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Kristin Scott Thomas: «Amo il tempo che passa»

Kristin Scott Thomas: «Amo il tempo che passa»

foto di Emanuela Mastropietro da Parigi Emanuela Mastropietro da Parigi — 29 Ottobre 2015

È  un’attrice-icona, ma in questo momento, dice a Grazia, la cosa che le interessa di più è occuparsi di se stessa. E si concede il privilegio di scegliere solo i ruoli che le piacciono. Due cose però la mandano in bestia: «Che i miei colleghi maschi siano pagati di più. E che noi donne consideriamo l’età una colpa»

kristin-scott-thomas

«Quando mi dicono che non dimostro la mia età, m’innervosisco».

Kristin Scott Thomas è seduta su una poltrona dall’alto schienale di velluto, le gambe accavallate con eleganza, un gomito sul bracciolo, la mano sulla guancia, lo sguardo azzurrissimo perso nell’orizzonte di tetti parigini che si staglia dietro i vetri della finestra. Nella suite dell’Hotel La Reserve, le sto di fronte, sprofondata in un divano troppo morbido che mi costringe a guardarla dal basso verso l’alto. Non è l’unica ragione per cui mi sento un po’ intimidita in sua presenza. Stento a crederci: eccomi faccia a faccia con la Fiona di Quattro matrimoni e un funerale, la sensuale e tragica Katharine de Il paziente inglese, la madre di Scarlett Johansson ne L’uomo che sussurrava ai cavalli, la lady Sylvia McCordle di Gosford Park. E se tutto questo non bastasse a giustificare una certa soggezione, aggiungerei anche il titolo nobiliare di “Dame”, l’equivalente femminile di “Knight”, cavaliere, alta onorificenza che l’attrice britannica ha ricevuto nel marzo scorso dalle mani inguantate della regina Elisabetta.
«Mi scusi, non ho capito bene », puntualizzo, risvegliandomi da una sorta di trance. «Lei mi sta dicendo che se la prende quando le fanno un complimento?».
«Non mi fraintenda», risponde Scott Thomas, che il marchio cosmetico francese Lierac ha scelto come volto della sua nuova linea anti-età Premium. «Sono contenta che mi trovino bella. Ma non accetto l’idea sottintesa che avere 55 anni sia qualcosa di cui vergognarsi, qualcosa da nascondere. Al contrario, sono molto fiera del mio bagaglio d’esperienza, fiera di essere arrivata fin qui e in più senza troppi danni», aggiunge con un sorriso.

Lei ha una carriera eccezionale, con una cinquantina di pellicole all’attivo. Che cosa prova quando ci ripensa?

Leggi il resto dell’intervista sul numero di Grazia in edicola questa settimana

© Riproduzione riservata

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