imposte dagli uomini, stratificatesi in secoli, diventate canoni imprescindibili. Fino a quando le cose non cambieranno. Siamo all’inizio di un pensiero nuovo, ma non sarà facile, perché le donne seguono quell’imposizione. Tutte magrissime è un canone imposto. Il ricorso alla chirurgia estetica è dettato dalla paura di non essere idonei a quello che la società vuole oggi». E qui spiega perché per le donne sia arrivata l’ora d’imporre la propria unicità, proprio come mostra il cortometraggio di Grazia, "Unfitting" (inadeguata).

Nell’intervista che trovate poi su questo numero di Grazia, Benedetta Barzini approfondisce «Spetta a noi desiderare ardentemente di non essere seduttive ed essere persone. Fare in modo che si possa accettare che tu abbia i capelli grigi, le rughe, che tu abbia 60 anni e qualche chilo in più, perché il tuo valore è quello che fai, quello che sei, è la tua autenticità e non la tua seduttività». «L’inclusività non andrebbe neanche menzionata, andrebbe fatta».

L’intervista completa con Benedetta Barzini è su Grazia in edicola e app.