Mariasole Pollio: «Ho imparato a guardare oltre le mie fragilità»
Da quando conosco l’attrice e influencer Mariasole Pollio, 17 anni, non l’ho mai vista triste o introversa.
Ai nostri appuntamenti, dal vivo o virtuali, si è sempre presentata con una forza d’animo e una carica di saggezza che qualche volta mi hanno fatto dubitare della sua età.
Fin da giovanissima, quasi cinque anni fa, si è fatta notare come youtuber poi, tre anni fa, è diventata famosa recitando nella serie di successo di Rai Uno Don Matteo. A quell’esperienza sul set ne sono seguite altre, come il film Se son rose di Leonardo Pieraccioni nel 2018 e poi la co-conduzione del programma musicale estivo Battiti Live (per cui è stata confermata anche quest’anno).
Il suo sogno è sempre stato recitare e la determinazione nel riuscirci non le è mai mancata, anche quando ha dovuto sacrificare la parte più spensierata della sua età. Lo racconta nel libro appena uscito per Mondadori Electa, Oltre, in cui si mostra in una veste insolita, mettendo a nudo tutte le fragilità tipiche della sua età. A cominciare dalle prime delusioni, d’amicizia e d’amore, fino ai problemi più complessi, come gli attacchi di panico e i problemi con il cibo.
«Scrivere la mia storia è stata una liberazione», dice quando ci sentiamo al telefono. «Le parole venivano da sole, più che un libro è stato un lavoro di psicoanalisi».
In uno dei primi capitoli racconti della tua prima “Shitstorm”, tempesta di insulti sui social, dovuta a un tuo amico youtuber.
«Sì, è stato terribile. Lui non era una mia “crush” (cotta, ndr), lo ammiravo visto che anche io stavo muovendo i primi passi in quel mondo. Un giorno è venuto a pranzo a casa mia, invitato da mia madre per farmi una sorpresa. Per ricordo gli ho chiesto un autografo sul mio armadio, e poi la sera ho postato quell’immagine su Instagram. Il mattino dopo, appena sveglia, il mio telefono sembrava impazzito, tutte le sue fan si erano rivoltate contro di me».
E lui non ti ha sostenuta?
«È stata la mia prima delusione. Il giorno dopo ha chiamato mia madre. Non per scusarsi, né perché fosse preoccupato per me. Voleva che cancellassimo la foto della sua firma sul mio armadio e tutti gli altri post del mio profilo in cui comparivamo insieme. “Sai, non posso mettermi contro i miei fan” è stata la frase che mi ha più ferita. Mi sentivo vittima di un’ingiustizia e per un po’ ho pensato di mollare i social».
Come ne sei uscita?
«Raccontando la verità. A quel punto qualcuno ha iniziato a credermi, a capirmi e a sostenermi».
È stato quel coraggio a far partire la tua fan base. Oggi hai 1 milione e 400 mila follower su Instagram.
«Rimanere in silenzio è un’attività che proprio non mi riesce. Ho capito che quando le cose si fanno difficili, devi trovare il tuo spazio».
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foto di Sofia Brogi
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