Patricia Manfield: anche le IT Girls dicono sì
Ha creato un blog di culto con il suo fidanzato ed è una delle ragazze più ricercate dai fotografi. Patricia Manfield ora si veste da sposa per il marchio Pronovias. E racconta a Grazia la sua idea di stile
Chissà che cosa ha pensato il suo fidanzato quando Patricia Manfield, una delle it girl più seguite, ha accettato di posare con degli abiti da sposa. Ventitré anni, nata in Russia ma cresciuta in Italia, Patricia è una presenza fissa delle rubriche di street style e solo su Instagram è seguita da 227 mila persone. E il suo compagno non è un elemento irrilevante: lei, insieme con Giotto Calendoli, ha fondato il blog The Atelier e oggi i due ragazzi formano una delle coppie di trendsetter più fotografate.
Patricia ama indossare le minigonne con le sneakers, ai pantaloni maschili abbina sandali dal tacco vertiginoso e in ogni sua scelta non manca mai una sottile vena di seduzione: scollature e calzature iperfemminili sono i must del suo guardaroba. Ora è stata chiamata dal marchio di abiti da sposa Atelier Pronovias a interpretare una giovane principessa contemporanea.
La prima domanda è inevitabile: come ha reagito il suo fidanzato a questo progetto?
«Per fortuna non era sul set, questo mi ha reso le cose più facili. Abbiamo realizzato il servizio fotografico nelle vie di Roma ed è capitato che i passanti mi chiedessero dove fosse mio marito. Rispondevo a tutti che era a casa a guardare la partita di calcio del Napoli: è stato divertentissimo vedere le reazioni sconcertate delle persone».
E lei che cosa ha provato indossando abiti così importanti?
«È stata la mia prima volta vestita da sposa: è stato emozionante. Di solito sono molto timida e non amo mostrare i miei sentimenti, ma mi sono fatta conquistare dall’idea romantica del matrimonio».
Com’è passeggiare per una città vestita così?
«All’inizio ero spiazzata, avevo paura di rovinare quei bellissimi abiti. Dopo un po’ mi sono rilassata e sono riuscita a dare il meglio».
Ma che abito da sposa sogna una it girl come lei?
«Se dovessi usare una parola, direi uno “sobrio”. Non mi piacciono gli effetti troppo elaborati e lo stilista Hervé Moreau, direttore creativo di Pronovias, è molto bravo a coniugare semplicità e dettagli sofisticati».
A parte il servizio fotografico di Roma, lei è spesso al centro dell’attenzione: come ci si sente a essere un’icona dello street style?
«Icona è una parola forte, ma credo che ai fotografi piaccia il modo in cui abbino gli indumenti tra loro e il mio stile sempre in bilico tra maschile e femminile».
Già, è questo il suo segreto?
«Amo i contrasti. Sarà per via del mio segno zodiacale, sono dei Gemelli: mi piace essere molto femminile, anche quando metto qualche camicia che rubo dal guardaroba del mio fidanzato, Giotto».
Qual è il capo che ogni donna dovrebbe avere nel proprio armadio?
«Credo sia il tailleur giacca e pantalone dal taglio sartoriale, ma deve calzare a pennello. E scarpe dal tacco altissimo e sexy».
Quali sono i suoi stilisti preferiti in questo momento?
«Trovo che il lavoro di Alessandro Michele per Gucci sia fantastico: la sua estetica sta cambiato radicalmente il mondo della moda. Anche Massimo Giorgetti e lo stile che sta proponendo per Emilio Pucci sono molto interessanti».
Come inizia la sua giornata?
«Da brava napoletana d’adozione, amo il caffè: prima ne ero dipendente, ma da un mese sto cercando di non berlo più, per depurarmi».
È passata ai succhi, tanto di moda tra le it girl?
«No, da poco ho scoperto l’acqua di cocco e non riesco più a farne a meno. Ne bevo a litri: sembrerà un luogo comune, ma bere tanto è importantissimo per sentirsi bene con se stesse. Però il mio segreto di bellezza è un altro».
Quale?
«L’olio di Argan, ne uso quantità industriali, su corpo e capelli».
Se una sua amica dovesse sposarsi in primavera, quali consigli di stile le darebbe dopo la sua esperienza di ambasciatrice per Pronovias?
«Vorrei che fosse una sposa contemporanea: giovane, attenta alle tendenze, però con la voglia di reinterpretare la tradizione del giorno del matrimonio, che comprende non solo l’abito da sposa, ma anche il bouquet, le damigelle e tutti gli altri particolari del giorno del sì. È quello che ho pensato io quando ho posato per questi scatti».
Giotto è avvisato, Patricia ha già le idee chiarissime.
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